Bagnacavallo: differenze tra le versioni
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==Cultura==
=== Musei e biblioteca ===▼
=== Istruzione ===
È intitolata sin dal [[1834]] al benemerito Giuseppe Taroni, che donò al comune l'intera sua libreria, composta da circa 6.000 volumi.▼
La biblioteca comprende anche l'Archivio storico e il Fondo antico. Il Fondo antico è composto da 17.538 volumi tra manoscritti e libri a stampa pubblicati tra il 1471 e il 1830. Tra questi si segnalano 7 corali [[miniatura|miniati]] (di cui tre del 1265 circa), 61 [[incunabolo|incunaboli]] (tra cui una [[Bibbia]] veneziana del 1484) e {{formatnum:1185}} [[cinquecentina|cinquecentine]]. Tra esse, una grammatica [[aldina]] del 1514. Oltre al Fondo antico, vanno annoverati alcuni fondi speciali intitolati a noti personaggi originari di Bagnacavallo. Tra essi, il Fondo [[Tommaso Garzoni]], contenente l{{'}}''[[editio princeps]]'' della ''Piazza universale'' (Venezia, 1585), il Fondo [[Pietro Bubani]], il Fondo [[Leo Longanesi]] e il Fondo musicale antico, comprendente 104 [[spartito|spartiti]] storici (tra cui alcune musiche di [[Claudio Merulo]]).
[[File:Villanova lavorazione erba palustre.jpeg|thumb|Villanova di Bagnacavallo, la lavorazione dell'erba palustre (1927-1929).]]
===== Museo civico delle Cappuccine =====
Sito nell'ex convento delle Cappuccine di San Girolamo (1753-1969), l'edificio fu acquistato dal Comune nel [[1970]], dopo la partenza delle monache da Bagnacavallo. Inizialmente vi fu allestito il ''Museo civico delle Cappuccine'', insieme alla Pinacoteca ed alla Galleria d'arte moderna e contemporanea. La struttura fu inaugurata il 25 settembre [[1976]].<ref name="museocivico">{{cita web|url=http://www.museocivicobagnacavallo.it/storia/|titolo=Museo civico di Bagnacavallo. Storia|accesso=28 luglio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sistemamusei.ra.it/main/index.php?id_pag=73&id_inf_museo=10&op=crs|titolo=Museo Civico delle Cappuccine - Bagnacavallo
Musei artistici|sito=sistemamusei.ra.it|accesso=24 ottobre 2020}}</ref>
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La Pinacoteca conserva diverse interessanti opere, tra le quali è la grande pala con la ''Madonna col Bambino in trono e santi'', attribuita al bagnacavallese [[Bartolomeo Ramenghi]] (inizio XVI sec.) e il piccolo ''Sposalizio Mistico di Santa Caterina'', dipinto destinato alla devozione privata assegnabile a [[Girolamo Marchesi|Girolamo Marchesi da Cotignola]]. La ''Pietà e i Santi Pier Crisologo, Girolamo, Maddalena, Francesco, Giovanni Battista, Bartolomeo'' firmata da un sottile e arguto interprete baroccesco, il marchigiano [[Andrea Lilli]] e datato 1596, proviene dalla chiesa dei Cappuccini e, originariamente da quella dello stesso ordine ad Imola<ref>Livia Carloni, ''Andrea Lilli, La Pietà e i Santi Pier Crisologo, Girolamo, Maddalena, Francesco, Giovanni Battista, Bartolomeo'', in ''Simone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco'', catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 156 - 157.</ref>. Si può ammirare anche un{{'}}''Adorazione dei Pastori'' dell'inquieto e interessante pittore tardo-manierista [[Ferraù Fenzoni]].
Tra le raccolte d'arte spicca il [[Gabinetto delle stampe di Bagnacavallo|Gabinetto delle stampe antiche e moderne]], una collezione di opere incisorie che documenta l'attività artistica di ben 1.480 incisori italiani. Sono presenti opere di [[Ennio Calabria]], [[Aligi Sassu]], [[Ernesto Treccani]], [[Dolores Sella]], [[Remo Wolf]] e [[Leonardo Castellani]]. Fondata nel [[1990]] con l'importante lascito delle incisioni del cavaliere Emilio Ferroni<ref name="museocivico" />, la collezione nel [[2020]] ha raggiunto il tetto delle {{formatnum:12500}} opere conservate<ref>{{cita web|url=http://www.repertoriobagnacavallo.it|titolo=Repertorio digitale dell'incisione italiana contemporanea|accesso=17 gennaio 2018}}</ref>.<br />
▲==== Biblioteca civica ====
▲È intitolata sin dal [[1834]] al benemerito Giuseppe Taroni, che donò al comune l'intera sua libreria, composta da circa 6.000 volumi.
▲La biblioteca comprende anche l'Archivio storico e il Fondo antico. Il Fondo antico è composto da 17.538 volumi tra manoscritti e libri a stampa pubblicati tra il 1471 e il 1830. Tra questi si segnalano 7 corali [[miniatura|miniati]] (di cui tre del 1265 circa), 61 [[incunabolo|incunaboli]] (tra cui una [[Bibbia]] veneziana del 1484) e {{formatnum:1185}} [[cinquecentina|cinquecentine]]. Tra esse, una grammatica [[aldina]] del 1514. Oltre al Fondo antico, vanno annoverati alcuni fondi speciali intitolati a noti personaggi originari di Bagnacavallo. Tra essi, il Fondo [[Tommaso Garzoni]], contenente l{{'}}''[[editio princeps]]'' della ''Piazza universale'' (Venezia, 1585), il Fondo [[Pietro Bubani]], il Fondo [[Leo Longanesi]] e il Fondo musicale antico, comprendente 104 [[spartito|spartiti]] storici (tra cui alcune musiche di [[Claudio Merulo]]).<br/>
==== Ecomuseo della civiltà palustre ====
Si trova a Villanova, frazione situata lungo l'argine sinistro del [[Lamone (fiume)|fiume Lamone]]. Un tempo la zona attorno a Villanova era molto vicina alla [[Valle Padusa]]. Vi crescevano spontaneamente varie specie di erbe palustri. Gli abitanti dapprima impararono ad utilizzarle per costruire capanne; poi nacque un fiorente artigianato: graticci, stuoie, sedie, gabbie per uccelli, scarpe, ma anche soffitti a volta. L'attività è continuata fino alla metà del [[XX secolo]]<ref>Paola Tassinari, ''Erbe palustri e multiuso'', «[[La Voce di Romagna]]», 19 settembre 2016, p. 31.</ref>. Il museo serve a conservare la memoria di questo passato: comprende una raccolta (allestita nelle ex scuole) di circa 2.500 reperti riguardanti la vita negli ambienti umidi vallivi e un "etnoparco", cioè un allestimento di edifici costruiti con la [[Phragmites australis|canna palustre]] appositamente per l'esposizione.
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L'associazione culturale «La Bottega dello Sguardo» è dedita alla diffusione della cultura teatrale e del territorio. Nel [[2023]] ha ottenuto il [[Premio Ubu]] speciale<ref>{{Cita web|url=https://www.premiubu.it/nomination-2023/|titolo=Premi UBU - Edizione 2023|accesso=8 gennaio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://spettacolo.emiliaromagnacultura.it/it/news/premi-ubu-2023-tutti-riconoscimenti-al-teatro-dellemilia-romagna/|titolo=Premi Ubu 2023 - Tutti i riconoscimenti al teatro dell'Emilia-Romagna|accesso=8 gennaio 2024}}</ref>.
=== '''Cinema''' ===
Nel 1976 Giuliano Montaldo scelse Bagnacavallo per girarvi alcune scene di ''[[L'Agnese va a morire (film)|L'Agnese va a morire]].''{{Senza fonte}}▼
▲Nel 1976 Giuliano Montaldo scelse Bagnacavallo per girarvi alcune scene di ''[[L'Agnese va a morire (film)|L'Agnese va a morire]].''
==Geografia antropica==
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[[File:Bagnacavallo.jpg|thumb|Un tratto della SP 253 nel territorio di Bagnacavallo.]]
===Strade===
Bagnacavallo è attraversata dalla [[Strada statale 253 San Vitale|strada provinciale 253]]
=== Ferrovie ===
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