Parlamento: differenze tra le versioni
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Tra il [[X secolo|X]] e l'[[XI secolo]] si trovano resoconti di assemblee popolari simili agli attuali parlamenti in alcuni paesi dell'[[Europa settentrionale]], come in [[Islanda]], il cui [[Althing]], menzionato sin dal 930, è considerato il più antico parlamento al mondo;<ref name=TreccaniBarbera/><ref>{{cita web|url=http://www.hurstwic.org/history/articles/society/text/laws.htm|titolo=Hurstwic: Viking-age Laws and Legal Procedures|accesso=16 luglio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512181434/http://www.hurstwic.org/history/articles/society/text/laws.htm|dataarchivio=12 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref> ma anche nelle isole [[Fær Øer]] (''[[Løgting]]'') e nell'[[isola di Man]] (il ''[[Tynwald]]'').
Sempre negli ultimi secoli dell'[[Alto Medioevo]] si rintracciano le prime menzioni a dei ''parlamentum'' nelle città pre-comunali. Queste assemblee cittadine in origine erano semplicemente riunioni di persone che trattavano di affari pubblici e potevano avevere diversi nomi come ''concio'', ''[[arengo]]'' o ''commune''; proprio quest'ultimo termine passerà successivamente ad indicare la nuova forma politica istituzionale che assunsero le città dal [[XII secolo]] in poi. In [[età comunale]] i parlamenti (o arenghi), assemblee popolari aperte a tutti i cittadini, mantennero una notevole importanza politica almeno fino a quando nel [[XIII secolo]] smisero di essere convocati in favore di organi più stabili come i [[Consiglio maggiore|consigli maggiori]].<ref name=TreccaniDizioSto/>
Nello stesso periodo, nelle monarchie feudali iniziarono a comparire dei ''parlamentum'', ovvero assemblee in cui presenziavano grandi dignitari del regno o feudatari del sovrano. Nei primi tempi dunque era sinonimo di ''[[curia regis]]'', ovvero assisi di nobili ed ecclesiastici che assistevano il monarca nell'amministrazione e nell'esercizio delle funzioni giudiziarie. Solo successivamente i parlamenti assunsero una funzione rappresentativa: al loro interno iniziarono infatti ad essere convocati membri del [[clero]] e della [[nobiltà]] del regno, ma lungi ancora dal diventare istituzioni stabili, non erano altro che occasioni di incontro dei rappresentanti di questi ceti e ordini; ad essi poi si aggiunsero rappresentanti delle città e della borghesia. Da questa composizione ne derivò la suddivisione in "bracci", "stamenti" o "[[stato (medioevo)|stati]]" che pure con variazioni da paese a paese contraddistinse queste assemblee per tutto il medioevo e l'età moderna.<ref name=TreccaniDizioSto/><ref name=TreccaniBarbera/>
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