Giuseppe Ungaretti: differenze tra le versioni

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Nel 1913 morì l'amico d'infanzia [[Moammed Sceab]], suicida nella stanza dell'albergo di [[rue des Carmes]],<ref>Nelle immediate vicinanze dell'attuale fermata "Maubert-Mutualité" della métro parigina.</ref> che condivideva con Ungaretti. Nel 1916, all'interno della raccolta di versi ''[[Il porto sepolto]]'', verrà pubblicata la poesia a lui dedicata, ''In memoria''. La figura dell'amico morto suicida a Parigi è presente anche in altri testi, quali ad esempio: ''Roman cinéma'' (in francese) e ''Chiaroscuro''. Ungaretti ne parla più volte anche nella corrispondenza epistolare.<ref>[https://www.eer.cz/artkey/eer-202202-0005_stereoscopie-ungarettiane-in-memoria-e-roman-cinema-v.php Stereoscopie ungarettiane: ''In memoria'' e ''Roman cinéma''].</ref>
 
In Francia, Ungaretti filtrò le precedenti esperienze, perfezionando le conoscenze letterarie e lo stile poetico. Dopo qualche pubblicazione su ''Lacerba'' (16 componimenti), avvenute grazie al sostegno di Papini, Soffici e Palazzeschi, decise di partire volontario<ref>Che il poeta si fosse arruolato volontario l'ha sostenuto per primo Mario Puccini nel 1927 (''Il Misticismo nella poesia: Ungaretti uomo di pena'', «Bilycnis», n. 208, Aprile 1927, p. 248) e poi Luciano Rebay nel 1962 (''Le origini della poesia di Giuseppe Ungaretti'', Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1962, p. 13). Tuttavia alcuni studiosi hanno fatto presente che il poeta non s'arruolò volontario, trattandosi di un "normale" arruolamento in seguito alla Mobilitazione generale: N. Bultrini - L. Fabi, ''Pianto di pietra. La Grande Guerra di Giuseppe Ungaretti'', Guidonia, Iacobelli, 2018, p. 19; P. Montefoschi, ''Cronologia di Viaggi e Lezioni'', Milano, Mondadori, 2000, p. LXXIII; C. Auria, La vita nascosta di Giuseppe Ungaretti, Le Monnier, Firenze 2019, pp. 97-98. Stralci di documenti militari relativi alla partecipazione di Ungaretti alla Prima guerra mondiale e informazioni sulla sua presenza al fronte e nelle retrovie sono pubblicati su [http://www.ungarettivitanascosta.it/biografia/luoghi-comuni-falsi/partecipazione-alla-prima-guerra-mondiale/ Giuseppe Ungaretti La Grande Guerra] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200323123057/http://www.ungarettivitanascosta.it/biografia/luoghi-comuni-falsi/partecipazione-alla-prima-guerra-mondiale/ |datedata=23 marzo 2020 }}</ref> per la [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]].
 
=== La prima guerra mondiale ===
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=== La seconda guerra mondiale e il dopoguerra ===
[[File:Giuseppe Ungaretti e Arnoldo Mondadori archivi Mondadori AA205209.jpg|thumb|Giuseppe Ungaretti (a sinistra) con l'editore [[Arnoldo Mondadori]] (al centro) e lo scrittore Tommaso Antongini, all'ingresso della sede Mondadori di Milano, anni '40 del XX sec.]]
[[File:Photo Portrait of the Italian poet and writer Giuseppe Ungaretti aboard the ship Cristoforo Colombo 1964 - Touring Club Italiano 11 5598.jpg|thumb|Ritratto del poeta a bordo della nave Cristoforo Colombo nel 1964]]
 
Nel 1942 Ungaretti ritornò in Italia e venne nominato [[Accademico d'Italia]] e, "per chiara fama", professore di Letteratura moderna e contemporanea presso l'[[Sapienza – Università di Roma|Università "La Sapienza" di Roma]]. Nel marzo 1943, Ungaretti tenne una lezione all'[[Università di Zagabria]] su "Leopardi iniziatore della lirica moderna",<ref>Rodogno Davide, ''Il nuovo ordine mediterraneo. Le politiche di occupazione dell'Italia fascista in Europa (1940-1943)'', Bollati Boringhieri editore, 2003, p. 274.</ref> nell'ambito delle più grandi politiche mussoliniane di penetrazione culturale dell'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] in [[Stato indipendente di Croazia|Croazia]]. <br>Nonostante i suoi meriti letterari e accademici, il poeta sarebbe stato vittima dell'[[epurazione]] seguita alla [[Caduta del fascismo|caduta del regime fascista]]: esattamente dal luglio del 1944, anno in cui il Ministro dell'Istruzione [[Guido De Ruggiero]] firmò il decreto di sospensione di Ungaretti dall'insegnamento, fino al febbraio 1947, quando il nuovo Ministro dell'Istruzione [[Guido Gonella]] reintegrò definitivamente il poeta come docente.<ref>La vicenda viene affrontata, attraverso testimonianze documentali ed epistolari, nel libro ''L'allegria è il mio elemento. Trecento lettere a Leone Piccioni'', Milano, Mondadori, 2013.</ref> A testimonianza del suo strenuo impegno per essere reintegrato, c'è una lettera, datata 17 luglio 1946, inviata all'allora [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] [[Alcide De Gasperi]],<ref>La lettera di Ungaretti a De Gasperi viene riportata nell'epistolario ''L'allegria è il mio elemento. Trecento lettere a Leone Piccioni'', Milano, Mondadori, 2013.</ref> in cui Ungaretti difendeva la propria causa, elencando i suoi numerosi meriti conseguiti in Italia e all'estero. Il poeta avrebbe poi mantenuto il suo ruolo di docente universitario fino al 1958 e in seguito, come "fuori ruolo", fino al 1965. <br>Attorno alla sua cattedra si formarono alcuni degli intellettuali che si sarebbero in seguito distinti per importanti attività culturali e accademiche, come [[Leone Piccioni]], [[Luigi Silori]], [[Mario Petrucciani]], [[Raffaello Brignetti]], [[Ornella Sobrero]], [[Franco Costabile]], ed [[Elio Filippo Accrocca]].
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[[File:Ungaretti, 1968.jpg|thumb|Giuseppe Ungaretti nel 1968|alt=]]
Nel 1969 la Mondadori inaugurò la collana dei [[Meridiani Mondadori|Meridiani]] pubblicando l'opera omnia ungarettiana. Nello stesso anno il poeta fondò l'associazione ''Rome et son histoire''.<ref>[http://www.romehistoire.com L'associazione Rome et son histoire] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080426003705/http://www.romehistoire.com/ |datedata=26 aprile 2008 }} (associazione culturale al servizio dei francofoni residenti a Roma o di passaggio nella città).</ref> Nel novembre 1969 è uscito l'[[album discografico]] ''[[La vita, amico, è l'arte dell'incontro]]'' di Giuseppe Ungaretti, [[Sergio Endrigo]] e [[Vinícius de Moraes]]. Nella notte tra il 31 dicembre del 1969 e il 1º gennaio del 1970, Ungaretti scrisse la sua ultima poesia, ''L'Impietrito e il Velluto'', pubblicata in una cartella litografica il giorno dell'ottantaduesimo compleanno del poeta.
 
Nel 1970 un viaggio a [[New York]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], durante il quale gli fu assegnato un prestigioso premio internazionale dall'[[Università dell'Oklahoma]], debilitò definitivamente la sua pur solida fibra. Morì a [[Milano]], nella notte tra il 1º e il 2 giugno del 1970, all'età di 82 anni, per una [[broncopolmonite]]. Il 4 giugno si svolse il suo funerale a Roma, nella [[basilica di San Lorenzo fuori le mura]], ma non vi partecipò alcuna rappresentanza ufficiale del [[Governo della Repubblica Italiana|Governo italiano]]. È sepolto nel [[cimitero del Verano]], accanto alla moglie Jeanne e alla figlia Ninon.
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* [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]]-G. Ungaretti, ''Per un sospeso fuoco. Lettere 1950-1969'', a cura di Paolo Dal Molin e Maria Carla Papini, Milano, Il Saggiatore, 2016, ISBN 978-88-428-2115-1.
* ''Lettere a [[Bruna Bianco|Bruna]]'' [nome completo: Bruna Angela Bianco], a cura di [[Silvio Ramat]], Collana Oscar Moderni. Baobab, Milano, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-046-8113-7.
* ''Giuseppe Ungaretti in Borromeo'', carteggio tra [[Cesare Angelini]] e Giuseppe Ungaretti, a cura di Fabio Maggi, in "Quaderni borromaici", n. 4, Associazione Alunni dell’Almo Collegio Borromeo - Interlinea, 2017, Pavia, pp.&nbsp;109–121.
* ''Le lettere di una vita 1909-1970'', a cura di Francesca Bernardini Napoletano, Collana Oscar Moderni. Baobab, Milano, Mondadori, 2022, ISBN 978-88-047-2495-7.
 
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* ''Tutte le poesie'', a cura di Leone Piccioni,<ref>collaborazione di Ariodante Marianni con l'Autore</ref> Collana I Meridiani, Milano, A. Mondadori, 1969; Nuova ed. ampliata e riveduta, a cura di [[Carlo Ossola]], Collana I Meridiani, Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-58349-3.
* ''Album Ungaretti'', a cura di Leone Piccioni, Album dei Meridiani, Milano, Mondadori, 1989, ISBN 978-88-043-2767-7.
* ''Vita d'un uomo. Saggi e interventi'', a cura di Mario Diacono e Luciano Rebay, Prefazione di [[Carlo Bo]], Milano, Mondadori, 1974, pp.&nbsp;C-906 ISBN 978-88-041-1459-8.
* ''Vita d'un uomo. Viaggi e lezioni'', a cura di Paola Montefoschi, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2000, ISBN 978-88-044-8095-2.
* ''Vita d'un uomo. Traduzioni poetiche'', a cura di Carlo Ossola e G. Radin, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2010, ISBN 978-88-045-9426-0.
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* [[Jolena Baldini|Berenice]], [[Italo Calvino|I. Calvino]], [[Rafael Alberti|R. Alberti]], [[Luigi Silori|L. Silori]], [[Carlo Bernari|C. Bernari]], ''Omaggio a [[Ungaretti]] nel Suo 80º compleanno'' Sciascia, 1968.
* [[Giorgio Luti]], ''Invito alla lettura di [[Ungaretti]]'', Mursia, 1974.
* Maura Del Serra, ''Giuseppe Ungaretti'', Firenze, La Nuova Italia ("Il Castoro", 131), 1977, pp.&nbsp;127.
* {{cita libro| nome=Rosario |cognome=Gennaro | titolo=Le patrie della poesia: Ungaretti, Bergson e altri saggi" | città=Firenze | editore: Cadmo| anno=2004}}
* [[Alberto Asor Rosa|A. Asor Rosa]], L. De Nardis, [[Luigi Silori|L. Silori]], L. Piccioni, ''[[Ungaretti]] e la cultura romana'', Bulzoni, 1983.
* ''Ungaretti entre les langues'' (con poesie inedite), a cura di [[Jean-Charles Vegliante|J.-Ch. Vegliante]], Paris, Italiques (PSN), 1987.
* {{fr}}[[Jean-Charles Vegliante]], ''Le poète émigré - Notes sur Giuseppe Ungaretti'', in ''Gli italiani all'estero 2, Passage des Italiens'', Paris, PSN, 1988, pp.&nbsp;9–25.
* [[Emerico Giachery]], ''Nostro Ungaretti'', Roma, Studium, 1988.
* [[Walter Mauro]], ''Vita di Giuseppe [[Ungaretti]]'', Camunia, 1990.
* Emerico Giachery, ''Luoghi di Ungaretti'', Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1998.
* [[Maura Del Serra]], ''Immagini di Ungaretti e nostre'', in "L'anello che non tiene. Journal of Modern Italian Literature", vol. 7, n. 1-2, Spring-Fall 1995, pp.&nbsp;7–17 [ed. 1999].
* Emerico Giachery, Noemi Paolini, ''Ungaretti verticale'', Roma, Bulzoni, 2000.
* Carmen Siviero, Alessandra Spada, ''Nautilus: alla scoperta della letteratura italiana, vol. III'', Zanichelli, 2000.
* [[Cesare Segre]], Clelia Martignoni, ''Leggere il mondo, vol. VIII'', Bruno Mondadori, 2007. ISBN 88-424-5493-1.
* Emerico Giachery, ''Ungaretti a voce alta e altre occasioni'', Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2008.
* Antonio Carrannante, ''Scrittori a Roma (sulle tracce di Giuseppe Ungaretti)'', in "[[Strenna dei Romanisti]]", 21 aprile 2010, pp.&nbsp;151–158.
* Massimo Migliorati, ''Ungaretti lettore di Manzoni'', in "Otto/Novecento", a. XXXV, n. 3, 2011, pp.&nbsp;59–74.
* Emerico Giachery, ''Ungaretti e il mito (con un'appendice su Ungaretti e Dante)'', Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2012.
* Antonio D'Elia, ''«di quel giovane giorno al primo grido»: Ungaretti e la poesia dell'Eterno'', prefazione di R. Caputo, Avellino, Edizioni Sinestesie, 2016, ISBN 978-88-99541-48-4.
* Paolo Divizia, ''Stereoscopie ungarettiane: In memoria e Roman cinéma, V'', in ''Écho des Études Romanes'', a. 18, n. 2, 2022, pp.&nbsp;87–95.
* Mirella Scriboni, ''Immagini-memoria di Alessandria d'Egitto in Ungaretti'', in ''Spazio e spazialità poetica nella poesia italiana del Novecento'', Leicester, UK, 2005 ISBN 978-1-9052-3734-0.