Edoardo Toscano: differenze tra le versioni
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Il 27 agosto partecipa all’omicidio di Sergio Carozzi, un commerciante di Ostia che aveva osato denunciare per estorsione [[Nicolino Selis]], in quei giorni uscito dall’ospedale psichiatrico di [[Montelupo Fiorentino]] con un permesso premio; a crivellare di colpi Carozzi, secondo il pentito [[Maurizio Abbatino]], è Toscano mentre suoi complici sono [[Marcello Colafigli]], [[Fabrizio Selis]] (fratello di Nicolino), [[Renzo Danesi]], [[Enzo Mastropietro]] e [[Libero Mancone]].<ref>{{cita libro| nome=Raffaella | cognome=Fanelli | capitolo=La città nelle nostre mani| titolo=La verità del Freddo| curatore= | anno=2018 | editore=[[Chiarelettere]] | città=Milano | ed=1 | p=147| ISBN=9788832960389 }}</ref>
Col tempo, Toscano, riesce a ritagliarsi un ruolo di primissimo piano all'interno della stessa banda anche per la sua abilità nell'esecuzione di omicidi e di altre azioni delittuose come si deduce, ad esempio, tra le righe dell'ordinanza di rinvio a giudizio che anticipa il maxi-processo scaturito dalle rivelazioni del boss pentito [[Maurizio Abbatino]] e che consentono di ridisegnare la mappa dell'organizzazione e di stabilire con precisione ruoli e responsabilità dei vari componenti tra cui, appunto, l'''Operaietto'', chiamato in giudizio
Sempre Abbatino racconterà:
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