Pasta: differenze tra le versioni
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Fu nel Medioevo che sorsero le prime [[botteghe]] italiane per la preparazione professionale della pasta secca, che dal Sud Italia, impregnato di cultura araba (la sua produzione è attestata in [[Sicilia]] già in epoca musulmana), si mossero verso il resto della penisola, il [[Nord Africa]], il Medio Oriente, il Levante spagnolo e il resto d'Europa. Già a metà del [[XIII secolo]] si installarono grandi pastifici soprattutto a [[Napoli]], [[Genova]] e [[Salerno]] (in particolare [[Minori (Italia)|Minori]], uno dei principali centri di produzione di pasta del [[Regno delle due Sicilie]]), città che avranno poi grande partecipazione nell'evoluzione e nel successo delle paste alimentari. In un secondo tempo i pastifici aprirono anche in [[Puglia]] e in [[Toscana]], e nel [[XIV secolo]] vennero costituite le prime ''Corporazioni Di Pastai Italiani'', controllate e regolamentate dal Papa, le cui bolle regolarono le maniere bottegaie e stabilirono, tra il 1300 e il 1400, che, specialmente nella città di [[Roma]], non potevano esserci meno di 50 metri tra una bottega di pasta e l'altra, per evitare liti tra commercianti; documenti che mettevano chiaramente in mostra come l'arte pastaia fosse enormemente diffusa in tutta l'Italia di quell'epoca.<ref>{{Cita web|url=https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/contemporanea/antropologia-alimentare/Corporazioni-dei-pastai.html|titolo=Antropologia alimentare origini delle corporazioni dei pastai|accesso=18 agosto 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190818023617/https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/contemporanea/antropologia-alimentare/Corporazioni-dei-pastai.html|urlmorto=no}}</ref>
L'essiccazione permise alla pasta di affrontare lunghi percorsi via mare, per i quali si specializzarono soprattutto i commercianti genovesi, chiamati solitamente e localmente ''fidellari'', dato che, ''fidelli'', era il nome dato agli spaghetti in questa zona del Nord-Ovest italiano, ( esiste ancora infatti un formato di pasta chiamato fedelini o
Oltre ai ''[[croxetti]]'' liguri (pasta discoidale) e all'''ancia alexandrina'' lombarda (pasta lunga), nel [[Trecento]], il ''[[Liber de coquina]]'' spiega molto dettagliatamente il modo di fare
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