Let's Get to It: differenze tra le versioni

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'''''Let's Get to It''''' è il quarto album della cantante [[musica leggera|pop]] [[australia]]na [[Kylie Minogue]], pubblicato dalla [[Pete Waterman Entertainment|PWL]] il 14 ottobre [[1991]].
'''''Let's Get to It''''' è il quarto album della cantante [[musica leggera|pop]] [[australia]]na [[Kylie Minogue]]. È stato pubblicato dalla [[Pete Waterman Entertainment|PWL]] il 14 ottobre [[1991]]. Ha ricevuto un'ottima accoglienza dalla critica, ed è stato descritto come "superiore" ai precedenti lavori della Minogue<ref>{{cita web |url=https://www.kylie.com/gh_site/cronology.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=6 marzo 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080213232549/http://www.kylie.com/gh_site/cronology.htm |dataarchivio=13 febbraio 2008 }}</ref>. ''Let's Get to It'' è entrato nella top 15 sia della classifica [[australia]]na che di quella [[Inghilterra|inglese]] e nella top 40 in [[Giappone]], vendendo 1&nbsp;000&nbsp;000 di copie in tutto il mondo<ref>{{Cita web |url=http://www.slokylie.com/disc/albums/04-lgti.html |titolo=SloKylie.com :: Slovenian Kylie Site - Let's Get To It<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080317021048/http://www.slokylie.com/disc/albums/04-lgti.html |dataarchivio=17 marzo 2008 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Registrato nell’estate del 1991, ''Let’s Get To It'' fu l’ultimo album in studio di Kylie per la PWL. Unendo influenze soul, dance, house e techno, ''Let’s Get To It'' le permise di sviluppare ulteriormente le sue capacità di autrice, con sei brani scritti in collaborazione con Mike Stock.<ref>{{Cita web|url=http://kylie.com/2006_site/music/lets_get_to_it.htm|titolo=Music|sito=kylie.com|accesso=2025-08-21|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071012060107/http://kylie.com/2006_site/music/lets_get_to_it.htm|dataarchivio=2007-10-12}}</ref>
== Descrizione ==
 
Il disco fonde elementi pop con suoni R&B con accenni di [[soul]]. Notevole è l'influenza [[swing]] in brani come ''Give Me Just a Little More Time'' e ''I Guess I Like It Like That''. È il lavoro più completo della cantante, avendo scritto la maggioranza dei testi. Insieme a ''[[Impossible Princess]]'' del 1997, questo album è il meno famoso della cantante per il genere non proprio commerciale in esso contenuto, e forse troppo all'avanguardia per i tempi musicali in cui è uscito. È il primo album della [[Pete Waterman Entertainment|PWL]] ad essere prodotto solo da Stock e Waterman, senza la collaborazione di Aitken e quindi il noto trio al completo.
'''''Let's Get to It''''' è il quarto album della cantante [[musica leggera|pop]] [[australia]]na [[Kylie Minogue]]. È stato pubblicato dalla [[Pete Waterman Entertainment|PWL]] il 14 ottobre [[1991]]. Ha ricevutoRiscosse un'ottima accoglienza dalla critica, ed è stato descritto come "superiore" ai precedenti lavori della Minogue<ref>{{cita web |url=https://www.kylie.com/gh_site/cronology.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=6 marzo 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080213232549/http://www.kylie.com/gh_site/cronology.htm |dataarchivio=13 febbraio 2008 }}</ref>. ''Let's Get to It'' è entratoentrò nella top 15 sia della classifica [[australia]]na che di quella [[Inghilterra|inglese]] e nella top 40 in [[Giappone]], vendendo 1&nbsp;000&nbsp;000 di copie in tutto il mondo<ref>{{Cita web |url=http://www.slokylie.com/disc/albums/04-lgti.html |titolo=SloKylie.com :: Slovenian Kylie Site - Let's Get To It<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080317021048/http://www.slokylie.com/disc/albums/04-lgti.html |dataarchivio=17 marzo 2008 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
== Antefatti e sviluppo ==
Nel 1991, Matt Aitken lasciò il trio di produttori Stock, Aitken e Waterman, che da tempo collaborava con Kylie, perché si sentiva “esaurito”. Disse infatti: “La gente dice che tutti i nostri dischi suonano uguali, ma a un certo punto iniziarono a sembrare tutti uguali anche a me.”
 
Nel corso dello stesso anno, Kylie tornò in studio con i due produttori rimasti, Mike Stock e Pete Waterman, scrivendo insieme a loro sei brani. Alla rivista ''Smash Hits'' dichiarò che molte delle sue nuove canzoni erano “abbastanza diverse”, aggiungendo: “Tutto, dallo swing in stile big band a qualcosa di più soul.” La cantante fece anche sapere di sperare di avere tempo per registrare altro materiale nello stesso anno: “Potrei fare un po’ di scrittura negli [[Stati Uniti d'America]] e questo potrebbe portare a un’altra registrazione laggiù.”
 
In quel periodo Kylie era molto attratta dalla musica da club, principale fonte d’ispirazione per Kylie durante il lavoro all’album. Sebbene i suoi brani venissero sempre suonati nei locali commerciali, l’elemento pop dei lavori precedenti faceva sì che i club più sofisticati tendessero a “storcere il naso.” Per questo motivo creò un alter ego, “Angel K”, e iniziò a pubblicare vinili promozionali white label con tracce come ''Do You Dare'' e ''Closer'', entrambe successivamente apparse come [[B-side]] nei singoli [[Give Me Just a Little More Time|''Give Me Just a Little More Time'']] e [[Finer Feelings|''Finer Feelings'']].<ref>{{Cita web|url=http://www.abc.net.au/rage/guest/2002/kylie.htm|titolo=Kylie Minogue Special|sito=www.abc.net.au|accesso=2025-08-21|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060107201530/http://www.abc.net.au/rage/guest/2002/kylie.htm|dataarchivio=2006-01-07}}</ref>
 
In quella fase, l’album non era un obbligo contrattuale: il contratto originario di Kylie prevedeva infatti tre album più una raccolta di [[Greatest Hits (Kylie Minogue)|''Greatest Hits'']], e fu quindi necessario negoziare un nuovo accordo per la realizzazione di questo progetto. Kylie rimase incerta se proseguire o meno con la PWL fino all’uscita dell’ultimo singolo dell’album, ''Finer Feelings''. Dopo la fine del rapporto con l’etichetta, dichiarò di essersi sentita soffocata dal trio Stock, Aitken e Waterman, affermando: “All’inizio ero molto una marionetta. La mia casa discografica mi teneva con il paraocchi. Non potevo guardare né a sinistra né a destra.”<ref>{{Cita web|url=https://kylieminogue.fandom.com/wiki/Let%27s_Get_to_It_(album)|titolo=lets get to it}}</ref>
 
== Copertina ==
La copertina del disco fu realizzata dal fotografo di moda tedesco [[Juergen Teller]]. Nella copertina Kylie indossava un abito disegnato da Nobuhiko Kitamura per il marchio giapponese [[Hysteric Glamour]], descritto come un mini abito in “lycra elasticizzata, stampa vanità multicolore verde, gialla e rosa, senza maniche, con sottili spalline nello stesso tessuto.” Nel 2004, l’abito venne donato dalla stessa Kylie al ''Cultural Gifts Program'' dell’Arts Centre Melbourne e successivamente esposto al [[Kylie: The Exhibition|''Kylie: The Exhibition'']].
 
Riguardo alla copertina, Minogue dichiarò: “La copertina dell’album preoccuperà di più i fan. A me piace, ma è in bianco e nero e ci sono tre uomini con me. Non ti rendi conto che sono uomini finché non la guardi attentamente – pensi che siano solo delle sagome ai bordi. Ti chiedi cosa stia pensando, perché ho questa strana espressione in volto che la gente non ha mai visto prima. [...] Sarà interessante vedere cosa penseranno le persone della copertina.”<ref>{{Cita web|url=http://www.kylie.com.br/galeria/004_Impressos/Revistas/1991/big/1kw.jpg|titolo=Wayback Machine|sito=www.kylie.com.br|accesso=2025-08-21|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171107012313/http://www.kylie.com.br/galeria/004_Impressos/Revistas/1991/big/1kw.jpg|dataarchivio=2017-11-07}}</ref>
 
Oliver Hurley di ''[[Classic Rock (rivista)|Classic]]'' ''[[Classic Rock (rivista)|Pop]]'' ritenne che Minogue apparisse cupa e che l’artwork fosse “un contrasto sorprendente con la popstar sorridente” della sua immagine precedente. Scrivendo per ''Idolator'', Mike Wass lodò la copertina definendola “alla moda e grintosa”, aggiungendo che “[Minogue] stava entrando nella sua fase cool"<ref>{{Cita web|url=https://www.idolator.com/7502865/kylie-minogue-album-covers-review/km-lgti|titolo=idolator}}</ref>.Chris True di ''[[AllMusic]]'' osservò che la natura cupa della copertina, insieme al titolo, contribuì a trasformare completamente l’immagine di Minogue “dalla sua innocente dance-pop a quella che la stampa soprannominò ‘SexKylie’”, descrivendola come “una sex kitten autodidatta.” La definì inoltre “un po’ inquietante.”<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Let's Get to It - Kylie Minogue {{!}} Album {{!}} AllMusic|lingua=en|accesso=2025-08-21|url=https://www.allmusic.com/album/mw0000369701}}</ref>
 
== Pubblicazione ==
Minogue intitolò l’album Let’s Get to It; rivelò per la prima volta il titolo il 31 agosto 1991, mentre si esibiva con [[Word Is Out]] nel programma televisivo per ragazzi Motormouth. Fu il suo ultimo album in studio pubblicato sotto l’etichetta [[Pete Waterman Limited|PWL]], uscito nel [[Regno Unito]] il 14 ottobre 1991. In [[Australia]] venne pubblicato dalla [[Mushroom Records]] il 25 novembre 1991. In [[Giappone]], il disco fu pubblicato per la prima volta il 21 novembre 1991 da PWL con il titolo あなたもM? (''Are you M too?''), contenente anche tracce strumentali bonus. La [[Warner Music Group|WEA]] lo ristampò due volte, nel 1993 e nel 1995, mentre PWL ne pubblicò una nuova edizione nel 2012 con bonus track e remix.
 
Nell’ottobre 2014 venne annunciato che ''Let’s Get to It'', insieme agli album in studio di Minogue ''[[Kylie]]'' (1988), [[Enjoy Yourself (Kylie Minogue)|''Enjoy Yourself'']] (1989) e [[Rhythm of Love (Kylie Minogue)|''Rhythm of Love'']] (1990), sarebbe stato ristampato dalla [[Cherry Red Records]] e da PWL. La data di uscita, inizialmente fissata per il 27 ottobre 2014, fu poi rinviata al 9 febbraio 2015. Gli album vennero rimasterizzati digitalmente dai nastri originali e resi disponibili nei formati vinile, CD e DVD. Si trattò della prima ristampa di questi dischi nel Regno Unito.<ref>{{Cita web|lingua=en-GB|autore=Classic Pop|url=https://www.classicpopmag.com/news/first-four-kylie-minogue-albums-re-released/|titolo=First Four Kylie Minogue Albums Re-released|sito=Classic Pop Magazine|data=2014-08-22|accesso=2025-08-21}}</ref>
 
La VHS di Minogue ''Let’s Get To...The Videos'' includeva videoclip tratti da ''Rhythm of Love'' e ''Let’s Get to It'', oltre a contenuti esclusivi dietro le quinte. Fu distribuita nel 1991 dalla Mushroom Records in Australia, e dalla PWL nel Regno Unito e in Giappone. Successivamente, nel luglio 1992, uscì in Giappone [[Kylie's Remixes Volume 2|''Kylie's Remixes Volume 2'']], una compilation di undici tracce remixate da ''Rhythm of Love'' e ''Let’s Get to It'', che raggiunse la posizione numero 90 nella [[Oricon]] Albums Chart e vendette 7.330 copie entro il 2006. La raccolta venne poi pubblicata anche in Australia nel 1993.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Kylie's Remixes, Vol. 2 - Kylie Minogue {{!}} Album {{!}} AllMusic|lingua=en|accesso=2025-08-21|url=https://www.allmusic.com/album/kylies-remixes-vol-2-mw0000739019}}</ref>
 
==Tracce==