Impero achemenide: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''Impero achemenide''' (in [[lingua persiana|persiano]] ''Haχāmanišiyā''; {{lang-grc|Ἀχαιμενίδαι}}; in [[persiano antico]] 𐎧𐏁𐏂, traslitterato ''Xšāça'' cioè "L'impero"<ref>{{Cita libro|titolo=The Oxford Handbook of Iranian History|url=http://www.oxfordhandbooks.com/view/10.1093/oxfordhb/9780199732159.001.0001/oxfordhb-9780199732159|accesso=2 marzo 2019|data=16 febbraio 2012|editore=Oxford University Press|lingua=en |ISBN= 978-0-19-994088-2|DOI=10.1093/oxfordhb/9780199732159.001.0001/oxfordhb-9780199732159}}</ref>), detto anche '''primo impero persiano'''<ref name=EY>{{cita libro |autore=[[Ehsan Yarshater]] |titolo=The Cambridge History of Iran|volume=Volume III |anno=1993 |editore=[[Cambridge University Press]]|isbn=978-0-521-20092-9|p=482|lingua=en}}</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=MMHn3TH--18C&pg=PA404&f=false#v=onepage&q&f=false La civiltà cattolica, pag. 404]</ref> per distinguerlo dal [[secondo impero persiano]] guidato dai [[Sasanidi]], fu un'entità politica comprendente l'attuale [[Persia]] e numerosi altri domini, fondata nel 550 a.C. da [[Ciro II di Persia]]. Per le sue conquiste l'Impero achemenide fu [[Imperi per estensione|il secondo più esteso]] della [[storia antica]] dopo l'impero nomade degli [[Xiongnu]];<ref name=book>{{cita libro|autore=David Sacks|autore2=Oswyn Murray|autore3=Lisa R. Brody|titolo=Encyclopedia of the ancient Greek world |url= http://books.google.com/?id=gsGmuQAACAAJ|anno= 2005|editore= Infobase Publishing|ISBN=978-0-8160-5722-1|p=256|lingua=en}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.guinnessworldrecords.com/world-records/largest-empire-by-percentage-of-world-population/|titolo=Largest empire by percentage of world population|sito=Guinness World Records|lingua=en|accesso=6 settembre 2019}}</ref> sul finire del [[VI secolo a.C.]] arrivò a comprendere:
Al suo apice l'impero governava sul 44
Tutto l'impero era saldamente controllato dal Gran Re, cui sottostavano i [[satrapi]], e collegato in ogni punto grazie a un efficiente [[Via Reale di Persia|sistema di strade]] e di [[Via Reale di Persia|posta]], velocizzata dagli spostamenti a cavallo e dalla presenza di [[Chapar Khaneh|stazioni di sosta]]. Il Gran Re era venerato come un Dio Re a tutti gli effetti e si proclamava "Re di tutte le terre", "Re del Mondo", "Re dei Quattro Angoli della Terra" e "Re dell'universo", titoli già usati da sovrani precedenti in aggiunta al più classico "[[Re dei re]]".<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/topics/ancient-middle-east/persian-empire|titolo=Persian Empire|autore=History com Editors|sito=HISTORY |lingua=en |accesso=10 dicembre 2019}}</ref>
L'impero persiano entrò in una grave crisi nel [[IV secolo a.C.]], crollando nel 332 a.C. in seguito alla [[battaglia di Gaugamela]] e alla vittoria dei [[Macedoni (popolo antico)|Macedoni]] guidati da [[Alessandro Magno]]. La quasi totalità dei territori imperiali
== Storia ==
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Fra i numerosi popoli dominati dai [[Medi]], i Persiani erano quelli a loro più affini: come quelli erano divisi in numerose tribù, molte delle quali erano [[Popoli nomadi|nomadi]], mentre altre si erano stabilite in zone fertili e praticavano l'[[agricoltura]].
Durante le guerre di [[Fraorte]] contro gli [[Assiria|Assiri]], i Persiani fornirono al sovrano [[Medi|medo]] reparti di cavalleria e fanteria astata, ma in seguito riuscirono a rendersi indipendenti dai Medi. È a questo periodo che la leggenda fa risalire le origini della [[dinastia achemenide]], fondata dal mitico [[Achemene]]. Suo figlio, [[Teispe di Ansan|Teispe]], fu il primo ad assumere il titolo di "re di [[Anshan (città antica)|Ansan]] e di [[Persia]]"; a lui succedettero i due figli: [[Ciro I di Persia|Ciro I]] su Ansan,
Quando [[Ciassare]] sconfisse definitivamente gli Assiri, i re persiani tornarono a sottomettersi al sovrano della Media pur assumendo il titolo di "Gran Re".
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Le affinità tra i Medi e i Persiani consentirono ai due popoli di fondersi, al punto tale che nel mondo antico venivano chiamati entrambi con il nome dei primi.
Ciro proseguì l'espansione conquistando prima l'[[Asia Minore]] e la [[Lidia]] e poi il regno di [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]], e si spinse fino in [[Asia
Per tentare di conquistare [[Cartagine]] [[Cambise II]], succeduto al padre, si impadronì delle vie di comunicazione terrestri africane attraverso l'[[Siwa (oasi)|oasi di Siwa]], arrivando fino alla [[Libia]]. Non riuscì però a portare a termine l'impresa perché i [[Fenici]] si rifiutarono di fornire le navi contro quella che era una loro antica [[Colonia (insediamento)|colonia]].
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Dario I attenuò il decentramento amministrativo, poiché l'estensione e l'eterogeneità dell'impero esigevano un forte potere centrale capace di coordinare l'attività politica e di fare rispettare la propria volontà.
L'impero fu suddiviso in unità amministrative denominate [[Satrapia|satrapie]],
Il numero esatto delle satrapie e la loro estensione variò nel tempo. Questa la lista desumibile dalle [[iscrizioni di Bisotun]]<ref>{{cita web|url= https://www.worldhistory.org/Behistun_Inscription/|titolo=Behistun Inscription|accesso=19 settembre 2021}}</ref> (databili intorno al 520 a.C., durante il regno di Dario I):
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== La religione e l'arte ==
[[File:Sphinx Darius Louvre.jpg|left|thumb|[[Sfinge]] alata dal palazzo di [[Dario I di Persia|Dario I]] a [[Susa (Elam)|Susa]] ([[Louvre]], [[Parigi]])]]
A partire dal [[VI secolo a.C.]] tra la popolazione della [[Persia]] si diffuse lo [[
La commistione di elementi di origine diversa tipica della religione si verificò anche nelle arti, dove ritroviamo elementi [[elam]]ici, [[Babilonia (regione storica)|babilonesi]], [[ittiti]],
L'arte risentì della nuova atmosfera politica, spirituale e materiale, che mettendo da parte la crudeltà [[assira]] che aveva dominato l'Oriente per almeno tre secoli, la sostituì con un maggior spirito di tolleranza e clemenza che lasciava una certa libertà alle culture locali. Il sovrano invitò artisti da ogni parte dell'impero per realizzare opere importanti e questa fu un'altra ragione del carattere composito dell'arte.<ref name="Mus">"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, vol. I, pp. 29-30.</ref> L'arte achemenide perse alcune forme e scene crudeli di guerra e di massacro di belve tipiche dell'arte assira.
Al tempo di Ciro II l'arte composita risulta visibile soprattutto nell'[[architettura]], con la costruzione di mura di mattoni decorati con smalti e incrostazioni preziose, di colonnati fatti di tronchi di alberi rari e con la grande varietà di materiali usati nei rivestimenti e nelle decorazioni. Tra le innovazioni principali vi fu l'uso della pietra che, se non sostituì i mattoni mesopotamici per la costruzione dei muri costituì un fondamentale scheletro dell'edificio. Uno dei tratti ricorrenti dell'arte fu il gusto dell'animale come elemento decorativo. La città regale possedeva almeno tre edifici importanti: il maestoso ingresso a sala arricchita da colonne caratterizzate da porte figurate da animali di guardia, la sala per le udienze, il palazzo dei banchetti del re. Oltre alla costruzione di monumentali palazzi e alla loro decorazione, la terza attività artistica fiorente fu la lavorazione dei [[metalli]], a sbalzo e cesello, con ornamenti di figure di animali o pietre; dalle coppe d'oro alle spade di bronzo, dagli orecchini agli anelli, erano estremamente variegati i tesori e le ricchezze del Gran Re. I successori di Ciro II costruirono, alla maniera egizia, palazzi con grandi sale per le udienze, decorati con infinite serie di animali e di uomini che dovevano testimoniare la potenza e la grandezza del "''re dei re''".<ref>{{Treccani|arte-achemenide_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)}}</ref>
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== Le tombe ==
Alcuni re persiani si fecero costruire una tomba. [[Naqsh-e Rustam]] è un'antica necropoli situata a circa {{M|12|u=km}} a nord-ovest di [[Persepoli]]: quattro re della [[dinastia achemenide]] ([[Dario I]], [[Serse I]], [[Artaserse I]] e [[Dario II]]) fecero scavare le loro tombe in questo luogo. Altri re persiani fecero costruire le tombe in differenti luoghi: [[Artaserse II]]
{{Immagine grande|20101229 Naqsh e Rostam Shiraz Iran more Panoramic.jpg|1100px|Panorama di Naqsh-e Rustam (da sinistra le tombe di [[Dario II]], [[Artaserse I]], [[Dario I]], [[Serse I]])}}
== Lista dei re achemenidi ==
=== Non attestati ===
I personaggi sotto rappresentati non furono re dell'
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