Francesco Crispi: differenze tra le versioni
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Dopo il successo dell'evento, Crispi si concentrò sul potenziamento dell'esercito e in dicembre presentò in parlamento un disegno di legge che prevedeva di portare le spese militari a un terzo delle uscite dello Stato. Crispi si appellò alla eccezionalità della situazione europea e al fatto che tutte le nazioni si stavano armando. La legge fu approvata, ma le tensioni nel Paese crescevano<ref>{{Cita|Duggan|pp. 667-669}}.</ref>.
Il ministro delle finanze e del Tesoro [[Agostino Magliani]] risultava impopolare e fu sostituito per il Tesoro da [[Costantino Perazzi]] che nel febbraio 1889 annunciò un aumento delle imposte. Rappresentanti della Destra e dell'estrema Sinistra si unirono per contrastare i nuovi provvedimenti e il presidente del Consiglio, il 28 dello stesso mese, decise di dimettersi. Per il governo successivo, Umberto I rinnovò la fiducia a Crispi che, conservando Esteri e interno
Terminata la crisi, nel maggio 1889 re Umberto ricambiò la visita di Guglielmo II e si recò a Berlino con Crispi che colse l'occasione per incontrare Bismarck e il suo entourage. Con alcune personalità, fra cui il capo di stato maggiore [[Alfred von Waldersee]], il presidente del Consiglio confessò che sebbene non fosse ancora arrivato il momento per una guerra contro la Francia, aveva intenzione di riacquistare Nizza e, sul fronte austriaco, era interessato al [[Trentino-Alto Adige|Sud Tirolo]]<ref>{{Cita|Duggan|pp. 673-674}}.</ref>.
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[[File:Francesco Crispi caricature 1895.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.3|1895: Crispi come il "Globo furbovolponico politico aerostatico a prova di bomba e pistola" di nome "Ciccio" che si libra in aria bruciando il plico con le accuse contro di lui. In alto cade l'Anarchia, e il Socialismo è in difficoltà. La Maggioranza acclama, il Paese, il Giornalismo e il Senato osservano, l'Opposizione fischia e il Clero tenta invano di forare il "globo".]]
Il 25 novembre 1893 il Re convocò Crispi e, dopo varie trattative, il 15 dicembre il governo era pronto. Il suo punto di forza erano i ministeri economici, con [[Sidney Sonnino]] alle finanze e al Tesoro, [[Giuseppe Saracco]] ai Lavori pubblici e [[Paolo Boselli]] all'Agricoltura. Agli Esteri andò [[Alberto Blanc]] e Crispi tenne per sé il ministero dell'interno
==== I Fasci siciliani e il partito socialista dei lavoratori ====
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|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|collegamento_onorificenza=Ordine Supremo della Santissima Annunziata
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia)
|collegamento_onorificenza=Ordine del Salvatore
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Santo Stefano d'Ungheria (Austria)
|collegamento_onorificenza=Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
}}
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== Bibliografia ==
*Daniela Adorni, ''Francesco Crispi: un progetto di governo'', Firenze, Olschki, 1999.
*Daniela Adorni, ''L'Italia crispina. Riforme e repressione. 1887-1896'', Milano, Sansoni, 2002.
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|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Presidenti della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera dei deputati]]
▲|periodo = 26 novembre [[1876]] - 26 dicembre [[1877]]
|precedente = [[Giuseppe Biancheri]]
|successivo = [[Benedetto Cairoli]]
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{{Presidenti della Camera dei deputati}}
{{Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia
|periodo = luglio
|precedente = [[Agostino Depretis]]
|successivo = [[Antonio Starabba, marchese di Rudinì|Antonio Starrabba, marchese di Rudinì]]
|periodo2 = dicembre
|precedente2 = [[Giovanni Giolitti]]
|successivo2 = [[Antonio Starabba, marchese di Rudinì|Antonio Starrabba, marchese di Rudinì]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri degli affari esteri del Regno d'Italia|Ministro degli
▲|carica=[[Ministri degli affari esteri del Regno d'Italia|Ministro degli affari esteri del Regno d'Italia]]
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = 29 luglio
|precedente = [[Agostino Depretis]]
|successivo = [[Antonio Starabba, marchese di Rudinì|Antonio Starrabba, marchese di Rudinì]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri delle finanze del Regno d'Italia|Ministro delle finanze]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]▼
▲|carica=[[Ministri delle finanze del Regno d'Italia|Ministro delle finanze del Regno d'Italia]]
|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|precedente = [[Bernardino Grimaldi]]
|periodo = 29 dicembre
|successivo = [[Federico Seismit-Doda]]
}}
{{Box successione
}}
{{I Mille}}
{{Colonialismo italiano}}
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[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine di Santo Stefano d'Ungheria]]
[[Categoria:Grandi ufficiali della Legion d'onore]]
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