Braies: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Popolazione da Template:Dati popolazione ITA |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 44:
== Storia ==
[[File:Chiesetta al lago.JPG|miniatura|sinistra|La ''Marienkapelle'' presso il [[lago di Braies]]<ref>Hans-Günter Richardi, ''Zur Schmerzhaften Muttergottes - Marienkapelle des Hotels "Pragser Wildsee", ein Ort der Kirchengeschichte und der Zeitgeschichte. Kirchenführer'', Braies, 2010.</ref>]]
Braies era popolata già durante la [[preistoria]], come testimoniano alcuni ritrovamenti, e nel periodo [[Medioevo|medievale]] vi esercitarono la loro giurisdizione i [[conti del Tirolo]]. Il [[lago di Braies]], in quel periodo, rientrava invece nella zona controllata dal [[principato vescovile di Bressanone]]. Durante il [[Rinascimento]] le sue [[terme|sorgenti termali]] la resero molto frequentata, come testimonia il soggiorno, nel 1491, della [[contessa]] [[Paola Gonzaga (1463-1497)|Paola Gonzaga]], moglie del [[conte di Gorizia]] e del [[conti del Tirolo|conte del Tirolo]] e [[duca di Carinzia]] [[Leonardo di Gorizia|Leonardo]].
Tra i [[monumenti]] più significativi custoditi dal comune vanno annoverati: la [[parrocchiale]] di [[San Vito]], risalente al [[XIV secolo]] e rimaneggiata nel corso del [[XVII secolo]]; la [[chiesa (architettura)|chiesa]] del [[Cristo]] della [[Passione di Gesù|Passione]], edificata intorno al [[1720]]; l'Hotel “Pragser Wildsee”, sulle rive dell'omonimo [[lago di Braies]], edificato tra il [[1897]] e il [[1899]] dal noto [[architetto]] [[Vienna|viennese]] Otto Schmid.
Risale ancora al [[XVIII secolo]] la [[tradizione]] del cosiddetto ''Nikolausspiel'', una [[rappresentazione sacra]] attorno alla vita di [[San Nicola di Bari|San Nicolò]], tipica della [[cultura]] [[religione|religiosa]] [[popolo|popolare]] delle [[Storia delle Alpi|Alpi]].<ref>Josef Sulzenbacher, ''Das Pragser Nikolausspiel im Lichte der alpenländischen Volksschauspiele / Lo spettacolo teatrale di San Nicolò a Braies (Pusteria)'', Padova, Università degli Studi, 1975.</ref> Anche per la [[valle]] di Braies, come molte valli di confine, questa è stata oggetto di [[fortificazioni]] durante il [[Ventennio|periodo fascista]]. Queste opere fortificate fanno parte del [[Vallo Alpino in Alto Adige]] e precisamente dello [[sbarramento di Braies]].<ref>{{cita libro|cognome=Bernasconi |nome=Alessandro |coautori=Giovanni Muran |titolo= Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige|annooriginale=1999 |meseoriginale= maggio |editore=editore Temi |città= Trento|pagine= 328 pagine|cid=Bernasconi 1999 |isbn=88-85114-18-0}}</ref>
Nel paese di Braies, sull'[[omonimo]] [[lago di Braies]], si trova l'albergo “Pragser Wildsee”, con lo stesso nome del lago in tedesco, dove furono detenuti fino al 30 aprile [[1945]] prigionieri di spicco, tra cui [[Martin Niemöller]], [[Léon Blum]] e [[Kurt von Schuschnigg]], oltre a gruppi familiari, in prossimità del 20 luglio [[1944]], i quali secondo il comando di [[Adolf Hitler]] sarebbero dovuti essere uccisi, ma poco prima su richiesta del comandante della Wehrmacht Wichard von Alvensleben, erano stati liberati a [[Villabassa]] in alta [[Val Pusteria]] dalla custodia delle [[SS]], che li teneva in [[arresto]].<ref name="ostaggi">Hans-Günter Richardi, ''Ostaggi delle SS al lago di Braies - la deportazione in Alto Adige di illustri prigionieri dei lager nazisti provenienti da 17 paesi europei'', Braies, Archivio di Storia Contemporanea, 2006. ISBN 88-902316-2-9</ref>
| |||