Statua della Libertà: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Energia (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Modificato suffragette in suffragiste
 
Riga 91:
Una parata nautica fu indetta alle 12:45 e il presidente Cleveland, in tale occasione, si imbarcò su uno yacht con cui attraversò il porto di New York, giungendo infine a Bedloe's Island per la dedicazione.<ref>{{cita|Bell & Abrams 1984|p. 52}}.</ref> Qui De Lesseps tenne il primo discorso, a nome dell'intero comitato francese, seguito poi dal presidente del comitato di New York, il senatore [[William M. Evarts]]. Una bandiera francese drappeggiata sul volto della statua doveva essere abbassata per svelare l'opera alla fine dell'orazione di Evarts, ma Bartholdi - scambiando una pausa per la conclusione dell'intero discorso - lasciò cadere la bandiera prematuramente: gli applausi che ne seguirono misero così fine al discorso di Evarts. Il presidente Cleveland prese poi la parola, affermando che il «flusso di luce (''stream of light'') della statua perforerà l'oscurità dell'ignoranza e dell'oppressione dell'uomo finché la libertà non illuminerà il mondo».<ref>{{cita|Harris 1985|p. 127}}.</ref> Bartholdi, che presenziava all'infuocata orazione del presidente da un punto vicino al palco, fu poi chiamato a parlare; egli, tuttavia, rifiutò. L'oratore [[Chauncey M. Depew]] concluse poi il discorso con una lunga allocuzione.<ref>{{cita|Moreno 2000|p. 71}}.</ref>
 
Nessun membro del pubblico fu ammesso durante le cerimonie sull'isola, la quale venne riservata interamente ai dignitari. Le uniche donne a cui fu concesso l'accesso furono la moglie di Bartholdi e la nipote di de Lesseps; i funzionari dichiararono di temere che le donne potessero essere ferite nella calca di persone. La restrizione offese le ''suffragettesuffragiste'' della zona, che decisero così di noleggiare una barca in modo da avvicinarsi il più possibile all'isola. I leader del gruppo tennero discorsi, applaudendo l'incarnazione della Libertà come donna e sostenendo la necessità del [[suffragio femminile]]. Era programmato persino uno spettacolo pirotecnico, che però venne rinviato al 1º novembre a causa del maltempo.<ref>{{cita|Harris 1985|p. 128}}.</ref>
 
Poco dopo la dedica, ''The Cleveland Gazette'', un giornale particolarmente sensibile al tema dei [[Movimento per i diritti civili degli afroamericani|diritti civili degli afroamericani]], suggerì di non accendere la torcia della statua fino a quando gli Stati Uniti non sarebbero diventati una nazione «''veramente''» libera: