Veglie: differenze tra le versioni
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Nel [[1498]] la contea di Copertino, e quindi anche Veglie, fu concessa ai [[Castriota (famiglia)#Castriota Granai|Castriota Granai]] e con Alfonso fu ristrutturata la cinta muraria e ricostruita la porta principale, che fu chiamata per questo Porta Nuova. L'opera di fortificazione fu eseguita dall'architetto militare [[Evangelista Menga]]. Nel [[1549]] ritornò alle dipendenze della corona, allora governata da [[Carlo V]], e nel [[1557]] fu acquistata dagli Squarciafico, una famiglia di commercianti genovesi. Nei secoli successivi, per diritto ereditario, Veglie e tutta la contea di Copertino, passò ai Pinelli, ai Pignatelli e ai Granito di Belmonte che furono padroni e signori fino all'[[eversione della feudalità]] nel [[1806]]<ref>Luigiantonio Montefusco, ''Le successioni feudali in Terra d'Otranto'', Istituto Araldico Salentino, 1996.</ref>.
Il comune, seppur per un breve periodo, non è sempre appartenuto alla Provincia di Lecce: fino al 13/04/1927, ha appartenuto alla neo-nata Provincia di Brindisi, ritornata poi in quella leccese con il R.D.L. N. 468 del 31/03/1927
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