Grosseto: differenze tra le versioni

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La città è posta a circa {{M|12|u=km}} dal [[Mar Tirreno]], sul quale si affacciano le frazioni di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]], al centro di una pianura alluvionale denominata Piana Grossetana<ref>{{cita web|url=http://www502.regione.toscana.it/cartografia_storica_regionale_gi/cartografia_storica_regionale_smartviewer.html?img=3078&title=%255bPianta%2520della%2520piana%2520grossetana%2520sino%2520alla%2520costa%252c%2520con%2520l%2527indicazione%2520della%2520rete%2520idrica%255d}}</ref>, nel punto di confluenza della [[valle dell'Ombrone]]. In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal [[lago Prile]] che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai [[Lorena (dinastia)|Lorena]], completate definitivamente tra gli anni 1920 e 1930 dal governo [[fascismo|fascista]].
 
Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] che è sorta nei pressi dell'[[Roselle (sito archeologico)|antica città]] [[Civiltà etrusca|etrusco]]-[[Civiltà romana|romana]], si trova una [[Terme di Roselle|sorgente termale]] di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate [[terme di Saturnia]] e le altre terme sparse tra il [[monte Amiata]], l'[[area del tufo]] e le [[colline dell'Albegna e del Fiora]]. Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione di [[Istia d'Ombrone]] e poi lambisce alcuni quartieri della città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], Alberino, Crespi), per poi proseguire verso la foce situata all'interno del [[parco regionale della Maremma]], denominata [[Bocca d'Ombrone]]. La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]]. Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]]. Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e l'intera città. Comunque, prendendo in esame soltanto l'area urbana e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine.
 
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e l'intera città. Comunque, prendendo in esame soltanto l'area urbana e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine. Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: '''zona 4''' (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003