Libro di Ester: differenze tra le versioni
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=== Canonicità e liturgia ===
La canonicità del libro di Ester e ancor più quella della versione greca è stata oggetto di controversie. [[Martin Lutero]], forse il più vigoroso critico del ''Libro di Ester'' (anche nella versione ebraica) nell'epoca della [[Riforma protestante|Riforma]], considerava anche la versione greca di dubbio valore. Il testo greco, quindi, è stato rigettato da anglicani e protestanti come possibile fonte di dottrina. Le critiche di Lutero al libro{{
Il [[Concilio di Trento]], l'apice della [[Controriforma]] della [[Chiesa cattolica]], ha dichiarato canonico l'intero libro, tanto nella versione greca quanto in quella ebraica, accogliendo il testo che corrisponde a quello ebraico, più, in aggiunta, le parti della recensione greca dei più antichi manoscritti, seguendo in ciò la Vulgata.
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Jacob Hoschander (''The Book of Esther in the Light of History'', Oxford University Press, 1923) ha sostenuto che la storicità di Aman e di suo padre Ammedata si può provare dai nomi ''Omano'' e ''Anadato'', menzionati da [[Strabone]] come divinità onorate tanto quanto [[Anahita]] nella città di Zela. Hoschander sostiene che non erano divinità come credeva Strabone, ma versioni distorte di ''Aman'' e ''Ammedata'', che erano oggetto di culto come martiri. Questi nomi effettivamente non sono attestati tra i nomi di divinità persiane nei testi.
Una spiegazione alternativa {{
=== Persia e Macedonia ===
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== Interpretazioni ==
=== Interpretazione narrativa ===
Molti studiosi moderni considerano il ''Libro di Ester'' un'opera di fantasia; la Bibbia dell'editrice cattolica San Paolo lo presenta come "un racconto a sfondo storico di carattere edificante. Il libro presenta una teologia della storia che unisce la presenza nascosta di Jhwh nel mondo con la responsabilità umana per l'esito positivo degli eventi.".<ref>La Bibbia, via, verità e vita, edizioni San Paolo 2009, p.886.</ref>
Secondo Adele Berlin, autrice del ''Jewish Publication Society Commentary on Esther'', la versione ebraica del Libro di Ester apparterrebbe al genere letterario della [[farsa (genere teatrale)|farsa]]<ref>cfr: http://bltnotjustasandwich.com/2011/12/11/on-the-literary-merits-of-hebrew-esther/ BLT 11 dicembre 2011</ref>. Il libro sarebbe “un tipo di commedia composta per provocare nel pubblico una semplice, spassionata risata... Per farlo utilizza tipi di personaggi fortemente esagerati o caricaturali, li mette in situazioni impossibili e ridicole e fa ampiamente uso di umorismo verbale e scherzi fisici”<ref group=Nota>"a type of comedy designed to provoke the audience to simple, hearty laughter…. To do so it employs highly exaggerated or caricatured character types, puts them into impossible and ludicrous situations, and makes free use of broad verbal humor and physical horseplay".</ref>. L'aspetto farsesco è amplificato nei ''midrashim'' rabbinici, mentre la versione Greca lo attenua notevolmente.
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Secondo [[Jose ben Halafta|rabbi Jose]], un ''[[tannaim|tanna]]'' del II secolo, Aman era un astrologo, come astrologi sarebbero stati i consiglieri del re "conoscitori dei tempi" (Ester 1,13). Anche la data prevista per l'eccidio potrebbe essere stata stabilita con procedimento astrologico o almeno magico (Ester 9,24).<ref>Meir Bar-Ilan, ''Biblical numerology'', Rehovot 2005, ISBN 965-90620-1-X.</ref> Il ritorcersi delle trame di Aman contro lui stesso avrebbe quindi una componente di polemica satirica contro la superstizione.
Alcuni {{
Gli studiosi che attribuiscono all'opera un carattere narrativo riconoscono che il nome di Assuero è basato su quello di Serse, ma ritengono che non vengano narrate le imprese del vero re persiano: il ''Libro di Ester'' sarebbe un racconto di intrighi di palazzo, di un tentato genocidio e di una coraggiosa regina giudaica.
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