Metodo Martinotti: differenze tra le versioni

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== La produzione ==
Come per il [[metodo classico]], l'enologo stabilisce un assemblaggio con i vini a disposizione; il vino base viene chiarificato, travasato e filtrato (cioè stabilizzato) ed è pronto per essere messospostato nellein autoclaviautoclave, dovea ècui statasi preparataaggiunge la baseliqueur deicioè lievitilo selezionati,sciroppo con aggiunta di zuccherizuccherino (diverse forme possibili di saccarosio) e dii lieviti già attivati integrati dai sali minerali per favorirne l'attività.
 
La fermentazione che si svolge è molto rapida, in genere intorno ai 15-20 giorni (anche meno, se l'[[autoclave]] è dotata di agitatori); una qualità migliore si ottiene prolungando tale periodo di permanenza sui lieviti (90 giorni per spumanti di qualità, 6-12 mesi nel caso del cosiddetto "charmat lungo" usato per prodotti premium, adatto per spumanti a vitigno neutro). Lo spumante viene poi passato in un'altra autoclave tramite filtrazione in ambiente isobarico, cioè a pressione costante, per evitare perdite di [[anidride carbonica]].
 
Lo spumante viene sottoposto a una temperatura di refrigerazione bassa, che provoca la precipitazione dell'[[acido tartarico]]; quindi viene nuovamente filtrato per essere successivamente dosato (in autoclave) con sciroppo zuccherino (''liqueur''), mantenendo le condizioni di temperatura costante e ambiente isobarico e, sempre in tali condizioni, viene eventualmente filtrato, imbottigliato e tappato. Il prodotto, una volta imbottigliato, è finito, cioè ha concluso le fasi produttive. I tappi usati possono essere, oltre ai prestigiosi tappi di sughero come nel metodo classico, anche dei tappi di plastica, ma solo per prodotti generici.
 
La tecnologia produttiva permette di ottenere, a seconda delle diverse combinazioni di processo, vini secchi, vini amabili, vini dolci, comunque sempre caratterizzati da sentori fruttati e freschi, tipici dei vitigni di partenza.