Castello di Gernstein: differenze tra le versioni
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Il '''castello di Gernstein''', noto anche come '''castel Tina''' (in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Schloss Gernstein'') è un [[castello]] che si trova nel comune di [[Chiusa (Italia)|Chiusa]] (BZ) in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]].
==Il
Il castello sorge nella Tinnetal, proprio sopra lo scorrere del [[rio Tina]], lungo la strada che collega Chiusa a Latzfons.
== Storia ==
Il castello venne edificato verso la fine del XII secolo, da [[Heinrich Garre]] (o Gerro, ministeriale di [[Bressanone]]), dal quale prese il nome di Gerrenstein. Il suo scopo era non solo quello di sorvegliare l'antica via di comunicazione che da Bressanone portava attraverso le montagne della [[val d'Isarco]], ma era posto anche a protezione delle miniere di rame di [[Villandro]] e della zona circostante. Venne menzionato per la prima volta in un documento scritto nell'anno 1215.
Dopo l'estinzione della famiglia dei Garre, fu
[[Image:Schloss Gerstein bei Klausen.jpeg|thumb|left|200px|Il castello in una cartolina del 1907]]
Dato i danni ingenti subiti dal castello, venne concesso questa volta non più come feudo ma come pegno ai signori di Villandro a partire dal 1389 che ne mantennero il controllo per il successivo secolo e mezzo.
Nel 1550 il castello, tornato nel frattempo nelle disposizioni del vescovo di Bressanone, venne concesso dal cardinale [[Cristoforo Madruzzo]] in
Nel 1607 divenne di proprietà di Ludwig Lindner, maestro di camera dei vescovi di Bressanone, e dei suoi discendenti che per questo assunsero il predicato nobiliare "von Gerrenstein".
Nel 1880 il castello, ormai ridotto a rovina, fu acquistato dal tenente generale prussiano [[Friedrich von Gerstein-Hohenstein]] che lo ricostruì con l'aspetto attuale in stile
Nel 1919 fu requisito dallo Stato italiano in quanto bene di proprietà tedesca e nel 1970 fu rivenduto a privati.
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