Repubblica Federale Democratica Transcaucasica: differenze tra le versioni
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Al momento della sua istituzione, la RFDT non aveva un governo per guidare il nuovo paese. Il Commissariato era stato sciolto quando fu dichiarata l'indipendenza e Gegechkori si rifiutò di mantenere una posizione di leadership, sostenendo di aver perso il sostegno per farlo. Sebbene fosse stato concordato durante i dibattiti di Seim che [[Akaki Chkhenkeli|Chkhenkeli]] avrebbe assunto il ruolo di primo ministro, si rifiutò di ricoprire una posizione di custode fino a quando non fosse stato formato un nuovo gabinetto. Il gabinetto non è stato finalizzato fino al 26 aprile, quindi per tre giorni la RFDT non aveva alcun esecutivo. Con pressanti esigenze da soddisfare, Chkhenkeli assunse il suo ruolo di primo ministro. Ordinò alle forze armene di cessare i combattimenti e chiese anche a Vehib di incontrarlo per i negoziati di pace a Batum, il luogo scelto deliberatamente in modo che potesse recarsi a Tiflis se necessario, cosa che non era possibile da [[Trebisonda]].<ref>{{Cita|Hovannisian 1969|p. 163}}.</ref>
Una nuova conferenza di pace fu fatta a [[Batumi|Batum]] l'11 maggio, alla presenza sia di Chkhenkeli che di Vehib. Prima della conferenza, Chkhenkeli chiese di avere gli altri poteri centrali presenti, che i delegati ottomani ignorarono. Entrambe le parti invitarono degli osservatori: la RFDT portò un piccolo contingente tedesco, guidato dal generale Otto von Lossow, mentre i delegati ottomani erano rappresentanti della [[Repubblica delle Montagne del Caucaso Settentrionale|Repubblica montuosa del Caucaso settentrionale]], uno stato non riconosciuto che appoggiavano. Chkhenkeli desiderava procedere sulla base dei termini di Brest-Litovsk, ma ciò fu rifiutato dalla delegazione ottomana, guidata da Halil Bey, il ministro della giustizia ottomano. Halil Bey sostenne che poiché i due stati erano in conflitto, l'ottomano non avrebbe dovuto più riconoscere il trattato di Brest-Litovsk e invece presentò a Chkhenkeli una bozza di trattato debitamente preparata.
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