Precisione: differenze tra le versioni
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Nella [[teoria degli errori]], la '''precisione''' è il grado di "convergenza" (o "dispersione") di dati rilevati individualmente (campione) rispetto al valore medio della serie cui appartengono ovvero, in altri termini, la loro [[varianza]] (o [[deviazione standard]]) rispetto alla [[media campionaria]].
Facendo una analogia con una serie di frecce scagliate su un bersaglio, quanto più le frecce giungono raggruppate, tanto più la serie di tiri è ''precisa''. Non importa quanto il centro del gruppo (la media) si avvicini al centro del bersaglio, quest'altro fattore è infatti determinato dall'[[accuratezza]].<br />
Nell'immagine a destra, le serie di dati ''A'' e ''B'' sono ugualmente precise, ma la serie ''B'' fornisce un valore medio scostato dal [[valore atteso]], che è rappresentato dal centro del bersaglio: la misura è detta perciò inaccurata. In ''C'', i dati sono poco precisi, ma la misura è invece accurata. In ''D'', non si hanno né precisione né accuratezza.
La dispersione di valori può essere prodotta da variazioni casuali non ripetibili ([[errore statistico]]).<br />
Per ottenere un valore medio affidabile è necessario effettuare un numero sufficientemente elevato di rilevazioni. In [[statistica]] la precisione è esprimibile in termini di [[deviazione standard]].<br /> Uno strumento preciso dovrebbe essere allo stesso tempo anche accurato, a meno di conoscere l'entità dello scostamento ([[errore sistematico]]) ed apportare le opportune correzioni. Si distinguono tre diversi tipi di precisione:
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