Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni
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Rinunciò alla Società Nazionale (aveva ottenuto il comando a ottobre), diventando poi presidente della ''Nazionale Armata'', una nuova associazione che presto fallì.<ref>{{Cita|Scirocco|p. 225}}.</ref> Intanto Nizza era passata ai francesi, e Garibaldi, eletto deputato, tenne un discorso a tal proposito il 12 aprile 1860, senza esiti.<ref>Di fronte al parlamento ebbe la parola due volte, nella prima obiettava che la cessione andava in contrasto con l'articolo 5 dello statuto, si veda {{Cita|Montanelli|pp. 346-348}}.</ref> Si dimise il 23, dopo il risultato della votazione.
Il 27 aprile 1860 dall'isola di Malta
Nel settembre 1859 fu promotore di una raccolta volta all'acquisto di un milione di fucili, dando il compito a [[Enrico Besana]] e [[Giuseppe Finzi]]. Riuscirono a comprare dei fucili Enfield e Colt inviò dei suoi revolver. Per la spedizione non vennero utilizzate le armi raccolte, ma quelle messe a disposizione da [[Giuseppe La Farina]]<ref>Il governatore di Milano, [[Massimo d'Azeglio]] non diede il consenso per utilizzarle, si veda: {{Cita|Possieri|p. 164}}.</ref> che provenivano da quelle utilizzate nella campagna passata, simili a quelle raccolte.<ref>Si veda fra gli altri anche: R. Romeo Cavour e il suo tempo, Roma Bari, La Terza 1984, vol.III p. 705</ref>
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