CasaPound: differenze tra le versioni

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In occasione delle [[elezioni amministrative in Italia del 2016#Roma|elezioni comunali di Roma del 2016]], Di Stefano si candidò alla carica di sindaco, ricevendo l'1,18% di consensi. Durante il discorso di presentazione del programma, dichiarò che in meno di dieci anni CasaPound sarebbe arrivata al governo.<ref>{{Cita web|url=https://notizie.tiscali.it/permalink/roma-di-stefano-in-10-anni-casapound-governo-00001/|titolo=Roma, Di Stefano: in 10 anni Casapound al governo}}</ref>
 
Il 26 giugno 2019 il presidente Gianluca Iannone decreta la fine dell'esperienza politicapartitica di CasaPound, che torna ad essere un movimento politico non elettorale.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2019/06/27/news/casapound_torna_movimento_iannone-229739363/|titolo=Casapound, Iannone: "Finita esperienza di partito, torniamo movimento"|sito=Repubblica.it|data=27 giugno 2019|accesso=29 giugno 2019}}</ref>
 
Il movimento comunque ha avuto, seppur per brevissimo tempo, due sindaci nei comuni di [[Trenzano]] (Andrea Bianchi, eletto nel 2013 con la lista civica "Azione Civica", passato a CasaPound nel 2017) fino al 2018, scadenza naturale del mandato, e a [[San Pio delle Camere]] (Pio Feneziani, eletto nel 2014 con la lista civica "Basta Declino", passato a CasaPound nel 2018) fino al 2019, ma che poi aderì alla Lega.