Amanda Lear: differenze tra le versioni
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== Controversie transgender ==
A metà degli anni sessanta cominciarono a diffondersi voci che Amanda Lear,<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=George Glenton|url=https://www.britishnewspaperarchive.co.uk/search/results?NewspaperTitle=Daily+Mirror&BasicSearch=%22amanda+tapp%22|titolo=Peki felt naked without a mink : Stripper Peki d’Oslo—the friend who stole from her was jailed yesterday|pubblicazione=The Daily Mirror|anno=30 giugno 1965}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://2.bp.blogspot.com/-vj8gUJShymA/XIByPjA0OMI/AAAAAAABhgE/U__S_H7UK08Bz0IcLRdXl45dXlSk4YdtACLcBGAs/s1600/3c.jpg|titolo=Dommage ! Elle n'est pas mâle…|lingua=fr|anno=1966|sito=Ça c'est Paris|accesso=23 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://i.pinimg.com/736x/6e/9b/e7/6e9be714ee491f3c6c163c74a0fedd6c--journals.jpg|titolo=Dommage ! Elle n'est pas mâle…|lingua=fr|anno=1966|sito=Ça c'est Paris|accesso=23 aprile 2019}}</ref><ref name="Oggi">{{Cita news|titolo=Un giovanotto di nome Maurizio : la più bella modella di Francia|pubblicazione=[[Oggi (periodico)|Oggi]]|anno=1967|url=https://i.pinimg.com/originals/99/76/75/9976759258d233e7fa7278d7dd22139a.jpg|formato=jpg}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://rockpopfashion.com/blog/?p=53|titolo=John Crittle: The Dandy Larrikin in London|anno=15 febbraio 2008|pubblicazione=rockpopfashion.com|accesso=1º dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411120223/http://rockpopfashion.com/blog/?p=53|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Le Parisien libéré">{{Cita news|titolo=Le Parisien|altri=édition de Paris|lingua=fr|anno=22 maggio 1967|numero=7067|pubblicazione=Musée de la presse : les archives de la presse, journ@aux-collection.com|url=http://museedelapresse.com/parisien-libere-edition-de-paris-le-no-7067/}}cf. fiche nº 1068482</ref><ref name="Topham">{{Cita news|autore=Topham Picturepoint|città=Great Britain GBR|anno=20 maggio 1967|titolo=Fichier n° 0002981|lingua=en|pubblicazione=topfoto.co.uk|url=https://www.topfoto.co.uk/asset/2967454/}}Colour space B/W. Uncompressed size 2.35 MB. Dimensions (pixels) 1417 x 1738. Dimensions 12.00 x 14.72 cm / 4.72 x 5.79 inch. Resolution 118.11 ppc / 300.00 ppi</ref> prima d'intraprendere la carriera di [[Modello (professione)|indossatrice]] e fotomodella, fosse stata un ragazzo di nome Maurice Alain René Tap, nato il 18 giugno 1939 (giorno in cui sul calendario cade la ricorrenza di sant'[[Amando di Bordeaux|Amande, vescovo di Bordeaux]], da cui poi deriverebbe il nome d'arte femminile di ''Amanda'') e la cui [[Transizione (transgenderismo)|transizione]] a [[Casablanca]] risaliva a due operazioni effettuate dal celebre chirurgo dottor Burou, lo stesso che operò le famose [[Transessualità|transessuali]] [[Coccinelle (artista)|Coccinelle]] e [[April Ashley]], la prima nel 1963 e la seconda l'anno dopo 1964.<ref name="Ruiz">{{Cita news|titolo=Amanda, David, Mick: Amanda Lear vivió un fructífero trío con Bowie y Jagger|autore=Julián Ruiz|città=Madrid|lingua=es|pubblicazione=El Mundo|anno=8 ottobre 2013|url=http://www.elmundo.es/elmundo/2013/10/08/cultura/1381218575.html}}</ref><ref>{{Cita news |autore=GiovanBattista Brambilla |url=http://www.gaynews.it/view.php?ID=78788&s=12 |titolo=Amanda Lear, chi è veramente? Dov'è nata? Più di tutto è una trans? |pubblicazione=Pride |anno=2008 |accesso=18 maggio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090206181405/http://www.gaynews.it/view.php?ID=78788 }}</ref> In seguito al suo arresto per droga nel 1967 si iniziò a mormorare, per la prima volta, che Alain Tap, Peki d'Oslo e Amanda Lear potessero essere la stessa persona.<ref>{{Cita news|url=https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO8vnXiEZ9jGznSKJ_AuR2Z08jJ-XVJheEZsTruOIMupthkL5_PZdmmG2vXW2VDFM7PquVO_8CCWDS_smc3N7J8BWcgl6X6ivm829Gk2UUUbm5t3F9VhMmZ1oUl0ORwSH3qZ76M0OiO6nPBP0ZBNxAedS9ex9J-H3vMUL-BKIA7RwRUquu4W1hc2SD/s509/arresto%20amanda%20lear.jpg|titolo=Stripper in Court on a Drug Charge|pubblicazione=Sunday Mirror|data=1967}}</ref>
Esistono testimonianze su biografie, dati, evidenze, ed immagini, verificabili su molteplici locandine, riviste ed anche online, che confermano l'esistenza e ritraggono, da uomo prima e donna poi, Peki d'Oslo, nome d'arte di Alain Tap, nato a Saigon nel 1939 da padre militare francese di stanza in [[Indocina]] e madre asiatica. Peki D'Oslo avrebbe ballato nella celebre compagnia di [[Spogliarello|spogliarelli]] e [[burlesque]] en-travesti al ''Carousel'' di [[Parigi]], diretta dalla famosissima transessuale francese Coccinelle. A riprova furono esibiti i programmi di sala originali con le sue foto.<ref>{{Cita news|lingua=fr|autore=|url=http://www.dianeetlesexedesanges.ch/3colset008/_page-peki-d-oslo.htm|titolo=Diane et le sexe des anges Peki d'Oslo|pubblicazione=Dianeetlesexedesanges.ch|accesso=18 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130621104924/http://www.dianeetlesexedesanges.ch/3colset008/_page-peki-d-oslo.htm|urlmorto=sì}}</ref> Sempre durante gli [[Anni 1960|anni sessanta]] avrebbe lavorato come spogliarellista anche al ''Raymond Revue Bar'' di [[Londra]], utilizzando lo stesso pseudonimo e dichiarandosi francese.<ref>Gary Herman, ''Rock Babilonia'', Interho Giallo, Milano 1991</ref> April Ashley pubblicò nella sua autobiografia tutti i particolari e foto della sua amica Peki D'Oslo, prima e dopo l'operazione.<ref>{{Cita libro|autore=Duncan Fallowell & April Ashley|titolo=April Ashley's Odyssey|url=http://www.antijen.org/Aprilv1/|accesso=18 maggio 2011|lingua=en|isbn=0-224-01849-3}}</ref> Come spogliarellista transessuale si sarebbe esibita anche nei locali ''Chez-Nous'' e ''Raymond's Revue Bar'' di [[Berlino]], a [[Barcellona]] e [[Milano]] (sono rimaste numerose sue foto d'esibizioni al teatrino ''Le Maschere''). Verso il 1961 iniziò ad usare il nome d'arte di Amanda per numeri di cabaret più casti, solo con numeri canori, anche se carichi di doppi sensi e di erotismo. Con tale pseudonimo s'esibì anche al night-club il "Pipistrello" a Roma e al "Caprice" di Milano<ref>{{Cita web|url=https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj25XhXLjJS9GrbpWLyAJQ-jSCp9FIaf24hg7djlh0b9HpuMBc4FrB4tJ9yg-y2fskWy75iME1xdzwgM0mVKJpiYuM46RIJVWKHSleiUBzYe0kbgJ0KuOO87YRXPGpI7R1eEUScJaVLZdjEfoYcjJkQV18sazZ5-0rd_lETw18PM4yyIpXRSlHOaCoOtQ/s16000/485343617_9909088142468593_648013384066533622_n.jpg|titolo=Lo Specchio (periodico): Amanda-show dopo mezzanotte. Confidenze.|data=8 October 1961|volume=41|p=29|citazione=« Amanda » (cambiando bruscamente voce ed atteggiamento): « Io sono, caro signore, tanto perché lei non-si faccia idee sbagliate, monsieur Alain Louis René Maurice Tap. Dei Tap, naturalmente. E sono nato a Saigon, ex-Indochine française, 22 anni or sono. Mi considerano, attualmente, uno dei migliori professionisti mondiali del travestimento.}}</ref>. Servizi fotografici di Peki D'Oslo sarebbero apparsi su riviste [[Sexy Chick|sexy]] dell'epoca<ref name="Italian Way">{{Cita libro|lingua=en|titolo=Sexy - The Italian Way|pubblicazione=Beau - The International Magazine for Men|url=https://4.bp.blogspot.com/-n_7klLIsdgg/XIBsh7gjeiI/AAAAAAABhd4/n-E1wwKsn101rhf6QvNP2GZObL0bpAxUQCLcBGAs/s1600/1e6.jpg|città=Londra|editore=Publishers' Development Corp.|anno=1966|numero=26 7/6}}</ref>, soprattutto negli [[Stati Uniti d'America]].<ref name="anatomy" /> Secondo quanto riportato nella biografia di Meredith Etherington-Smith ''Dalí: A biography'' del 1992, fu proprio durante una sua esibizione [[Sadomasochismo|sadomaso]] in un [[Night club|night-club]] di [[Barcellona]] nel [[Barri Gòtic]], che Dalí la vide e la conobbe.<ref>Meredith Etherington-Smith ''Dalí: vita e opere, eccentricità e scandali, segreti e ossessioni'', Garzanti, 1994</ref> ''[[Il Borghese]]'' pubblicò nel 1978: {{Citazione|Peki d'Oslo era indicata (o indicato) sul passaporto e sulle note della polizia di Carcassonne come «Tap Alain, nato a Saigon il 18 giugno del 1939, detto 'Amanda', cittadino francese<ref name="Il Borghese" />}}
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Amanda Lear ha sempre smentito le voci di una [[chirurgia di riassegnazione del sesso]], dichiarando che si era trattato di un espediente escogitato da lei<ref>{{Cita news|url=https://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/amanda-lear-confessa-in-tv-ho-detto-che-ero-un-uomo-non-sapevo-cantare-e-mi-serviva-pubblicita/321309/321934|titolo=Amanda Lear confessa in tv: "Ho detto che ero un uomo, non sapevo cantare e mi serviva pubblicità"|data=3 dicembre 2018|pubblicazione=[[Domenica in]]|autore=[[Mara Venier]]|accesso=13 ottobre 2019|urlmorto=sì}}</ref> o da lei e Salvador Dalí<ref name="song">{{Cita libro|titolo=The Girl in the Song: The Real Stories Behind 50 Rock Classics|autore=Michael Heatley, Frank Hopkinson|capitolo=Miss Amanda Jones : The Rolling Stones|pp=110-112|url=https://books.google.ch/books?id=bsC_CAAAQBAJ&pg=PT110#v=onepage&q&f=false|editore=Pavilion Books|anno=2014|isbn=1-909396-88-5|accesso=17 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200608020948/https://books.google.ch/books?id=bsC_CAAAQBAJ&pg=PT110#v=onepage&q&f=false|urlmorto=sì}}</ref> o da lei e David Bowie per suscitare più curiosità e aumentare le vendite dei suoi album agli inizi della carriera. Più spesso ha però dichiarato che l'idea fosse stata di Dalí.<ref name="song" /><ref>{{Cita news|url=https://www.prideonline.it/download/2008/08.pdf|titolo=Dalí: Solo io so la verità: Amanda era un uomo|pubblicazione=Novella 2000|data=maggio 1978|accesso=25 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160322211411/https://www.prideonline.it/download/2008/08.pdf|urlmorto=sì}}</ref> Le voci sulla sua ambigua sessualità furono da lei stessa ampiamente sfruttate per il ''battage'' pubblicitario.<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=https://www.lesoir.be/art/la-societe-eclairee-par-le-sexe-dans-la-pop_t-20060817-0060KU.html|titolo=Arte Une série où même Samantha Fox devient pertinente quand elle explique l'évolution des mœurs : La société éclairée par le sexe dans la pop|anno=17 agosto 2006|pubblicazione=Le Soir|autore=Charline Vanhoenacker}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://books.google.ch/books?id=bsC_CAAAQBAJ&pg=PT110#v=onepage&q&f=false|titolo=The Girl in the Song: The Real Stories Behind 50 Rock Classics|anno=2014|pubblicazione=Pavilion Books|autore=Michael Heatley|isbn=1-909396-88-5|accesso=17 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200608020948/https://books.google.ch/books?id=bsC_CAAAQBAJ&pg=PT110#v=onepage&q&f=false|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Venier">{{Cita news|url=https://www.youtube.com/watch?v=5z4qUVMlOcc|titolo=Amanda Lear confessa in tv: "Ho detto che ero un uomo, non sapevo cantare e mi serviva pubblicità"|anno=3 dicembre 2018|autore=[[Mara Venier]]|curatore=[[Rai 1]]|pubblicazione=[[Domenica in]]}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/amanda-lear-chi-pensa-ancora-che-sia-uomo-idiota-1843781.html|titolo=Amanda Lear: "Chi pensa ancora che sia un uomo, è idiota"|pubblicazione=IlGiornale.it|autore=Luana Rosato|data=20 marzo 2020|accesso=25 marzo 2020}}</ref> Quanto al suo collegamento con Peki d'Oslo, Amanda Lear ha fornito risposte discordanti, a volte negando fermamente,<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/spettacoli/showbiz/2016/11/19/news/i-70-anni-ma-anche-no-di-amanda-lear-storia-di-un-mistero-1.34773035/|titolo=I 70 anni (ma anche no) di Amanda Lear, storia di un mistero}}</ref> altre volte rispondendo in modo ambiguo.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/shorts/C5IQZtf1vaA|titolo=Amanda Lear NEGA di essere stata Peki D'Oslo}}</ref>
{{Citazione|Uomo? Donna? Io sono ciò che mi si crede», rispose una volta Amanda Lear all'ennesima domanda (inevasa) sulla vera natura del suo personaggio che, come ha scritto il mensile francese ''Femme'', ha disegnato una traiettoria che va da [[Salvador Dalí|Dalí]] a [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]], passando per [[David Bowie]] e [[Bryan Ferry]]. […] Dalla data di nascita (dal 1939 al 1950, ogni anno è quello buono) alla presunta transessualità (si chiamava veramente Alain Maurice Tap?), la sua vita è un mistero. Un rompicapo di nome Amanda, raccontato a Sette da chi l'ha conosciuta da vicino. «Non c'è una sola Amanda, ce ne sono tante», dice il fotografo parigino Denis Taranto, che la frequenta dal 1970<ref name="Rizo">{{Cita libro|anno=2002|titolo=Sette, settimanale del Corriere della
== Amanda Lear nei mass media ==
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