Kitáb-i-Aqdas: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il Kitáb-i-Aqdas fu completato ad [[Acri (Israele)|Acri]] attorno al [[1873]] mentre era ancora imprigionato. Fu scritto in risposta alle richieste dei credenti sulle leggi di Dio per la nuova religione e sulle indicazioni su come organizzare i loro affari. <ref>{{Cita web|autore=Moojan Momen|url=https://irfancolloquia.org/4/momen_history/|titolo=The History of Writing and Transmission of the Kitab-i-Aqdas|titolotradotto=La storia della scrittura e della trasmissione del Kitab-i-Aqdas}}</ref> Bahá'u'lláh scrisse in seguito che, dopo la composizione iniziale nella [[Casa di `Abbúd|Casa di 'Abbúd]],  attese per qualche tempo prima di inviarlo ai credenti in Iran.
 
Bahá'u'lláh fece pervenire alcune copie manoscritte del libro ai [[bahá'í]] in [[Persia]], e attorno al [[1891]] provvide alla pubblicazione del testo originale in arabo a [[Bombay]], in India.
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* Bahá'u'lláh nel Kitáb-i-Aqdas scrive: "Badate di non prendere più di due mogli. Chi si accontenta di una sola compagna fra le ancelle di Dio, entrambi vivranno in pace" (pag. 39, § 63). L'interprete da lui designato ai chiarimenti: ‘Abdu’l-Bahá, (come riportato nella nota n° 89 a pag. 195) spiega che poiché la bigamia è condizionata alla giustizia, e poiché ogni tipo di giustizia con due mogli è impossibile, di fatto la bigamia non è concessa e dev'essere praticata solo la monogamia<ref name=":0" />.
* Bahá'u'lláh condiziona il matrimonio al consenso dei quattro genitori se viventi, qualsiasi età abbiano gli sposi (pag. 39/40; § 65). Ciascuno dei quattro genitori "desiderando instaurare amore, unità e armonia" ha quindi il diritto di negare il consenso, precludendo così la celebrazione del matrimonio baha'i.
* Diversamente da quanto stabilito negli scritti baha'i, nella tradizione islamica, al momento del matrimonio, si stabilisce la somma che lo sposo dovrà versare alla sposa nel caso che egli decidesse poi il divorzio. Tale somma dovrebbe servire alla donna per vivere nel tempo necessario a trovare una nuova sistemazione (lavoro o altro marito).
[[Bahá'u'lláh]] quantifica la “dote baha'i” in 19 ''mithqal'' (un ''mithqual'' = 3,64 grammi) d’oro, se gli sposi abitano in città, e 19 ''mithgal'' di argento se gli sposi abitano in campagna. In termini più immediatamente comprensibili, la somma in oggetto attualmente vale circa {{m|3500|u=€}} per la città e di appena 44 € in campagna. È possibile incrementare la suddetta quantità fino ad un massimo di 95 ''mithqal'' (pagg. 198-199;§§ 93,94,95).
 
=== Temi controversi ===
Dei contenuti del Kitáb-i-Aqdas, come ad esempio la successione testamentaria ed altri, non sempre sono condivisi da parte di non bahá'í. In ambito testamentario ogni bahá'í dispone e destinerà a piacere la sua eredità, in quanto Bahá'u'lláh: ''"afferma chiaramente che ogni persona ha pieno titolo sulla sua proprietà ed è libera di stabilire come il suo patrimonio dovrà essere suddiviso e di designare nel testamento coloro che, bahá'í o no, dovranno ereditare"'' (note, pag 170, n. 38). Quindi solo in caso di successione 'ab intestato' cioè senza alcun testamento scritto, e allorché in futuro sarà valida una specifica legislazione bahá'í;
allora, in un dialogo ipotetico che riguarda l'uguaglianza (non l'omogeneità) tra uomo e donna, che è uno dei principi fondamentali della Fede bahá'í<ref>{{Cita web|url=https://www.bahai.org/beliefs/universal-peace/articles-resources/the-equality-men-women|titolo=Selected Readings on The equality of men and women|lingua=en|accesso=15 novembre 2018}}</ref>, si andrà a cercar di capire il perché di una distinzione di genere in quanto alcuni paragrafi indicano una distinzione tra i figli. Ad esempio sulla divisione dell'eredità i maschi ricevono una quota maggiore rispetto alle femmine (pag. 27; § 20); l'abitazione principale del defunto viene assegnata al primogenito maschio (pag.28; § 25); nel caso di possesso di più di una casa gli spetterà quella personale del padre "più bella e più nobile" (pag. 171; § 38); È bene ribadire che Bahá'u'lláh prescrive ai Bahai di redigere loro il testamento, e in questo hanno la completa libertà di disporre come desiderano dei propri beni. Bahá'u'lláh indica una particolare forma ereditaria nei casi di successione in assenza di testamento.<ref>'''^''' <sup>''[[Legge bahai#cite ref-PSmith169 15-0|a]]''</sup> <sup>''[[Legge bahai#cite ref-PSmith169 15-1|b]]''</sup> [[Legge bahai#CITEREFSmith2008|Smith]], pp. 169</ref> e che solo uomini possono essere membri della Casa Universale di Giustizia (pag. 191; § 80). D'altra parte Bahá'u'lláh afferma: ''"Eccelso, oltremodo eccelso è Colui Che ha rimosso le differenze e portato l’armonia. Glorificato, infinitamente glorificato è Colui Che ha fatto cessare la discordia e decretato la solidarietà e l’unità. Sia lodato Iddio, la Penna dell’Altissimo ha abolito ogni distinzione fra i Suoi servi e le Sue ancelle e, mercé i Suoi perfetti favori e la Sua misericordia che tutto pervade, ha conferito a tutti stadio e rango sullo stesso piano. Con la spada della parola Egli ha stroncato le vane immaginazioni e con l’onnipresente potere della Sua possanza ha cancellato i pericoli delle oziose fantasie"''<ref>{{Cita libro|autore=Bahá’u’lláh|titolo=La donna - Compilazione|p=11}}</ref>. 'Abdu'l-Bahá, interprete designato da Bahá'u'lláh, sottolinea il principio della parità di diritti tra uomo e donna in molti dei suoi scritti e afferma che se una famiglia non ha i mezzi sufficienti per provvedere all'educazione di tutti i figli dovrà dare priorità all'educazione delle femmine, in quanto loro saranno le future madri<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://bahaiteachings.org/educating-girls-even-more-essential-than-boys|titolo=Educating Girls—Even More Essential than Boys|pubblicazione=BahaiTeachings.org|data=5 luglio 2015|accesso=15 novembre 2018}}</ref>.