Varigotti: differenze tra le versioni

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Varigotti assume nuovamente importanza e prosperità grazie all'antico porto che diviene importante base di difesa e di attacco marittimo dei Del Carretto. Intanto, la popolazione cominciò a spostarsi dall'area del porto all'area a ponente del promontorio (dove sorge oggi l'abitato). Qui si formò una 'compagna', una libera associazione di uomini dei villaggi con potere corporativo. Allo stesso tempo, si costituì a ponente una nuova chiesa ([[Chiesa di San Lorenzo (Finale Ligure, Varigotti)|Chiesa di San Lorenzo nuova]]) affiliata alla [[Chiesa di San Francesco (Finale Ligure)|Pieve finalese]], infatti la chiesa di [[Chiesa di San Lorenzo (Finale Ligure, Punta Crena)|San Lorenzo vecchia]] sopra il porto era ormai lontana dall'abitato. Dato lo spostamento a ponente della popolazione attuatosi in questo periodo si formano i nuclei abitati di Pino, Giardino, Chièn, Cà dei Mori, la Seva e la Monda e lo sviluppo dell'abitato nella striscia costiera.
 
Nei secoli successivi [[Finale Ligure]] si scontrò con la [[Repubblica di Genova]]. Dopo una sconfitta di Finale da parte di Genova, il porto di Varigotti venne interrato per opera dei genovesi nel 1341<ref>La leggenda dell'interramento artificiale del porto venne già negata nel XVI secolo: H.C. Selckenber, ''De dominio Genuensis republicae in mare ligustico'', libro II, cap. 16, pag. 609.</ref> (benché questo fatto sia controverso). Nei secoli successivi la sorte di Varigotti seguì quella del Finale e dei suoi scontri con Genova. Nel 1559, dopo un'invasione dei [[Ottomani|Turchi]], si costruì la torre di vedetta in cima a Punta Crena. Nel 1582 Genova, signora di Noli, costruì una torretta tra Punta Crena e Capo Noli per segnare il confine tra i possedimenti. La torretta, detta ''delle Streghe'', rimane oggi e segna tuttora il confine tra i due comuni. Nel 1602 il Finale passò sotto dominio [[Spagna|spagnolo]], e fu cedutoceduta a Genova nel 1713.
 
La località venne costituita libero comune autonomo con il dominio [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] e la creazione della [[Repubblica Ligure]]. Nel 1853 Varigotti contava attorno ai 700 abitanti, soprattutto dediti alla pesca, all'agricoltura di olivi e agrumi e all'estrazione di pietra da una cava. Nel 1869, mentre fervevano i lavori di costruzione della linea ferroviaria [[Genova]]-[[Ventimiglia]], Varigotti venne aggregata (non senza resistenze) al borgo di [[Finale Pia]], assieme a [[Calvisio (Finale Ligure)|Calvisio]], anch'esso al tempo comune autonomo<ref>{{cita libro | nome=Nicolò Cesare | cognome=Garoni | titolo = Codice della Liguria diplomatico storico e giuridico| editore = Tipografia del r.i. de' sordo-muti | città = Genova | anno = 1870 | url = https://books.google.it/books?id=Gz24fgj-gs8C&dq=calvisio+comune+final+pia&hl=it&source=gbs_navlinks_s | accesso = 14 luglio 2014 }}</ref>. Nel 1927 infine diventò parte integrante del neo costituito comune di [[Finale Ligure]].