Giuseppe Di Matteo: differenze tra le versioni
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* Pino Nazio, ''[[Il bambino che sognava i cavalli. 779 giorni ostaggio dei corleonesi]]''. Da un incontro con Santino di Matteo. Sovera editore, 2010. ISBN 8881249251. È il primo racconto che tenta di concentrarsi di più sulla figura del piccolo Giuseppe, anziché relegarsi alla descrizione del suo macabro destino. Si basa sulle testimonianze del padre, incontrato per intercessione dell’avvocato di famiglia, sui ricordi dell’amica del cuore di Giuseppe, Mariella, sui testi di Sabella e Monticciolo e sugli atti del processo. È il solo testo a raccontare diffusamente episodi che riguardano l’infanzia di Giuseppe. La narrazione prova a immedesimarsi nei principali personaggi della vicenda, tra cui il nonno e i genitori di Giuseppe, e a descrivere l'evoluzione psicologica del piccolo Di Matteo durante la prigionia.
* Martino Lo Cascio, ''[[Il giardino della memoria. I 779 giorni del sequestro Di Matteo]]''. Mesogea, 2016. ISBN 8846921615. In questo volume, Lo Cascio dà voce a un regista teatrale che accetta inizialmente l'incarico di scrivere una pièce sulla tragica storia del piccolo Di Matteo e per farlo si concentra sui 779 giorni di prigionia del ragazzo. Al termine del racconto, il regista rescinderà il contratto, pregando il direttore del teatro di “credere che nient’altro si cela dietro questa ritirata se non un immenso dolore”<ref>Lo Cascio, cit., p. 136.</ref>. Al racconto in prima persona del registra si alternano passi in cui viene data voce allo stesso Giuseppe, nonché ampi stralci degli atti giudiziari del processo.
* Marina Paterna (con la partecipazione del
* Dario Levantino, ''Il giudice e il bambino''. Fazi editore, 2024. ISBN
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