Letteratura statunitense: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Il XXI secolo: aggiunto scrittori rilevanti |
→Il romanzo: risistemato in altra maniera la sezione sul postmodernismo, poi ho pensato di riallineare le opere citate con quello che è il tono generale cioè il titolo originale oltre a quello tradotto |
||
Riga 273:
[[Toni Morrison]] (1931-2019), attiva dagli anni settanta e vincitrice del [[Premio Nobel per la letteratura|Nobel per la letteratura]] nel [[1993]], è l'esponente di punta della [[letteratura afroamericana]], insieme ad [[Alice Walker]] (1949-), autrice de ''[[Il colore viola (romanzo)|Il colore viola]]'' (''The Color Purple'', 1982).
Negli ultimi decenni del XX secolo alcuni autori americani sono stati ricondotti nell'ambito della [[letteratura postmoderna]], una tendenza letteraria in qualche modo sperimentale o d'avanguardia i cui primordi vengono fatti risalire ad una serie di opere ed autori che si sono posti in reazione al [[Modernismo (letteratura)|modernismo]] già dopo la [[seconda guerra mondiale]]; come primi esempi di postmodernismo vi sono ''[[The Cannibal]]'' (1949) di [[John Hawkes (scrittore)|John Hawkes]], [[Lolita (romanzo)|''Lolita'']] (1955) di [[Vladimir Nabokov]], ''Le Perizie'' (''The Recognitions'', 1955) di [[William Gaddis]], il poema ''[[Urlo (poema)|Urlo]]'' (''Howl'', 1956) di Allen Ginsberg, ''[[Pasto nudo]]'' (''Naked Lunch'', 1959) di [[William S. Burroughs]].
[[File:Thomas Pynchon, high school senior portrait, 1953.jpg|sinistra|thumb|Thomas Pynchon|115x115px]]
[[File:Paul Auster by David Shankbone (2886102614).jpg|sinistra|miniatura|166x166px|Paul Auster]]
Sebbene la letteratura postmoderna estenda molte delle tecniche e assunzioni fondamentali della stessa letteratura modernista, essa è caratterizzata dall'uso di tecniche narrative come la frammentarietà nella costruzione narrativa e dei personaggi, il [[paradosso]], il [[citazionismo]], il [[Massimalismo (arte)|massimalismo]], il ''[[pastiche]]'' e il "narratore inaffidabile" (''unreliable narrator''); sul piano filosofico, mentre il modernismo era contraddistinto da una dominante [[Epistemologia|epistemologica]], il postmodernismo è principalmente concentrato su questioni [[Ontologia|ontologiche]]. Dopo un decennio di transizione, l'avvento della letteratura postmoderna si ha sostanzialmente negli [[Anni 1960|anni sessanta]], a partire dalla pubblicazione di opere come: ''[[The Sot-Weed Factor|Il Coltivatore del Maryland]]'' (''The Sot-Weed Factor'', 1960) e la raccolta di racconti [[
Altri autori del periodo sono [[Donald Barthelme]], [[Robert Coover]], [[William H. Gass]], [[Joseph McElroy]], [[Richard Brautigan]], [[Stanley Elkin]], [[Gilbert Sorrentino]].
Altre opere importanti della letteratura postmoderna sono state pubblicate negli [[Anni 1980|anni ottanta]], come ''[[Rumore bianco (romanzo)|Rumore bianco]]'' (''White Noise,''1985) e [[Libra (romanzo)|''Libra'']] (1988) di [[Don DeLillo]], ''[[Trilogia di New York]]'' (''New York Trilogy'', 1987) di [[Paul Auster]].
[[File:Ellis.jpg|sinistra|thumb|Bret Easton Ellis|121x121px]]
Nello stesso decennio una nuova generazione di giovani autori, definiti dalla stampa americana ''Literary'' ''[[Brat Pack]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/la-lettura/cards/jay-mcinerney-cantore-dell-edonismo-ritratto-adulto-new-york/gli-anni-ottanta_principale.shtml|titolo=Jay McInerney, cantore dell’edonismo fa il ritratto «adulto» di New York|autore=IDA BOZZI|sito=Corriere della Sera|data=30 luglio 2016|lingua=it|accesso=8 marzo 2023}}</ref>, guadagnò l'attenzione della critica e la notorietà internazionale con una serie di opere caratterizzate da uno stile minimalista (mutuato dai racconti di [[Raymond Carver]] e [[Grace Paley]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://zonadidisagio.wordpress.com/2016/08/20/i-minimalisti-americani-degli-anni-80/|titolo=I minimalisti americani degli anni ’80|autore=nicolavacca|data=20 agosto 2016|lingua=it|accesso=8 marzo 2023}}</ref>) caratterizzato da un approccio prudente, controllato, antieloquente<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/realismo_res-83ca0ce1-9bc7-11e2-9d1b-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/realismo_res-83ca0ce1-9bc7-11e2-9d1b-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=Realismo - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=6 gennaio 2024}}</ref>, e da tematiche legate ad una quotidianità fatta da eventi minimi, ma spesso rivelatori di risvolti tragici, conflitti e fallimenti individuali<ref>{{Cita web|url=https://lasciatestareoscarwilde.wordpress.com/tag/brat-pack/|titolo=Brat Pack|autore=Lasciate Stare Oscar Wilde|sito=Lasciate stare Oscar Wilde|lingua=it|accesso=8 marzo 2023}}</ref>. Gli esponenti più noti di questa corrente, che [[Fernanda Pivano]] etichettò come “minimalisti e postminimalisti hemingwayani”<ref name=":0" /> e che si pone in evidente antitesi alla visuale postmoderna, sono: [[Jay McInerney]] con il romanzo ''[[Le mille luci di New York (romanzo)|Le mille luci di New York]]'' (''Bright Lights, Big City,'' 1984), completamente scritto in seconda persona; [[Bret Easton Ellis]] con ''[[Meno di zero]]'' (''Less than Zero''), ''[[Le regole dell'attrazione (romanzo)|Le regole dell'attrazione]]'' (''The Rules of Attraction'', [[1987]]), ''[[American Psycho (romanzo)|American Psycho]]'' (''American Psycho'', [[1991]]), ''[[Glamorama]]'' ([[1999]]); [[David Leavitt]] con ''[[Ballo di famiglia]] (Family Dancing'', 1984) e ''[[La lingua perduta delle gru]]'' (''The Lost Language of Cranes'', 1986); [[Peter Cameron]] con ''In un modo o nell'altro'' (''One way or another'', 1986); [[Tama Janowitz]] con ''[[Schiavi di New York]]'' (''Slaves of New York'', 1986); [[Susan Minot]] con ''Scimmie'' (''Monkeys'', 1986).
[[File:David Foster Wallace headshot.jpg|sinistra|thumb|David Foster Wallace|114x114px]]
Dagli [[Anni 1990|anni novanta]] in poi, oltre alle ulteriori opere di Pynchon ''[[Vineland (romanzo)|Vineland]]'' (1990) e ''[[Mason & Dixon]] (''1997), di De Lillo [[Mao II|''Mao II'']] (1991) e ''[[Underworld (DeLillo)|Underworld]]'' (1997) e di Auster - ''[[Leviatano (Auster)|Leviatano]]'' (''Leviathan'', 1992), ''[[Mr. Vertigo]]'' (1994) - un successivo gruppo di giovani autori ha portato avanti, ognuno con declinazioni personali, le istanze del postmoderno, spesso con successo di critica e di vendite: [[David Foster Wallace]], autore de ''[[La scopa del sistema]] (The Broom of the System'', 1987), della raccolta di racconti ''[[La ragazza con i capelli strani]] (Girl with Curious Hair'', 1990) e del monumentale e acclamato<ref>{{Cita web|url=https://www.illibraio.it/news/dautore/david-foster-wallace-infinite-jest-581246/|titolo=David Foster Wallace: la vita e i libri di un genio postmoderno|autore=Matilde Quarti|sito=ilLibraio.it|data=10 settembre 2017|lingua=it|accesso=6 gennaio 2024}}</ref> ''[[Infinite Jest]]'' (1996), [[Chuck Palahniuk]] con ''[[Fight Club (romanzo)|Fight Club]]'' (1996), [[Michael Chabon]] con ''[[Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay]]'' (''The Amazing Adventures of Kavalier & Clay'', 2000), [[Dave Eggers]] con ''[[L'opera struggente di un formidabile genio]]'' (''A Heartbreaking Work of Staggering Genius'', 2000), [[Jennifer Egan]] con ''[[Guardami (romanzo)|Guardami]]'' (''Look at me'', 2001) e ''[[Il tempo è un bastardo]]'' (''A Visit From the Goon Squad'', 2010). Alcuni di questi scrittori (segnatamente Pynchon, De Lillo, D.F. Wallace, Eggers fra gli altri), sono stati accomunati anche nella definizione ironica di [[Realismo isterico]]<ref>{{Cita news|nome=James|cognome=Wood|url=https://newrepublic.com/article/61361/human-inhuman|titolo=Human, All Too Inhuman|pubblicazione=The New Republic|data=23 luglio 2000|accesso=6 gennaio 2024}}</ref>, un approccio teso ad indagare, più che l'oggettività del reale, le implicazioni simboliche e mitologiche della stessa realtà e caratterizzato dall'uso di personaggi ''border-line'', dal trattamento stravagante di eventi quotidiani, da frequenti digressioni su argomenti secondari e da una prosa maniacale ed eccessiva<ref name=":5" />.
[[File:Joe lansdale 2007.jpg|sinistra|thumb|Joe Lansdale|100x100px]]
Strettamente connesso al postmoderno, del quale può definirsi una sorta di declinazione, è stato anche il movimento [[Avantpop (movimento artistico)|Avantpop]], diffusosi negli Stati Uniti negli anni novanta ad opera di autori come il già citato Foster Wallace e il prolifico [[Joe R. Lansdale]]; è caratterizzato dall'uso di materiali provenienti dai [[mass media]] ([[cinema]], [[musica pop]], [[televisione]], [[fumetti]], [[internet]], [[Videogioco|videogiochi]]), montati soprattutto in [[Testo|testi]] letterari nei quali si adottano tecniche narrative e testuali prese dalle [[Avanguardia (arte)|avanguardie]].
|