Normandie (transatlantico): differenze tra le versioni

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Molto rapidamente, apparvero anche i primi piani di salvataggio, su richiesta di Franklin Delano Roosevelt e in un momento in cui gli Stati Uniti stavano subendo una serie di battute d'arresto nella [[guerra del Pacifico (1941-1945)]]. Il progettista Vladimir Yourkevitch e l'architetto navale William Francis Gibbs servirono come consulenti in queste operazioni.<ref name=O5p173/> Fu anche necessario determinare se la nave potesse essere recuperata o dovesse essere demolita. In ogni caso era necessario smantellare le sovrastrutture e i fumaioli che avrebbero ostacolato il raddrizzamento dello scafo. I lavori iniziarono quindi il 20 febbraio e continuarono fino a maggio mentre la [[Compagnie Générale Transatlantique]] si separò da molti elementi decorativi della nave.<ref name=O5p175>{{Cita|Ollivier 2005|p. 175}}.</ref> Per preparare il pompaggio che avrebbe raddrizzato la nave, fu necessario anche rimuovere il fango e soprattutto chiudere gli oblò e i portelli rimasti aperti durante l'evacuazione. Iniziò così un lavoro durato diversi mesi per una squadra di sommozzatori. Anche il Molo 88 fu acquistato dalla Marina statunitense e parzialmente smantellato per evitare di danneggiare la [[poppa]] quando iniziarono i lavori di raddrizzamento.<ref name=O5p175/> Le operazioni di pulizia durarono più di un anno e il 4 agosto 1943 iniziò il pompaggio di aria. Il 15 settembre, la nave emerse dall'acqua. Il 27 ottobre il ''Lafayette'' fu restituito all'US Navy dalla ditta Merritt, Chapman e Scott che se ne prese cura, dopo aver rimosso le impalcature. In totale, il raddrizzamento del transatlantico costò [[Milione|milioni]] di [[dollaro statunitense|dollari]].<ref name=M2p237>{{Cita|Maxtone-Graham 1972|p. 235}}.</ref>
 
La nave partì quindi per [[Bayonne (New Jersey)|Bayonne]], nel [[New Jersey]], dove fu immessa in un [[bacino di carenaggio]] per il riadattamento.<ref name=O5p177>{{Cita|Ollivier 2005|p. 177}}.</ref> Tuttavia, lo scafo e i macchinari si rivelarono più danneggiati del previsto. In quest'ultimo caso, ne dovettero essere costruiti di nuovi, un problema data la natura specifica della nave. Inoltre, i cantieri navali erano molto impegnati con numerose commesse. All'inizio del 1944, il progetto fu abbandonato.<ref name=O5p178>{{Cita|Ollivier 2005|p. 178}}.</ref> Tuttavia il presidente Roosevelt continuava a sostenere un progetto di riadattamento, perché, riteneva, la distruzione del ''Normandie'' sarebbe stata necessariamente ingiustificabile dopo la liberazione della Francia. L'architetto navale William Francis Gibbs propose di ricostruire la nave come transatlantico.<ref name=O5p179>{{Cita|Ollivier 2005|p. 179}}.</ref> L'imminenza dello [[sbarco in Normandia]] e la morte di Roosevelt, tuttavia, poserpposero fine a ogni progetto, e 20 settembre 1945 il ''Lafayette'' fu dichiarato una eccedenza della Marina. La ''Lafayette'' fu radiata dal Registro Navale l'11 ottobre 1945 senza aver mai navigato sotto bandiera statunitense. Il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente]] [[Harry S. Truman]] ne autorizzò la demolizione con un ordine esecutivo l'8 settembre 1946, e la nave fu venduta come rottame il 3 ottobre 1946 alla Lipsett, Inc., una società di recupero americana con sede a New York City, per 161.680 dollari. Nel corso del 1946 la Francia si era rifiutata di riprendere possesso del [[relitto]]. Le operazioni di demolizione si svolsero a Port Newark, nel [[New Jersey]] dal 7 gennaio al 7 ottobre 1947, e la nave fu completamente smantellata entro il 31 dicembre 1948.<ref name=M2p391>{{Cita|Maxtone-Graham 1972|p. 391}}.</ref><ref name=O5p179/>L'operazione fruttò all'epoca un utile di un milione di dollari.<ref name=M2p238>{{Cita|Maxtone-Graham 1972|p. 238}}.</ref>