Umberto Lenzi: differenze tra le versioni
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==Considerazioni e riflessi==
La rivalutazione di Umberto Lenzi con Quentin Tarantino, che dopo il successo di ''[[Pulp Fiction]]'' «aveva fatto avere a Lenzi, tramite [[Bob Murawski]] e [[Sage Stallone]], delle locandine da autografare e che anni dopo, a Venezia, avrebbe definito il regista "uno dei miei miti"», ha una sua apoteosi con la brillante ''Intervista del sabato'' che ''[[La Stampa]]'' gli dedica il 3 settembre 2016, dove il regista ribadisce la propria dissonanza rispetto a un certo clima a lui contemporaneo. Lenzi ritiene che i propri film erano considerati dei serie B perché «piacevano alla gente e riempivano i cinema» rispetto a quanto accadeva con il cinema d'autore, nel quale considerava [[Vittorio De Sica]] un genio, ma stigmatizzava [[Michelangelo Antonioni]]. Tra l'altro, pur essendo anarchico e avendo amato «sommamente gli anarchici della guerra di Spagna», gli davano del fascista: a tal proposito affermò che «[[Morando Morandini]] a proposito di ''Milano odia'', del
==Filmografia==
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