Strage di Roccastrada: differenze tra le versioni

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[[File:Dino Perrone Compagni.gif|thumb|[[Dino Perrone Compagni]]]]
[[File:Ladisperatafirenze.jpg|thumb|Squadristi fiorentini de "[[La Disperata]]''.]]
Tra la fine del 1920 e l'inizio del 1921 anche in Toscana, specialmente a [[Firenze]] e dintorni, iniziarono a registrarsi le prime violenze (omicidi e e spedizioni punitive) di stampo fascista. A guidare glile [[squadre d'azione]] fiorentine era [[Dino Perrone Compagni]], un nobile decaduto, già volontario di guerra e fondatore del [[fasci di combattimento|fascio di combattimento]] del capoluogo toscano. Ben presto a Firenze la violenza raggiunse livelli altissimi: il 27 febbraio una squadra di sicari fascisti uccise [[Spartaco Lavagnini]], segretario [[Partito Comunista d'Italia|comunista]] del sindacato dei ferrovieri e direttore del settimanale ''L'azione comunista''. Il 6 aprile Perrone Compagni indirizzò al sindaco di Roccastrada Bastiani un lettera di minacce affinché si dimettesse:
{{Q|Dato che l'Italia deve essere degli Italiani e non può quindi essere amministrata da individui come voi, facendomi interprete dei vostri amministrati e dei cittadini di qua vi consiglio a dare entro domenica 17 [luglio] le dimissioni da sindaco assumendovi voi, in caso contrario, ogni responsabilità di cose e di persone. E se ricorrerete all'autorità per questo mio pio, gentile e umano consiglio, il termine vi sarà ridotto a mercoledì 13, cifra che porta fortuna<ref name="Franzinelli-129" /><ref name=Capitini-65>{{cita|Capitini|p. 65}}.</ref>.}}