Pontedera: differenze tra le versioni
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Nella frazione di Gello sono peraltro documentati siti di età [[Impero romano|imperiale]] abbandonati nel [[III secolo]] d.C., verosimilmente a seguito della formazione del padule di Lavaiano.
In passato è stata identificata con [[Valvata]], una località romana dell'[[Etruria]] che la [[Tavola Peutingeriana]] situa a 8 miglia romane da [[Pisa]]. L'autore della identificazione è [[Niccolò Sansone]] nella [[Tavola dell'Italia antica]], come riporta il [[Giovanni Targioni Tozzetti|Targioni Tozzetti]]<ref>
Nel [[2010]] sono stati scoperti resti di una fattoria romana, probabilmente una fattoria dell'età imperiale augustea, in località [[Scoffia]], nei pressi del vecchio [[Ponte alla Navetta]].<ref>
Il nome della città deriva dal ponte che fu fatto costruire dagli [[Upezzinghi]] alla foce dell'[[Era (fiume)|Era]], quando ancora il borgo di Pontedera non esisteva. Le prime tracce della presenza del ponte risalgono al [[1099]]. Esisteva invece all'epoca un villaggio, ora scomparso, di nome [[Travalda]], mentre le prime tracce di Pontedera si hanno nel [[1163]], quando venne inclusa nell'elenco dei castelli pisani. Si presuppone però che a quei tempi non fosse ancora dotata di fortificazioni, la cui presenza è attestata solamente nella prima metà del [[XIII secolo]]. Nello stesso anno [[1183]] si ha notizia della chiesa di San Martino, posta sotto la pieve di [[Calcinaia]]. Nel [[1172]] i Pisani respinsero la coalizione di [[Cristiano di Magonza]] ([[Lucca]], [[Siena]], [[Pistoia]] e i [[Guidi]]): fu il primo scontro avvenuto a Pontedera.
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