Studio di scacchi: differenze tra le versioni
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==Introduzione==
Lo studio di scacchi è diverso dal [[problema di scacchi]] per vari aspetti: nello studio non è indicato il numero di mosse per arrivare alla soluzione, mentre il problema si presenta generalmente con l'enunciato "''il Bianco muove e dà matto in due mosse''" oppure "''il Bianco muove e dà matto in n mosse''". La posizione iniziale di un problema è, inoltre, generalmente molto artificiale, difficilmente raggiungibile in partita, a differenza dello studio in cui si rivedono pattern più simili a quelli che si possono riscontrare in un vero finale di una partita a tavolino. L'enunciato di uno studio è del tipo "''il Bianco muove e vince''" oppure "''il Bianco muove e patta''", e lo studio si considera risolto quando si raggiunge una posizione inequivocabilmente vinta o pari, a seconda del caso. Il numero di mosse in cui questo obiettivo deve essere raggiunto non viene specificato: ogni studio può infatti presentare più linee di gioco di lunghezza differente.
Molti studi hanno dato contributi essenziali alla [[Finale (scacchi)|teoria dei finali]], essendo in essi indicata la manovra corretta per vincere o pattare in una determinata posizione. Come per i problemi, lo studio per essere corretto deve avere un'unica soluzione, pur permettendo in alcuni casi mosse alternative minori, come per es. muovere un Cavallo da b1 a b5 con la manovra b1-c3-b5 oppure b1-a3-b5
Gli studi vengono presentati in concorsi di composizione, oggi regolamentati dalla [[WFCC|WFCC (World Federation for Chess Composition)]].
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