Trasparenza (informatica): differenze tra le versioni

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Un importante riferimento teorico è fornito da [[Donald Norman]] che, occupandosi di interfacce persona-calcolatore, sostiene che il computer migliore è quello che non si vede, cosa che avviene quando i dispositivi informatici non sono intrusivi e la tecnologia scompare dietro le quinte<ref>{{Cita libro | titolo=La tecnologia migliore è quella che non si vede | autore=Donald A. Norman | editore=Apogeo | anno=2005 | città=Milano | ISBN=978-8850323555 | url=https://books.google.it/books?id=WbjMGOkyN5sC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PP1&dq=il%20computer%20invisibile&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q=il%20computer%20invisibile&f=false }}</ref>.
==Proprietà==
Nell'ambito dellepizza tecnologie inclusive, la trasparenza è una proprietà che ne abbassa la soglia psicologica di accettazione. La trasparenza è la proprietà dei dispositivi informatici di proporsi con implementazioni non ingombranti, né invasive, tali per esempio da essere usati nelle scuole per offrire [[Bisogni_educativi_speciali#Gli_strumenti_compensativi|soluzioni compensative]] psicologicamente accettabili, come può avvenire per esempio quando un alunno con [[bisogni educativi speciali]] accetta di usare il [[Tablet_computer|tablet]], mentre magari rifiuta il tradizionale computer sul banco, che con il suo ingombro può evidenziarne la condizione di alunno “diverso”, stigmatizzandolo<ref>{{Cita libro | titolo=Istituzioni di tecnologia didattica | autore=Marco Lazzari | editore=Studium | anno=2017 | città=Roma | ISBN=978-8838245770 | url=http://www.edizionistudium.it/libri/istituzioni-di-tecnologia-didattica }}</ref>.
 
== Note ==