Movimento Moderno: differenze tra le versioni
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Il Movimento Moderno in Europa negli anni venti, detterà canoni comuni per l'architettura universale, cioè validi a progettare in ogni luogo e ad ogni latitudine l'[[Antropizzazione|ambiente costruito]]. In questo si scontrerà con l'[[architettura organica]] di [[Frank Lloyd Wright]], sostenitrice non di principi prestabiliti ma, invece, dell'ineludibile lettura ed interpretazione del [[luogo]], dello [[Spazio (fisica)|spazio]] e del [[tempo]]. Vicino a questa corrente organica in [[Europa]] sarà [[Alvar Aalto]]. Tale contrasto, al di là delle partecipazioni anche appassionate dei protagonisti, sarà in realtà solo parziale, in quanto entrambe le tendenze faranno parte del medesimo movimento, influenzandosi e sollecitandosi a vicenda.
In questi anni le ricerche progettuali più significative possono individuarsi nel movimento [[de Stijl]] nei [[Paesi Bassi]], nel lavoro d'[[Avanguardia (arte)|avanguardia]] quasi [[società (sociologia)|sociale]] di [[Le Corbusier]] e nei vari apporti tedeschi, dalla tradizione industriale ed artigianale ai grandi progetti di case popolari di [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] e [[Stoccarda]], alla celebre scuola del [[Bauhaus]]. Quest'ultima era una scuola d'[[arte]], architettura e design, che ricercava l'integrazione tra il "fare" della tradizione [[artigianato|artigianale]] e la moderna [[tecnologia]] [[industria]]le.
Tre figure saranno preminenti nell'architettura degli anni venti: [[Le Corbusier]], che teorizza oltre ai "Cinque principi" di ''[[Vers une architecture|Verso un'architettura]]'' il concetto dell'[[Unité d'Habitation]], [[Ludwig Mies van der Rohe]] e [[Walter Gropius]] in [[Germania]] che dal Bauhaus, di cui furono entrambi direttori, influenzarono con i loro progetti e le loro teorie proprie del razionalismo la scena architettonica internazionale.
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[[File:Seagrambuilding.JPG|thumb|Il [[Seagram Building]] di [[Mies van der Rohe]] e [[Philip Johnson]] a [[New York]], [[1958]]]]
[[File:Frank Lloyd Wright portrait.jpg|thumb|left|Ritratto di [[Frank Lloyd Wright]] (1954).]]
Negli [[Stati Uniti d'America]] il Movimento Moderno nasce con la [[Scuola di Chicago (architettura)|Scuola di Chicago]] dove si formano per la ricostruzione della città distrutta dall'incendio del [[1871]] due generazioni d'ingegneri e tecnici, che realizzano per primi un nuovo tipo di costruzione il "[[grattacielo]]" (nel [[1885]]), la cui espressione più significativa l'abbiamo nella "Reliance Building" (Burnaham & root, [[1890]]-[[1895]]). Alla scuola appartiene [[Louis Sullivan]] ([[1856]]-[[1924]]), che è la figura più rappresentativa e che manifesta le sue teorie progettuali con scritti e non solo con le opere, (tra le maggiori è L'Auditorium di Chicago, [[1887]]). Nel suo studio si forma [[Frank Lloyd Wright]], che sarà l'architetto più significativo del Movimento Moderno in America. Questi rappresenterà l'[[Avanguardia (arte)|avanguardia]] e supererà l'architettura dei suoi contemporanei guardando all'Europa anche se con la volontà sempre di distinguersi e creare uno stile "americano". La carriera di Wright sarà lunghissima, costruirà più di trecento edifici e la sua ''[[architettura organica]]'' influenzerà tre generazioni di architetti al di là ed al di qua dell'Oceano.
Di questi influssi americani sull'[[Europa]] ne avremo un primo esempio al concorso del [[1922]] del "Chicago Tribune", dove l'architetto finlandese [[Eliel Saarinen]] vincerà il secondo premio con una torre a gradoni, che ricorda in qualche modo la Scuola di Chicago.
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