Tupamaros: differenze tra le versioni
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Pierluigi Murgioni, giovane prete cattolico italiano che operava in Uruguay, aiutò un tupamaro ferito nascondendolo, curandolo e accompagnandolo al sicuro in Brasile; imprigionato nel 1972, sottoposto a torture e a carcere duro, fu rilasciato solo cinque anni dopo senza mai essere processato (racconterà la propria vicenda nel libro ''Dalla mia cella posso vedere il mare'').<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=12 dicembre 2012|titolo=Murgioni, prete oltre le sbarre|rivista=Avvenire|numero=|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/murgioni-prete-oltre-le-sbarre}}</ref>
Héctor Jurado Avellaneda, pastore metodista, fu ferito alle gambe e catturato, portato in un ospedale militare ma non curato
Uberfil Monzón, sacerdote a Montevideo, durante un soggiorno in Paraguay su incarico del CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano), venne arrestato dalla polizia locale e sottoposto a pesanti torture (ingestione di grandi quantità di acqua salata e urina) per costringerlo a confessare contatti con i Tupamaros. Dopo dure proteste da parte del CELAM e della chiesa uruguaiana venne liberato. Si trattava di uno dei tanti preti di sinistra del proprio paese; successivamente avrà importanti ruoli nel Frente Amplio.<ref>{{Cita web|url=https://episcopal.org.py/publicaciones2/48-%20Comunicado%20del%20departamento%20de%20laicos%20del%20%20CELAM%20sobre%20la%20detencion%20del%20Sacerdote%20Uruguayo%20P.%20Uberfil%20Monzon..pdf|titolo=Comunicado del CELA sobre la detenciòn del sacerdote uruguayo p. Uberfil Monzon}}</ref>
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