Riccardo Muti: differenze tra le versioni
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[[File:Riccardo Muti Premio Cantelli Teatro Coccia di Novara 1967.jpg|thumb|left|Riccardo Muti al Teatro Coccia di Novara nel 1967]]
[[File:Riccardo Muti vincitore del Premio Cantelli 1967 Teatro Coccia.jpg|thumb|Riccardo Muti al Teatro Coccia di Novara nel 1967]]
Esordisce nel 1967 al [[Teatro Coccia]] di [[Novara]] vincendo il Premio Cantelli per giovani direttori d'orchestra, violinisti e flautisti. Dal 1968 al 1980 è stato direttore principale e direttore musicale del [[Maggio Musicale Fiorentino]]. Durante il periodo fiorentino di notevole interesse sono state le rappresentazioni del ''[[Nabucco]]'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] con la regia di [[Luca Ronconi]], in particolare i costumi del quarto atto riconducibili alle divise dei soldati italiani nel risorgimento nella replica nel [[Teatro comunale (Firenze)|Teatro Comunale di Firenze]] del 1977, il ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]] nella versione integrale e ancora di Verdi l
Nel 1969 dirige la prima rappresentazione radiofonica nell'Auditorium RAI del Foro Italico di Roma de ''[[I puritani]]'' di [[Vincenzo Bellini]] con [[Mirella Freni]], [[Luciano Pavarotti]], [[Sesto Bruscantini]] e [[Bonaldo Giaiotti]]. Nel 1970 dirige la ripresa nel [[Teatro comunale (Firenze)|Teatro Comunale di Firenze]] de ''I puritani''. Al [[Gran Teatro La Fenice]] di [[Venezia]] dirige un concerto sinfonico con [[Cristina Deutekom]] nel 1970, uno nel 1971, ''Ivan il Terribile'' di [[Sergej Sergeevič Prokof'ev]] nel 1972, un concerto nel 1978, uno nel 1995, il Concerto straordinario a favore della ricostruzione del teatro nel 1996 e il concerto Riapre La Fenice - nella settimana inaugurale il 14 dicembre 2003.
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[[File:Helga Rabl-Stadler with Riccardo Muti picture.jpg|thumb|La presidente del Festival di Salisburgo Helga Rabl-Stadler con Riccardo Muti]]
Nel 1991 a poche ore dalla [[Prova (spettacolo)|prova generale]] declina l'invito a dirigere una nuova produzione de ''[[La clemenza di Tito]]''<ref name="radco">{{Radiocorriere|1992|34|30-35|titolo=La follia di Muti|autore=Mario Gamba}}</ref>, non ritenendo la regia dei coniugi Karl-Ernst e Ursel Herrmann confacente all'ultima opera scritta da Mozart e venendo quindi sostituito da Gustav Kuhn<ref name=radco/>. Inoltre, a causa dei dissapori con il nuovo direttore artistico di Salisburgo Gerard Mortier, Muti non dirigerà più opere ma solo concerti con i [[Wiener Philharmoniker]]. Fino al 2005 quando, scaduto il mandato di Mortier, tornerà sul podio per ''[[Il flauto magico]]'' e per l
Dirige le prime esecuzioni assolute nella Symphony Hall dell'American Academy of Music di Filadelfia di "Summer Solstice" per orchestra e del Concerto per violino e orchestra di [[Ezra Laderman]] nel 1980 e del Concerto per pianoforte e orchestra di Tina Davidson nel 1983. Nel 1984 dirige la ripresa nel Kleines Festspielhaus di [[Salisburgo]] di "[[Così fan tutte]] ossia La scuola degli amanti" di [[Wolfgang Amadeus Mozart]] con [[Kathleen Battle]] e [[Sesto Bruscantini]]. Nel 1987 dirige la prima rappresentazione nella Deutsche Staatsoper di [[Berlino]] di ''[[Nabucco]]'' di [[Giuseppe Verdi]] con [[Renato Bruson]].
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[[File:Vladimir Putin with Riccardo Muti-1.jpg|thumb|Riccardo Muti con [[Vladimir Putin]], dopo il concerto dell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano nella Sala Grande del [[Conservatorio di Mosca]] (2 giugno 2000)]]
Nel 2000 è stato chiamato a dirigere i [[Wiener Philharmoniker]] nel noto [[concerto di Capodanno di Vienna|concerto]] di apertura del nuovo Millennio nella Großer Musikvereinsaal di Vienna; aveva avuto questo onore già nel 1993 (risultando all'epoca il più giovane direttore ospite di questa manifestazione, a soli 52 anni) e nel 1997; è stato nuovamente chiamato a questo prestigioso incarico nel cinquantesimo concerto di Capodanno 2004, e poi nel 2018 con musiche di [[Johann Strauss (padre)]] e Johann [[Johann Strauss (figlio)]], assieme ad altri compositori. Nel 2001, il maestro ha ricevuto il "[[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]]" dalla Scuola di Cultura Cattolica di [[Bassano del Grappa]]. Ma il 2001 è soprattutto l'anno verdiano e il maestro regala ai milanesi in un'unica stagione ''[[Il trovatore]]'', ''[[Rigoletto]]'', ''[[La traviata]]'', ''[[Un ballo in maschera]]'', ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' infine l
Nel 2004 ha creato l'Orchestra Giovanile [[Luigi Cherubini]] formata da giovani strumentisti scelti da una commissione internazionale. Il 16 marzo 2005, l'orchestra e lo staff della Scala hanno votato a larga maggioranza una richiesta di dimissioni di Muti, il quale cancellò un concerto prima della votazione e il 2 aprile diede le dimissioni. Poco dopo ha ricevuto a [[Brescia]] il Premio "[[Arturo Benedetti Michelangeli]]", secondo artista italiano ad averlo ricevuto dopo [[Maurizio Pollini]].
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Nel febbraio 2008 vince due [[Grammy Award]] (Best Classical Album e Best Choral Performance) con l'album Missa Solemnis in Mi di [[Luigi Cherubini]] con Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese inciso per la EMI. Nel maggio 2008 firma un contratto quinquennale per dieci settimane di conduzione l'anno con la [[Chicago Symphony Orchestra]], a partire dal settembre 2010. Muti dirigerà l'orchestra americana sia nelle tournée nazionali sia in quelle internazionali. L'incarico di direttore musicale verrà ufficializzato nel gennaio 2009 con l'esecuzione della Messa da Requiem di Verdi.<ref>{{cita news|url=https://www.reuters.com/article/artsNews/idUSN0539502120080505?sp=true|editore=reuters.com|data=5 maggio 2008|accesso=5 giugno 2008|titolo=Italy's Muti named new Chicago Symphony director}}</ref>
L'ultima volta che Muti diresse l'orchestra americana, a conclusione del prestigioso incarico, volle donare alla città di Molfetta la bacchetta rigorosamente in legno, esposta a Palazzo Giovene nella Civica Siloteca del Centro Studi Molfettesi dedicata a Raffaele Cormio. Sempre nel 2008, a dicembre, intraprende una nuova collaborazione con un teatro d'opera italiano: dirige infatti l
Tali sono stati i successi di queste produzioni che il sindaco di Roma [[Gianni Alemanno]], ha offerto a Riccardo Muti la direzione musicale del teatro capitolino, nomina che il maestro ha accettato nell'agosto del 2009 durante il festival di Salisburgo: l'accordo prevede la direzione di due opere e di due concerti sinfonici a stagione nonché la supervisione della scelta dei nuovi professori che compongono l'orchestra del Teatro dell'Opera di Roma; nel 2010 dirige ''Moïse et Pharaon'' e nel 2011 il ''Nabucco'', spettacolo inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia e ''Macbeth''<ref>{{cita web |url=http://151.12.58.143/RassegnaStampa/PDF/2009/2009-08-20/2009082013509370.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=30 novembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111114223114/http://151.12.58.143/RassegnaStampa/PDF/2009/2009-08-20/2009082013509370.pdf }}</ref>. A febbraio 2009 inaugura la nuova stagione sinfonica del [[Teatro di San Carlo]], dopo un periodo di ristrutturazione e restauro del Massimo, eseguendo per l'occasione opere di Wolfgang Amadeus Mozart, [[Niccolò Jommelli]] e Giuseppe Verdi.
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Il 14 aprile 1998 ha ricevuto una laurea ''honoris causa'' in Beni Musicali dall'Università degli Studi di Lecce, poi divenuta [[Università del Salento]].
Il 12 novembre 2004 riceve la laurea ''honoris causa'' dalla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele presso la sala [[Giuseppe Verdi|Verdi]] del Conservatorio di Milano. Su richiesta del preside [[Massimo Cacciari]], la ''laudatio'' viene pronunciata da [[Giovanni Reale]].
Il 20 aprile 2005 Riceve la laurea ''honoris causa'' in lettere moderne dall'[[Università Federico II di Napoli]].
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|immagine = CoA Città di Bergamo.svg
|data = [[Bergamo]], 29 novembre 2016<ref>{{Cita web|url = https://www.ecodibergamo.it/stories/cultura-e-spettacoli/medaglia-doro-della-citta-a-mutiper-i-50-anni-dal-debutto-a-bergamo_1205048_11/|sito = L'Eco di Bergamo|accesso = 6 maggio 2025}}</ref>
|motivazione = Ambasciatore di Donizetti, in occasione del 50
}}
*[[Premio Imperiale|Premio Imperiale (Giappone)]] (23 ottobre 2018)
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