Normandie (transatlantico): differenze tra le versioni
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Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] del [[XX secolo]] membri della criminalità organizzata dichiararono retrospettivamente di aver sabotato la nave. Si sosteneva che l'incendio doloso fosse stato organizzato dal mafioso [[Anthony Anastasio]], una figura di spicco nel sindacato locale degli scaricatori portuali , per ottenere la liberazione dal carcere del boss mafioso [[Lucky Luciano|Charles "Lucky" Luciano]]. La parte dell'accordo per Luciano sarebbe stata quella di garantire che non ci fossero ulteriori sabotaggi "nemici" nei porti in cui la mafia aveva una forte influenza sui sindacati.
Molto rapidamente, apparvero anche i primi piani di salvataggio, su richiesta di Franklin Delano Roosevelt e in un momento in cui gli Stati Uniti stavano subendo una serie di battute d'arresto nella [[
La nave partì quindi per [[Bayonne (New Jersey)|Bayonne]], nel [[New Jersey]], dove fu immessa in un [[bacino di carenaggio]] per il riadattamento.<ref name=O5p177>{{Cita|Ollivier 2005|p. 177}}.</ref> Tuttavia, lo scafo e i macchinari si rivelarono più danneggiati del previsto. In quest'ultimo caso, ne dovettero essere costruiti di nuovi, un problema data la natura specifica della nave. Inoltre, i cantieri navali erano molto impegnati con numerose commesse. All'inizio del 1944, il progetto fu abbandonato.<ref name=O5p178>{{Cita|Ollivier 2005|p. 178}}.</ref> Tuttavia il presidente Roosevelt continuava a sostenere un progetto di riadattamento, perché, riteneva, la distruzione del ''Normandie'' sarebbe stata necessariamente ingiustificabile dopo la liberazione della Francia. L'architetto navale William Francis Gibbs propose di ricostruire la nave come transatlantico.<ref name=O5p179>{{Cita|Ollivier 2005|p. 179}}.</ref> L'imminenza dello [[sbarco in Normandia]] e la morte di Roosevelt, tuttavia, poserp fine a ogni progetto, e 20 settembre 1945 il ''Lafayette'' fu dichiarato una eccedenza della Marina. La ''Lafayette'' fu radiata dal Registro Navale l'11 ottobre 1945 senza aver mai navigato sotto bandiera statunitense. Il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] [[Harry S. Truman]] ne autorizzò la demolizione con un ordine esecutivo l'8 settembre 1946, e la nave fu venduta come rottame il 3 ottobre 1946 alla Lipsett, Inc., una società di recupero americana con sede a New York City, per 161.680 dollari. Nel corso del 1946 la Francia si era rifiutata di riprendere possesso del [[relitto]]. Le operazioni di demolizione si svolsero a Port Newark, nel [[New Jersey]] dal 7 gennaio al 7 ottobre 1947, e la nave fu completamente smantellata entro il 31 dicembre 1948.<ref name=M2p391>{{Cita|Maxtone-Graham 1972|p. 391}}.</ref><ref name=O5p179/>L'operazione fruttò all'epoca un utile di un milione di dollari.<ref name=M2p238>{{Cita|Maxtone-Graham 1972|p. 238}}.</ref>
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