Mia Martini: differenze tra le versioni

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=== Gli anni settanta ===
==== Il successo: Mia Martini ====
A rivelarsi determinante è l'incontro con l'avvocato [[Alberigo Crocetta]], produttore discografico e scopritore di talenti come [[Patty Pravo]] e [[Mal]], nonché fondatore del [[Piper Club|Piper]]. Crocetta decide infatti di lanciarla subito nel mercato internazionale, dando vita allo pseudonimo "Mia Martini": ''Mia'' deriva da [[Mia Farrow]], attrice da lei prediletta, mentre ''Martini'' è un riferimento all'[[Martini (marchio)|omonimo marchio]] di [[Bevanda alcolica|bevande alcoliche]], all'epoca una delle tre parole italiane più famose all'estero (le altre due erano ''[[spaghetti]]'' e ''[[pizza]]'').<ref>{{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=aU5oKGMjWVY|titolo=Mia Martini intervista 1990}}</ref> Il suo look si fa più zingaresco, caratterizzato dai numerosi anelli e dall'immancabile bombetta.
 
Nel 1971 esce per la [[RCA Italiana]] ''[[Padre davvero.../Amore... amore... un corno!|Padre davvero...]]'', il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini e registrato con il complesso La Macchina. Il testo (di [[Antonello De Sanctis]]) tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato "dissacrante" dalla censura radio-televisiva. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al ''Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze'' di [[Viareggio]]. Sul retro di questo primo 45 giri c'è ''Amore.. amore.. un corno'', altro brano d'impatto scritto da un giovane [[Claudio Baglioni]] e da [[Antonio Coggio]]. Lo stesso Baglioni scrive anche'' [[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Gesù è mio fratello]]'' (pubblicata su 45 giri) brano che inaugura il filone spirituale di Martini, e la profetica ''[[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Lacrime di marzo]]'' (facciata B del precedente), canzoni che trovano posto anche nell'LP ''[[Oltre la collina]]''.