Torregrotta: differenze tra le versioni

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=== Medioevo ===
[[File:Torregrotta tunnel vico Cesare Battisti.jpg|thumb|Scorcio del centro storico: il tunnel pedonale di vico [[Cesare Battisti]]]]
Caduto l'[[Impero Romanoromano d'Occidente|Impero Romanoromano]], l'area torrese fu occupata dagli [[Ostrogoti]] e successivamente dai [[Impero bizantino|Bizantini]] assumendo la denominazione di ''Casale del Conte''.<ref name="valdina">{{cita web|url=http://www.comune.valdina.me.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=3|titolo=Storia di Valdina|editore=Sito ufficiale Comune di Valdina|accesso=17 luglio 2013|dataarchivio=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304075917/http://www.comune.valdina.me.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=3|urlmorto=sì}}</ref> Il Casale fu un piccolo centro agricolo<ref>{{cita|Gazzara, 2006|p. 56|}}.</ref> raso al suolo dai Saraceni intorno all'anno [[870]].<ref name="rocca">{{cita web|url= http://halleyweb.com/c083073/oc/oc_p_elenco.php?menu=53&sa=0&tipohtml=1&rrfupro=../oc/oc_p_elenco.php&nodo=1&&x=&fun=53&abi=0&server=&ente=c083073&DOABKPR=24&sigla=E2&node=0|titolo=Storia di Roccavaldina |editore=Sito ufficiale Comune di Roccavaldina|accesso=17 luglio 2013}}</ref> Gli arabi preferirono insediarsi nell'odierna contrada Radali<ref name="coco9">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 9|}}.</ref> e durante la loro [[Storia della Sicilia islamica|dominazione]], che durò fino alla [[Storia della Sicilia normanna|conquista normanna]] del [[1061]],<ref>{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 10|}}.</ref> il territorio torrese venne chiamato ''Rachal Elmelum''.<ref name="coco9"/>
Nel marzo del [[1168]] il Re normanno [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]] e sua madre, [[Margherita di Navarra e di Sicilia|Margherita di Navarra]], diedero in dono l'antico Casale bizantino al monastero benedettino di Santa Maria della Scala di [[Messina]]<ref>{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 63|}}.</ref><ref>{{cita|Gazzara, 2006|p. 61|}}.</ref> creando l'entità territoriale che sarebbe passata alla storia come ''feudo di Santa Maria della Scala''.<ref name="coco14">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 14|}}.</ref> Quest'ultimo comprendeva la quasi totalità del territorio di Torregrotta e in parte quello di [[Valdina]].<ref>{{cita|Pandolfo, 1999|pp. 6-7|}}.</ref> La concessione fu riconfermata dai successori [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] e [[Costanza d'Altavilla|Costanza I]], e poi per ben due volte, nel [[1209]] e nel [[1221]], dall'imperatore svevo [[Federico II di Svevia|Federico II]].<ref>{{cita|A. Coco et al., 1993|pp. 66-68|}}.</ref> Durante il [[Storia della Sicilia sveva|regno]] di quest'ultimo, il feudo su usurpato dal [[giudice]] messinese Afranione de Porta e in seguito da altri cittadini messinesi, ritornando in possesso del monastero soltanto nel [[1289]] in virtù di una sentenza emessa dal [[legato pontificio]] di [[Sicilia]] nel [[1267]].<ref name="coco69">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 69|}}.</ref>
A partire dall'ondata di [[peste nera|peste]] del [[1347]] il Casale del feudo di Santa Maria della Scala iniziò progressivamente a spopolarsi,<ref name="coco70">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 70|}}.</ref> rimanendo in abbandono fino al [[XVI secolo]].
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Nel frattempo la borghesia torrese, che voleva rafforzare la propria [[egemonia]] in seno alla comunità locale sfruttando sia il consistente [[potere]] economico sia l'avversione dei torresi nei confronti di Roccavaldina,<ref name="coco103104">{{cita|A. Coco et al., 1993|pp. 103-104|}}.</ref> approfittò di un periodo di crisi politico-amministrativa del [[Comune|governo comunale]] roccese<ref name="coco108"/> e, grazie all'appoggio di varie [[Politico|personalità politiche]], riuscì ad ottenere l'autonomia di Torregrotta da Roccavaldina il {{data|21|10|1923}}.<ref name="coco13"/>
 
Nel secondo dopoguerra, Torregrotta era ancora un centro agricolo ma le trasformazioni economiche e sociali seguite al periodo bellico segnarono l'inizio di una fase di sviluppo.<ref>{{Cita|Ministeri, 2009|pp. 5-6}}.</ref> Nella seconda metà del Novecento, periodo in cui si osservò una significativa crescita demografica, la città fu interessata da una profonda [[Urbanizzazione|espansione urbanistica]] con la costruzione di nuovi edifici sulle terre un tempo agricole.<ref name="Cita|Ministeri, 2009|p. 5">{{Cita|Ministeri, 2009|p. 5}}.</ref><ref name="VCoco92">{{cita|V. Coco, 2022|p. 92|}}.</ref>
 
=== Simboli ===
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{{Demografia/Torregrotta}}
 
L'entità della popolazione torrese nei periodi storici antecedenti l'[[Risorgimento|unificazione italiana]] è incerta.<ref name="coco14"/> Durante l'[[ottocento]], un primo documentato fenomeno migratorio fece incrementare la popolazione,<ref>{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 73|}}.</ref> composta da circa 400 abitanti nel [[1852]].<ref name="coco101">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 101|}}.</ref>
 
Nel [[novecento]], lo sviluppo demografico fu in larga parte determinato dal più ampio fenomeno dei [[Emigrazione|flussi migratori]] dai comuni montani verso i centri costieri,<ref>{{ name="Cita|Ministeri, 2009|p. 5}}.<"/ref> risultando preminente rispetto ad altre località provinciali grazie alla baricentrica collocazione geografica della città nell’area costiera tirrenica della Sicilia nord-orientale ma anche grazie alla nascita e sviluppo del vicino polo industriale del Mela.<ref name="mini7">{{Cita|Ministeri, 2009|p. 7}}.</ref>
 
Al 31 dicembre [[2024]] Torregrotta è il 13º comune più popoloso della provincia di Messina,<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/sicilia/provincia-di-messina/33-comuni/popolazione/|titolo=Elenco comuni in provincia di Messina per popolazione|accesso=9 gennaio 2016|sito= tuttitalia.it |editore=Gwind srl|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021183639/https://www.tuttitalia.it/sicilia/provincia-di-messina/33-comuni/popolazione/}}</ref> il primo comune più [[Densità di popolazione|densamente popolato]] nella provincia,<ref name="class">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/classifiche.html|titolo=Torregrotta: posizione nelle classifiche|accesso=4 novembre 2012|sito= comuni-italiani.it|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304064752/http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/classifiche.html}}</ref> a conferma del ruolo di centro attrattore nei confronti della popolazione.<ref>{{Cita libro|cognome=Pascuzzi |nome=Emanuela |titolo=La distanza sociale. Politica e società a Messina|editore= Franco Angeli s.r.l. |città=Milano |anno=2010|url=http://books.google.it/books?id=tQhY0_mXGkMC&pg=PA72&dq=torregrotta&hl=it&ei=pUnETYKgNcXMtAbh66CSDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CD4Q6AEwBDgU#v=onepage&q=torregrotta&f=false|accesso= 4 novembre 2012|p=72}}</ref>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
La popolazione straniera è molto limitata e in lieve diminuzione su base pluriennale.<ref name="estero">{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/39-torregrotta/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=Cittadini stranieri Torregrotta 2024|accesso=7 giugno 2025|sito= tuttitalia.it}}</ref> Al 1º gennaio 2025, gli immigrati regolarmente residenti a Torregrotta sono 211, pari al {{M|2.91|u=%}} dell'intera popolazione.<ref>{{cita web|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso al 1º gennaio 2025|url=https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2024&i=STR|accesso=7 giugno 2025}}</ref> Secondo i dati dell'[[Istituto nazionale di statistica]], le nazionalità più numerose risultano essere: <ref>{{Cita web|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita al 1º gennaio 2024|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|accesso=7 giugno 2025}}</ref>
# [[Romania]]: 127
# [[Polonia]]: 13
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L’economia di Torregrotta può essere storicamente ricondotta all'ambito [[agricoltura|agricolo]] e al piccolo [[allevamento]].<ref name="maim26.27">{{Cita|Maimone, 1993|pp. 26-27}}.</ref><ref name="mini6.7">{{Cita|Ministeri, 2009|pp. 6-7}}.</ref> Dalla fine del secolo scorso, l’agricoltura ha subito un sostanziale declino in favore dell'[[industria]] e, soprattutto, del [[settore terziario|terziario]] che è divenuto il maggiore settore.<ref name="mini6.7"/><ref name="maim27">{{Cita|Maimone, 1993|p. 27}}.</ref>
 
Significativa la [[bachicoltura]] attuata tra il XVI e XIX secolo grazie alla coltivazione dei [[Morus alba|gelsi bianchi]].<ref name="tornot11"/><ref name="coco7172">{{cita|Coco et al., 1993|pp. 71-72|}}.</ref><ref name="tornot11"/> Così come la coltivazione della patata primaticcia nella seconda metà del [[novecento]].<ref name="tornnot1998">{{Cita news|autore= Pippo Marco|titolo= Smerge e patata primaticcia. Protagoniste dell’economia agricola torrese del secolo|pubblicazione=Torregrotta Notizie|editore=Comune di Torregrotta|giorno=-|mese=giugno|anno=1998|pp=8-9}}</ref><ref>{{Cita|Maimone, 1993|p. 44}}.</ref> Di particolare interesse la produzione di [[Sbergia|smergie]], pesca dalle riconosciute peculiarità organolettiche,<ref name="maim47">{{Cita|Maimone, 1993|p. 47}}.</ref> introdotta dagli arabi nel X secolo.<ref>{{Cita news|autore=[[Melo Freni]]|titolo=Un aeroporto mette a rischio le "smerge" dono superstite del giardino dell'Eden |pubblicazione=[[Gazzetta del Sud]] |editore=[[Società Editrice Sud]]|data=15 settembre 2007|citazione=In quanto al frutto, è facile invece sentir parlare di un innesto sperimentato dagli arabi in quei secoli a cavallo dell'anno Mille, allorché fecero della Sicilia il più bel giardino del Mediterraneo, cantato dai poeti: il giardino di Hamdis.}}</ref>
Nel [[XXI secolo]] l’agricoltura è essenzialmente costituita dall’[[orticoltura]] e dalle coltivazioni legnose, soprattutto olivo, agrumi e pesco (smergeti), ma è il settore torrese che occupa meno addetti.<ref name="mini7"/><ref name="maim43.62">{{Cita|Maimone, 1993|pp. 43-62}}.</ref><ref name="mini7">{{Cita|Ministeri, 2009|p. 7}}.</ref>
[[File:Torregrotta beach summer 2024.jpg|thumb|La spiaggia di Torregrotta]]
Per gran parte del [[novecento]], il settore secondario torrese si è caratterizzato per il protagonismo dell’industria di estrazione e trasformazione dell’argilla in [[laterizio|laterizi]].<ref name="tornotlaterizi">{{Cita news|autore= Mariella Di Giovanni |titolo= L'industria di laterizi|pubblicazione=Torregrotta Notizie|editore=Comune di Torregrotta|giorno=-|mese=settembre|anno=1997|pp=9-11}}</ref><ref name="gazlaterizi">{{Cita news|autore=Veronica D'Amico|titolo=Crisi dei laterizi. Molti stabilimenti chiusi e impianti fatiscenti |pubblicazione=[[Gazzetta del Sud]] |editore=[[Società Editrice Sud]]|data=5 marzo 2013}}</ref> Dall’inizio del nuovo millennio è essenzialmente costituito da piccole e medie attività, operanti principalmente nel comparto [[Edilizia|edile]] e in misura minore in quello [[Attività manifatturiera|manifatturiero]].<ref name="Ateco2021"/><ref name="mini25">{{Cita|Ministeri, 2009|p. 25}}.</ref> I [[Laboratorio|laboratori]] e gli [[Fabbrica|stabilimenti]] sono collocati in due poli produttivi.<ref name="maim86">{{Cita|Maimone, 1993|p. 86}}.</ref>
 
Il [[terziario (economia)|terziario]] ha ruolo di maggiore settore dell'economia torrese costituendo oltre il 65% dell'[[Tasso di occupazione|occupazione lavorativa]] della città.<ref name="mini24">{{Cita|Ministeri, 2009|p. 24}}.</ref> Comparti principali sono il [[commercio]], i [[Trasporto|trasporti]], il [[Magazzino|magazzinaggio]], la [[pubblica amministrazione]] e la [[ristorazione]].<ref name="mini25"/>
In via di sviluppo il turismo, in particolare nel [[Balneazione|comparto balneare]], per cui dal [[2023]] Torregrotta è stata inserita nell'elenco dei comuni turistici della [[Sicilia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.sicilia.it/sites/default/files/2023-03/D.A.%20n.%20188%20del%2002.03.2023.pdf|titolo= D.A. n. 188 del 02.03.2023 |sito= regione.sicilia.it |editore= Regione Siciliana |accesso = 17 settembre 2023}}</ref>
 
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