Ha studiato presso le università al-Fātaḥ e IMADEC, perfezionandosi all'estero presso la prestigiosa [[London School of Economics and Political Science]], dove ha conseguito un [[dottorato]] nel [[2008]]<ref>[https://catalogue.lse.ac.uk/Record/1187568 Holdings: The role of civil society in the democratisation of<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110728002526/https://catalogue.lse.ac.uk/Record/1187568 |data=28 luglio 2011 }}</ref>. Si è dichiarato più incline al [[riformismo]] rispetto al padre<ref>[https://www.alarabiya.net/articles/2011/10/26/173905.html Qaddafi son Saif al-Islam may prefer surrender to death, after all<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http{{Cita web|url=https://blognotedalfronte.corriere.it/notedalfronte/2011/06/16/saif_alislam_gheddafi_elezioni.html CORRIERE DELLA SERA.it - Blog - /|titolo=Saif al-Islam Gheddafi: elezioni subito in Libia. Mai più contatti con Berlusconi|sito=notedalfronte. Dal blog Note dal fronte di Lorenzo Cremonesi<!-- Titolo generato automaticamente corriere.it|accesso=2025-08->]20}}</ref>. Parla correntemente [[lingua inglese|inglese]] e [[lingua tedesca|tedesco]]<ref>[http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-10/22/c_131205489.htm Profile: Saif al-Islam, second son of Muammar Gaddafi<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111026045854/http://news.xinhuanet.com/english2010/world/2011-10/22/c_131205489.htm |data=26 ottobre 2011 }}</ref>. Il 2 dicembre 2003, durante una visita a [[Milano]], una sua intervista a Francesco Battistini del ''[[Corriere della Sera]]'' scatena numerose polemiche: parlando con l'intervistatore, il figlio di Gheddafi giustifica la [[strage di Nassiriya]], definendola un "atto di resistenza" e non di terrorismo. Le sue parole giudicate "inaccettabili" spingono il presidente della [[Regione Lombardia]], [[Roberto Formigoni]], e il sindaco di Milano, [[Gabriele Albertini]], ad annullare tutti gli incontri in agenda con Saif Al Islam Gheddafi<ref>Francesco Battistini, "Nella resistenza tutto è lecito, anche Nassiriya", Corriere della Sera del 2 dicembre 2003</ref>. È stato fondatore e presidente della ''Gaddafi International Foundation for Charity Associations''<ref>[http://www.stile.it/news/il-deserto-in-lombardia ''Il deserto non è silente'', mostra promossa dalla ''Gaddafi International Foundation for Charity Associations''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131231155759/http://www2.stile.it/news/il-deserto-in-lombardia/ |data=31 dicembre 2013 }}</ref>, e ha diretto la [[rete televisiva]] ''al-Lībiya'' e, più in generale, ha controllato il settore delle [[telecomunicazioni]], ma nel [[2009]] la sua televisione fu oscurata proprio dal padre, perché il figlio, a suo giudizio, si era dimostrato troppo favorevole alla promulgazione di riforme e alla [[democrazia]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/aprile/30/Gheddafi_chiude_del_figlio_delfino_co_8_090430039.shtml Gheddafi chiude la tv del figlio e (ex) delfino Saif], [[Corriere della Sera]]</ref>.