Accordo sul nucleare iraniano: differenze tra le versioni

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In base all'accordo, l'Iran ha accettato di eliminare le sue riserve di [[Uranio arricchito|uranio a medio arricchimento]], di tagliare del 98% le riserve di uranio a basso arricchimento e di ridurre di due terzi le sue [[Uranio arricchito#Centrifuga a gas|centrifughe a gas]] per tredici anni. Per i successivi quindici anni l'Iran potrà arricchire l'uranio solo al 3,67%. L'Iran ha inoltre pattuito di non costruire alcun nuovo [[Reattore nucleare ad acqua pesante pressurizzata|reattore nucleare ad acqua pesante]] per lo stesso periodo. Le attività di arricchimento dell'uranio saranno limitate a un singolo impianto utilizzando centrifughe di prima generazione per dieci anni. Altri impianti saranno convertiti per evitare il rischio di [[Trattato di non proliferazione nucleare|proliferazione nucleare]]. Per monitorare e verificare il rispetto dell'accordo da parte dell'Iran, l'[[Agenzia internazionale per l'energia atomica]] (AIEA) avrà regolare accesso a tutti gli impianti nucleari iraniani<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Figus|titolo=Politica estera dell'Iran tra Occidente e crisi nucleare|annooriginale=2014|editore=Eurilink|città=Roma|ISBN=9788897931195}}</ref>. L'accordo prevede che in cambio del rispetto dei suoi impegni, l'Iran otterrà la cessazione delle [[sanzioni economiche]] imposte dagli Stati Uniti, dall'Unione Europea e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (emanate con la [[Risoluzione 1747 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|risoluzione 1747]]) a causa del suo programma nucleare.
 
Le sanzioni vennero rimosse nel gennaio 2016, tuttavia, nonostante l'Iran fosse pienamente conforme all'accordo, come confermato dagli ispettori dall'AIEA<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.iaea.org/newscenter/statements/iaea-director-generals-introductory-remarks-at-press-conference|titolo=IAEA Director General's Introductory Remarks at Press Conference|sito=www.iaea.org|data=2018-03-05|accesso=2025-03-22}}</ref>, nel maggio 2018 gli Stati Uniti di Donald Trump si ritirarono unilateralmente dall'accordo e reimposero le sanzioni, incluse quelle secondarie, di conseguenza tali sanzioni sono applicate a tutti i Paesi e aziende del mondo che facevano affari con l'Iran e lo hanno escluso dal sistema finanziario internazionale, rendendo di fatto nulle le disposizioni economiche previste dall'accordo sul nucleare. In risposta, a partire dal luglio 2019 l'Iran ha gradualmente ripreso ad arricchire l'uranio ed espandere il suo programma nucleare in conformità con il paragrafo 36 del JCPOA, il quale prevede che se un Paese avesse violato l'accordo e avesse imposto sanzioni contro l'Iran, allora quest'ultimo avrebbe avuto il diritto di ridurre i propri impegni inerenti all'accordo sul nucleare.
 
== Uscita degli Stati Uniti dall'accordo sotto l'amministrazione Trump (2018 - 2020) ==