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Con lo svilupparsi del moderno [[Ermeneutica biblica|metodo storico-critico]] sono comparsi numerosi studi volti a valutare l'effettiva attendibilità storica dei vangeli, in particolare relativamente agli elementi soprannaturali e miracolistici, e a ricostruire il reale [[Gesù storico]]. Alcuni studiosi ne negano l'esistenza, relegandolo alla sfera del [[Mito di Gesù|mito]].
 
I vangeli narrano la [[nascita di Gesù]] da [[Maria (madre di Gesù)|Maria vergine]], la [[Kerigma|predicazione]] focalizzata sul [[Regno dei Cieli]] e sull'amore al prossimo e realizzata con discorsi e [[Parabola di Gesù|parabole]] accompagnati da [[Miracoli di Gesù|miracoli]], e narrano infine la sua [[Passione di Gesù|passione]], [[Crocifissione di Gesù|morte in croce]], [[Risurrezione di Gesù|risurrezione]] e [[Ascensione di Gesù|ascensione]] in cielo. Dai [[vangeli]] e dagli altri scritti del [[Nuovo Testamento]] Gesù viene identificato con il [[Messia]] o [[Cristo]] atteso dal [[popolo ebraico]], ed è descritto come il [[Figlio di Dio]] [[incarnazione|fatto uomo]]. Le [[Nuovo Testamento|neotestamentarie]] [[lettere paoline]] esaltano il [[Salvezza (Bibbia)|valore salvifico]] della sua morte e risurrezione. La successiva tradizione [[cristianesimo|cristiana]] lo ha dichiarato seconda persona della [[Trinità]], assieme al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e "[[Consustanzialità|vero Dio e vero uomo]]".
 
Dai vangeli appare come la predicazione e l'operato di Gesù riscossero nella società ebraica del tempo un limitato successo, principalmente tra i ceti più bassi. Il breve periodo della sua predicazione si concluse con la morte in [[croce]] voluta, secondo i vangeli, dalle autorità del [[Sinedrio]] e suggellata dalla decisione finale del [[prefetto]] romano [[Ponzio Pilato]].