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=== Il periodo postunitario e le due guerre ===
Il 21 ottobre [[1866]], nelle Province Venete si tenne il [[Plebiscito del Veneto del 1866|plebiscito di annessione]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]: a Treviso prevalsero nettamente i "sì" (i "no" [[Risultati del plebiscito del Veneto del 1866#Provincia di Treviso|furono soltanto due]]). Nel corso dell'[[XIX secolo|Ottocento]]
Alla fine del secolo la povertà nelle campagne era dilagante: la [[pellagra]] era all'ordine del giorno e molti ne soffrivano fino ad ammalarsi di mente (la cosiddetta "follia pellagrosa" che causava allucinazioni e deliri); proprio per far fronte a queste difficoltà venne costruito a Treviso il nuovo ospedale psichiatrico provinciale, il [[Ex ospedale psichiatrico Sant'Artemio|Sant'Artemio]]<ref>V. su questo: L. Tosi - R. Frattini - P. Bruttocao (2004) ''S. Artemio: storia e storie del manicomio di Treviso'', CRAL ULSS nº 9 - Provincia di Treviso.</ref>. A causa di questa difficile situazione economica molti proletari cercarono fortuna altrove, in particolare in [[Brasile]]<ref>{{cita|Brunetta|vol. 4, ''La società trevigiana tra Ottocento e Novecento: le classi dirigenti'' di Livio Vanzetto, pp. 68-99}}.</ref><ref>{{cita|Brunetta|vol. 4, ''La società trevigiana tra Ottocento e Novecento: le classi popolari'' di Ernesto Brunetta, pp. 107-183}}.</ref>.
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=== Simboli ===
[[File:Treviso-Stemma.svg|thumb|Stemma della Città di Treviso]]
[[File:Treviso - piazza Rinaldi.jpeg|miniatura|[[Palazzo Rinaldi (Treviso)|Palazzo Rinaldi]], seconda sede municipale per importanza]]▼
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 22 agosto 1941<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/ebc6e63f-0757-4b9c-84b9-ad464a7053b9/1793-treviso|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Treviso|accesso=26 settembre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref> ed è così è descritto nell'articolo 6 dello Statuto Comunale:
{{citazione|Scudo di rosso, alla croce d'argento, accantonata in capo da due [[stella (araldica)|stelle]] del secondo, di otto raggi, circondato da due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali.}}
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[[File:River Sile in Treviso.JPG|miniatura|Riviera Garibaldi, vista dell'ex-ospedale e del ponte dell'Università]]
* [[Palazzo Dolfin (Treviso)|Palazzo Giacomelli]], già noto come Palazzo Dolfin e successivamente Palazzo Calzavara, è un edificio storico di Treviso eretto alla fine del [[XVII secolo]] e completato nei primi anni del [[XVIII secolo]]. Sorge nei pressi del [[Sile|fiume Sile]], vicino all’antico sito del Portello, un punto strategico dove un tempo attraccavano le imbarcazioni in transito, per lo più provieniti da [[Venezia]]. Il palazzo fu progettato dall’architetto [[Andrea Pagnossin]], autore anche della facciata di [[Onigo (famiglia)|Palazzo Onigo]] e della [[Santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles|Chiesa dei Santi Quaranta]]. La sua austera facciata si distingue per la presenza di quattro pilastri che sorreggono un [[Timpano (architettura)|timpano]], accentuando la maestosità dell’edificio. Al piano superiore, una grande finestra centrale ad [[arco a tutto sesto]] contribuisce allo slancio visivo della struttura. Gli interni sono arricchiti da un'ampia gradinata e dalla Sala delle Feste, progettata per ricevimenti e eventi mondani. Il soffitto della sala, suddiviso in tre comparti e decorato con una cornice di foglie di quercia, è affrescato con scene di banchetti e danze attribuite al pittore Luigi Dorigny, secondo lo storico [[Lorenzo Crico]].<ref>{{Cita web|url=https://www.trevisoinfo.it/palgiacomelli.htm|titolo=treviso palazzo giacomelli fiume sile|sito=www.trevisoinfo.it|accesso=7 maggio 2025}}</ref>
* [[Ponte de Pria]], (''ponte di pietra'') è un ponte addossato alle mura, nel luogo in cui il [[Botteniga]] entra in città e si divide nei diversi ''cagnani''. Qui vi sono delle chiuse, ideate da [[fra' Giocondo]] per inondare i dintorni di Treviso a scopo difensivo.
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* [[Villaggio Eden]], la costruzione di questo villaggio operaio è stata voluta, all'inizio del Novecento, dall'industriale [[Graziano Appiani]] con l'intenzione di realizzare un progetto urbanistico e sociale a favore dei moltissimi lavoratori che si trasferivano in città dalle campagne e dai paesi vicini per lavorare nella sua azienda, la ''Fabbrica laterizi e fornaci Sistema Privilegiato della Ditta Appiani & C.'' L'ambizioso progetto, finalizzato a dare concreta applicazione alle idee dell'economista e sociologo [[Giuseppe Toniolo]], si concretizzò in diverse decine di unità abitative per i dipendenti dell'Appiani, nell'[[Teatro Eden|Eden Teatro]], in un caffè ristoratore, una stand per il tiro al piccione e uno spaccio-distilleria. Recentemente in quella zona è sorta l'Area Appiani dell'architetto ticinese [[Mario Botta]] ispirata ai borghi medievali italiani.
* [https://www.villabornello.com Villa Bornello], disegnata da Roberto Pamio e Renato Toso nella prima periferia della città è un riuscito esempio di residenza d'architettura moderna, con richiami a Carlo Scarpa e F.LWright, fusa nel grande parco che la circonda.
▲[[File:Treviso - piazza Rinaldi.jpeg|miniatura|[[Palazzo Rinaldi (Treviso)|Palazzo Rinaldi]], seconda sede municipale per importanza]]
[[File:4244TrevisoPalazzoBortolan.JPG|miniatura|[[Palazzo Bortolan]] o "dell'Umanesimo Latino"]]
[[File:4255TrevisoPalazzoDolfin.JPG|miniatura|200px|[[Palazzo Dolfin (Treviso)|Palazzo Dolfin - Giacomelli]]]]
==== Palazzi di Treviso ====
* [[Ca' dei Carraresi]];
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=== Architetture militari ===
Alle tre porte monumentali di seguito citate si aggiunsero, nella seconda metà del [[XX secolo]], numerosi varchi.
[[File:PortaSanTomaso3.JPG|thumb|[[Porta San Tomaso]]]]
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Già nel [[XIV secolo]] il poeta fiorentino [[Fazio degli Uberti]], nel suo Dittamondo, cantava "''le chiare fontane''" di Treviso ed il "''piacer d'amor che quivi è fino''". L'[[Luigi Bailo|Abate Bailo]], nella propria guida della città del [[1872]], loda la purezza delle acque di Treviso, al punto da scrivere: "''quest'acque meritano che il forestier le gusti, né si dirà di conoscere Treviso, se non si sono gustate le sue acque''"<ref>Luigi Bailo, ''Guida della città di Treviso'', 1872; ''Sorgenti e fontane''</ref>.
[[File:Il Sile a Treviso.jpg|thumb|Il [[Sile]] al Ponte di San Martino]]▼
==== Fontane ====
Le trentatré fontane tutt'oggi presenti all'interno delle mura vennero installate, ad esclusione delle fontane di piazza S. Vito e piazza S. Leonardo e della particolare fontana delle Tette, per motivi di utilizzo domestico. Il rapporto con gli abitanti della via o della piazza era quotidiano e cadenzato dagli eventi legati allo svolgersi della giornata.
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* [[fontana di piazza Pola]];
* [[fontana di vicolo Pola]].
[[File:Il Parco delle Mura nei pressi di Porta Manzoni.jpg|200px|miniatura|Il Parco delle Mura "Isola del Paradiso" nei pressi di Porta Manzoni]]▼
[[File:Treviso - Villa Manfrin detta Margherita - Foto di Paolo Steffan.jpg|200px|left|thumb|Facciata di Villa Manfrin detta "Margherita"]]▼
[[File:TV01335Ca Zenobio.jpg|miniatura|200px|Villa Ca' Zenobio]]▼
==== Ville venete ====
▲[[File:Treviso - Villa Manfrin detta Margherita - Foto di Paolo Steffan.jpg|thumb|Facciata di Villa Manfrin detta "Margherita"]]
Le numerose [[ville venete]] schedate dall'[[IRVV]] nel comune di Treviso coprono un ampio arco temporale, dal [[XVII secolo|XVII]] al [[XIX secolo]] dovuto all'espansione di [[Venezia]] in terra ferma. Particolarmente interessanti sono [[Ca' Zenobio|Ca' Zenobio Alverà Ceccotto]] a Santa Bona e [[Villa Manfrin detta Margherita]] a Sant'Artemio.
▲[[File:TV01335Ca Zenobio.jpg|miniatura|Villa Ca' Zenobio]]
{{vedi anche|Ville di Treviso}}
==== Parchi urbani ====
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- Il [[Parco naturale regionale del Fiume Sile]] e le ''Restere:''
[[File:Ingresso sede Provincia di Treviso.jpg|left|200px|miniatura|La sede dell'Amministrazione Provinciale di Treviso presso il Parco Sant'Artemio]]
- Il [[Parco dello Storga|Parco dello Storga e il Parco Sant'Artemio]], [[Area naturale protetta|area protetta]] gestita dalla [[Provincia di Treviso]] istituita con lo scopo di tutelare il patrimonio naturalistico ed etnografico locale. All'interno del Parco Sant'Artemio si trova l'[[ex ospedale psichiatrico Sant'Artemio]] ora sede dell'[[Provincia di Treviso|Amministrazione Provinciale di Treviso]];
- Il Parco di Villa Margherita;
▲[[File:Il Parco delle Mura nei pressi di Porta Manzoni.jpg|miniatura|Il Parco delle Mura "Isola del Paradiso" nei pressi di Porta Manzoni]]
- Il parco delle Mura, da Bastione San Paolo a Bastione San Marco e Porta Santi Quaranta. Fino agli inizi del ‘900 il collegamento tra il centro urbano e la periferia era assicurato ancora dalle tre uniche porte: Porta San Tomaso in direzione Nord, Porta Santi Quaranta in direzione Ovest e Porta Altinia in direzione Sud.<ref>[https://www.trevisoinfo.it/mura.htm le mura di Treviso] trevisoinfo.it</ref>
== Società ==
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== Economia ==
All'interno del territorio comunale vi sono medio piccole aziende specializzate, che producono frutta e verdura, cereali e altri prodotti agricoli.<ref>[https://www.reteimprese.it/aziende-agricole/treviso Aziende Agricole a Treviso] reteimprese.it</ref>
▲A Treviso sono diffuse le produzioni [[artigianato|artigianali]] di [[ceramica|ceramiche]] e di [[porcellana|porcellane]], oltre alla lavorazione della [[paglia]] e del [[vimini]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref>
▲A Treviso in passato è stata fondata e vi ha avuto sede la [[Dal Negro (azienda)|Dal Negro]], azienda produttrice di [[carte da gioco]]<ref>{{Cita web|url=https://dalnegro.com/azienda/|titolo=Scopri l'Azienda {{!}} Dal Negro - Inconfondibile dal 1876|sito=Dal Negro|lingua=it|accesso=8 febbraio 2023}}</ref>. Attualmente in questa città sono presenti uno stabilimento [[OSRAM|Osram]] e la sede della [[De'Longhi]].
=== Servizi ===
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=== Ferrovie ===
La [[stazione di Treviso Centrale|stazione ferroviaria di Treviso Centrale]], è una delle stazioni più importanti della Regione ed è attraversata da quattro linee ferroviarie:
* La [[Ferrovia Venezia-Udine|linea ferroviaria Venezia-Udine]] è la linea principale: oltre a collegare Treviso con [[Venezia]] e [[Udine]], alcuni treni proseguono per [[Gorizia]], [[Trieste]] e altri per [[Milano]] e [[Verona]] o per [[Roma]], [[Bologna]], [[Firenze]].
* La [[Ferrovia Montebelluna-Treviso|linea ferroviaria Montebelluna-Treviso]] collega Treviso con [[Montebelluna]]; alcuni treni proseguono per [[Stazione di Feltre|Feltre]], [[Belluno]] collegando quindi Treviso con la [[Val Belluna]].
* La [[Ferrovia Vicenza-Treviso|linea ferroviaria Vicenza-Treviso]] collega Treviso con [[Vicenza]] passando per [[Castelfranco Veneto]]; altri treni, a Castelfranco, si inseriscono sulla [[Ferrovia Trento-Venezia|linea della Valsugana]] collegando direttamente Treviso con [[Stazione di Padova|Padova]], [[Camposampiero]] e [[Bassano del Grappa]].
* La [[Ferrovia Treviso-Portogruaro|linea ferroviaria Treviso-Portogruaro]] collega Treviso con [[Portogruaro]] passando per [[Oderzo]] e [[Motta di Livenza]].
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{{vedi anche|Podestà di Treviso|Sindaci di Treviso}}
L'attuale amministrazione comunale è guidata dal sindaco [[Mario Conte (politico)|Mario Conte]], della [[Lega Nord|Lega]].
▲[[File:Il Sile a Treviso.jpg|thumb|Il [[Sile]] al Ponte di San Martino]]
=== Gemellaggi ===
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== Sport ==
;Calcio: Nel comune ha sede la società [[Treviso FBC 1993]], che ha come massimo risultato la partecipazione alla [[Serie A 2005-2006]]. Attualmente milita in [[Serie D]].
'''Freccette / Darts'''
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;Pallavolo: Il [[Volley Treviso]], fondato nel 1987, vanta nove [[Campionato italiano di pallavolo maschile|scudetti]], quattro [[CEV Champions League (maschile)|coppe dei campioni]], e numerosi altri titoli nazionali ed europei. Con l'uscita di scena della famiglia Benetton, nel 2012 la società è ripartita dal campionato di [[Serie B2 (pallavolo maschile)|Serie B2]].
[[File:TV 160147monigo.jpg|miniatura|stadio di Monigo]]▼
;Rugby: Il rugby è lo sport trevigiano per eccellenza, e non solo per la città ma per l'intera Marca trevigiana.
[[Benetton Rugby Treviso]], nato nel [[1932]] come Associazione Sportiva Rugby Treviso e legato alla famiglia Benetton dal 1978, è una delle società più rappresentative del [[rugby a 15|rugby]] italiano, ha conquistato quindici scudetti, che ne fanno la seconda squadra più vincente d'Italia.
La sezione femminile è costituita dalla società [[Red Panthers]], vincitrice di quattordici scudetti inoltre esiste anche una seconda società rugbistica in città, ovvero l’[[Associazione Sportiva Ruggers Tarvisium]], nata nel [[1969]].
▲[[File:TV 160147monigo.jpg|miniatura|stadio di Monigo]]
;Scherma: Ha sede in città la Società Scherma Treviso Maestro Ettore Geslao.
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* {{cita web|url=https://www.comune.treviso.it/|titolo=Comune di Treviso}}
* {{cita web|url=https://www.diocesitv.it|titolo=Diocesi di Treviso}}
* {{cita web|url=
* {{cita web|url=https://www.trevisoinfo.it/storiaindice.htm|titolo=Storia di Treviso}}
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