Florio: differenze tra le versioni

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==== Il capostipite: Tommaso, fabbro a Melicuccà ====
[[File:Paolo Florio.jpg|thumb|[[Paolo Florio]], busto di [[Benedetto Civiletti]].]]
Le prime notizie storiche sui Florio risalgono alla metà del Seicento. Il capostipite della famiglia, tale Tommaso Florio, nato dopo il 1650, sposatosi nel 1680 e deceduto dopo il 1725, esercitava a [[Melicuccà]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2023/12/20/la-saga-dei-florio-inizia-a-melicucca/|titolo=La saga dei Florio inizia a Melicuccà|sito=Corriere della Calabria|data=20 dicembre 2023|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>, in [[Calabria]], il mestiere di fabbro e maniscalco. Tommaso ebbe almeno tre figli: Domenico, nato nel 1684, e due figlie femmine.
 
==== Domenico: migrazione da Melicuccà a Bagnara Calabra ====
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Vincenzo Florio di Domenico, fabbro e maniscalco come il padre e il nonno, sposò, nel 1753, Rosa Bellantoni, figlia di Cecé e di Mica Zoccalà, mettendo al mondo sei figli, fra cui:
 
*Paolo Florio ([[1772]]-[[1807]]), che poi sposò Giuseppina Saffiotti ([[1781]]-[[1862]]) e fu padre del futuro senatore [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]];
*Ignazio Florio (nato a Bagnara [[nel 1776]] -e morto a Palermo [[nel 1828]]);
*Francesco Florio, coniugato con Petronilla Spoliti e padre di Vittoria Florio; e
*la figlia minore Mattia Florio, poi sposata nel 1784 con il mercante Paolo Barbaro, figlio dell'agiato commerciante Franco Barbaro.
 
==== Il terremoto del 1783: da Bagnara a Palermo ====
Il 5 febbraio 1783 il [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|terremoto in Calabria]] uccise, fra gli altri, Francesco Florio e la madre Rosa Bellantoni, moglie di; Vincenzo, il quale, rovinato per averviaver perso casa e forgia, e trasferitosi in una baracca, si risposò a breve con Giovanna Detitto<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/ma-i-florio-in-realta-a-cu-appartengono-l-origine-della-dinastia-piu-influente-dell-800-e-del-900-124387|titolo=Ma i Florio in realtà "a cu appartengono"? L'origine della dinastia più influente dell'800 (e del '900)|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>.
 
Dopo il terremoto, [[Paolo Florio]] ([[1772]] - [[1807]]), padre del futuro senatore [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]], e il fratello Ignazio, messisi in società col cognato Paolo Barbaro (marito di Mattia Florio) nel [[1790]]<ref name=puntillo />, decisero infine di andarsene daabbandonare Bagnara.
 
Nel [[1799]] Paolo e Ignazio Florio (insieme alla moglie di Paolo, Giuseppina Saffiotti, al figlio di Paolo, Vincenzo, e alla figlia del fratello defunto Francesco Florio, Vittoria, poi sposata col cugino Pietro Spoliti), partirono così alla volta della [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Sicilia]] e, con i rifornimenti via mare del cognato Paolo Barbaro, rilevarono, a [[Palermo]] in via dei Materassai, il negozio di spezie, prodotti coloniali e [[chinino]] (che serviva a curare la [[malaria]]) già del [[Bagnaroti|bagnaroto]] Salvatore Bottari.