Regno di Baviera: differenze tra le versioni

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[[File:Maximiliaansorde 1918 2.jpg|sinistra|miniatura|Medaglia dell'[[Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti]], fondato dal re.]]
[[File:Glaspalast 6.jpg|miniatura|Il [[Glaspalast]] di [[Monaco di Baviera]].]]
Re Massimiliano era un mecenate della scienza e dell'arte, oltre ad essere aperto alle innovazioni tecniche del suo tempo; è il fondatore del [[Maximilianeum]], una fondazione bavarese per studenti particolarmente dotati, nel cui edificio ora ha sede il [[Landtag della Baviera|Parlamento dello Stato bavarese]]. Il 28 novembre [[1853]], Massimiliano II fondò l'[[Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti]], con l'intento di ricompensare i benemeriti delle arti e delle scienze di origini bavaresi, e come tale viene anche definito il "premio Nobel bavarese". Dopo il [[1932]], con l'inizio del governo nazionalsocialista, cessò il conferimento della medaglia. Solo nel [[1980]] la medaglia venne nuovamente introdotta dal primo ministro bavarese [[Franz Josef Strauß]] e conferita per la prima volta nel [[1981]]. L'ordine, dalla sua fondazione, è stato concesso per un totale di 185 medaglie, di cui un centinaio di insigniti ha ricevuto l'onorificenza ancora in vita. La medaglia è divisa in differenti categorie per le scienze o le arti <ref name="ART1">Gesetz über den Bayerischen Maximiliansorden für Wissenschaft und Kunst vom 18. März 1980, Artikel 1 (German)</ref><ref name="Telegraph">{{cita news|url=https://www.telegraph.co.uk/luxury/jewellery/hemmerle-celebrates-125-years-collection-inspired-past-medal/|titolo=Hemmerle celebrates 125 years with a collection inspired by its past as a medal-maker|pubblicazione=The Telegraph|editore=Telegraph|data=9 marzo 2018|accesso=18 aprile 2018|cognome1=Royce-Greensill|nome1=Sarah}}</ref>. Durante il regno di Massimiliano II, lo stile architettonico dei progetti di edifici reali cambiò radicalmente: molti edifici a Monaco, e fuori dalla capitale, vennero costruiti nello stile [[Architettura neogotica|neogotico]] "massimiliano", come la Maximilianstraße, sotto la direzione dell'architetto [[Friedrich Bürklein]]. Furono realizzate anche nuove costruzioni in vetro e ghisa, come il [[Glaspalast|Palazzo di Vetro]], progettato da August von Voit. Nonostante le sue distanze, in fondo era vicino al popolo e patriottico, ma cercò anche di promuovere l'arte e i costumi del popolo per contrapporre il sentimento nazionale bavarese agli sforzi per l'unificazione tedesca. Sosteneva i costumi, le usanze, la musica popolare e le tradizioni bavaresi. Il re incluse addirittura ufficialmente nelle cerimonie di corte coloro che indossavano i costumi tradizionali, indossò giacche tradizionali con pantaloni di pelle durante la caccia e scrisse nel [[1849]] che considerava la conservazione dei costumi tradizionali di "grande importanza" per il sentimento nazionale. Da allora, il costume tradizionale è stato accettato alla corte di Monaco <ref>{{Cita web|lingua=de|url=https://www.munichkindl.net/aufklaerung-max-ii|titolo=Aufklärung - Max II.|sito=munichkindl|accesso=7 maggio 2025}}</ref>. Massimiliano II proibì anche le marce basate su motivi tratti dalle opere italiane durante le parate; le canzoni popolari bavaresi avrebbero dovuto formare il trio di marce militari. Nelle estati del [[1849]] e del [[1855]] viaggiò in tutto il suo regno. Dal 24 giugno al 27 luglio [[1858]] intraprese un viaggio a piedi attraverso il suo paese, che iniziò a [[Lindau]]. Tuttavia, a causa della frequente pioggia, dovette utilizzare più volte la carrozza che aveva portato con sé <ref name="ART1" /><ref name="Telegraph" /><ref>VglCfr. dazu zuletzt Marion Kreis:, ''Karl Hegel. Geschichtswissenschaftliche Bedeutung und wissenschaftsgeschichtlicher Standort'' (= ''Schriftenreihe der Historischen Kommission bei der Bayerischen Akademie der Wissenschaften.'' Bd. 84), Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen u.&nbsp;a. 2012, ISBN 978-3-525-36077-4, besondersspecialmente Sp. 159ff159ss. ([http://www.v-r.de/de/karl_hegel/t-1/1007100/ E-Book und Leseprobe])</ref><ref>{{Cita libro|autore=Hans Christian Andersen|wkautore=Hans Christian Andersen|titolo=[[Mit Livs Eventyr]]|annooriginale=1855|anno=1996|editore=[[Gyldendal]]|volume=II|isbn=87-00-24708-1}}</ref>.
 
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