Florio: differenze tra le versioni
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==== Il capostipite: Tommaso, fabbro a Melicuccà ====
[[File:Paolo Florio.jpg|thumb|[[Paolo Florio]], busto di [[Benedetto Civiletti]].]]
Le prime notizie storiche sui Florio risalgono alla metà del Seicento. Il capostipite della famiglia, tale Tommaso Florio, nato dopo il 1650, sposatosi nel 1680 e deceduto dopo il 1725, esercitava a [[Melicuccà]]<ref
==== Domenico: migrazione da Melicuccà a Bagnara Calabra ====
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Vincenzo Florio di Domenico, fabbro e maniscalco come il padre e il nonno, sposò, nel 1753, Rosa Bellantoni, figlia di Cecé e di Mica Zoccalà, mettendo al mondo sei figli, fra cui:
*Paolo Florio (
*Ignazio Florio (nato a Bagnara
*Francesco Florio, coniugato con Petronilla Spoliti e padre di Vittoria Florio;
*
==== Il terremoto del 1783: da Bagnara a Palermo ====
Il 5 febbraio 1783 il [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|terremoto in Calabria]] uccise, fra gli altri, Francesco Florio e la madre Rosa
Dopo il terremoto,
Nel [[1799]] Paolo e Ignazio Florio (insieme alla moglie di Paolo, Giuseppina Saffiotti, al figlio di Paolo, Vincenzo, e alla figlia del fratello defunto Francesco Florio, Vittoria, poi sposata col cugino Pietro Spoliti), partirono così alla volta della [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Sicilia]] e, con i rifornimenti via mare del cognato Paolo Barbaro, rilevarono, a [[Palermo]] in via dei Materassai, il negozio di spezie, prodotti coloniali e [[chinino]] (che serviva a curare la [[malaria]]) già del [[Bagnaroti|bagnaroto]] Salvatore Bottari.
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