Giovanni Volpe: differenze tra le versioni
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Adottando una posizione [[nazionalismo|nazionalista]], volle dare spazio agli autori italiani e stranieri appartenenti alla "cultura di destra", intesa nelle sue molteplici espressioni ([[conservatorismo]], [[liberalismo]], [[cattolicesimo]], [[Tradizionalismo (filosofia)|tradizionalismo]], [[fascismo]], reazionismo, ecc.). Pubblicò, primo nel dopoguerra, scrittori come [[Ernst Jünger]], [[José Ortega y Gasset]], [[Oswald Spengler]], i quali erano stati confinati nel ghetto dell'[[irrazionalismo]], ma anche autori [[antifascismo|antifascisti]] – come [[Panfilo Gentile]], [[Pietro Operti]] e [[Paolo Vita-Finzi]].<ref name=Gianfranceschi/>
Alla casa editrice affiancò due riviste culturali: il mensile ''[[La Torre (rivista)|La Torre]]'' (prima ''Totalità'', diretto da [[Barna Occhini]], genero di [[Giovanni Papini]], con la collaborazione e le illustrazioni in Xilografia di [[Sigfrido Bartolini
Giovanni Volpe diede spazio anche a giovani intellettuali di destra che poi si sarebbero affermati, come [[Maurizio Cabona]], [[Gennaro Malgieri]], [[Enrico Nistri]], [[Francesco Perfetti]], [[Stenio Solinas]], [[Marco Tarchi]], [[Marcello Veneziani]], [[Giulio Vignoli]], ed altri<ref>{{cita news|autore=Davide Brullo|titolo=Il tesoro dimenticato di Gioacchino Volpe|pubblicazione=Libero|data=2 ottobre 2011|p=29|url=http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna/archivio/2011/10/03SIK1073.PDF}}</ref>.
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