Licodia Eubea: differenze tra le versioni
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Licodia Eubea sorge a oltre 600 metri di altezza sul livello del mare, sul versante nord-occidentale dei [[Monti Iblei]], e si adagia su due colli, quello detto del Castello e quello del Calvario. Tra i due colli, su una piccola eminenza, sorge il quartiere "Carmine", un tempo detto "Carcarella" con l'omonima chiesa.
Il più grande corso d'acqua che attraversa il comune di Licodia Eubea è il fiume [[Dirillo]], che forma nel suo territorio il [[Lago Dirillo]], un bacino artificiale costruito negli anni '60 del secolo scorso. Nel territorio, particolarmente fertile, è praticata la coltura dell'uva da tavola principale motore dell'economia locale.
== Origini del nome ==
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=== Simboli ===
L'attuale stemma del comune di Licodia Eubea, ''[[Campo di cielo]], al [[Lupo (araldica)|lupo]] rapace di grigio, tenente una bandiera di rosso, sostenuto da una [[Pianura (araldica)|pianura]] al naturale di verde'', rimanda alla ipotesi secondo cui il toponimo di
''Stemma e gonfalone'' e allegato B |data= 18 novembre 2005 |numero= 49 |citazione= Il Comune ha uno stemma ed un gonfalone riconosciuti con decreto del Presidente della Repubblica del
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
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* Chiesa di Sant'Anna in contrada Donna Puma
* Chiesa della Fontanella
=== Architetture militari ===
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{{vedi anche|Castello Santapau}}
[[File:Castellosantapaulicodia.jpg|miniatura|422x422px|Rovine del castello Santapau]][[File:Palazzomugnoslicodiaeubea.jpg|miniatura|240x240px|Un mensolone di Palazzo Mugnos]]
Sorge sul colle omonimo (Colle Castello) a poca distanza dal centro abitato di Licodia Eubea. Sorto probabilmente su una preesistente fortificazione normanna, fu costruito grazie all'intervento di [[Federico II di Svevia]] e assunse l'aspetto di un castello in epoca medioevale per mano di [[Manfredi di Sicilia]] durante l'agitato periodo che precede l'occupazione angioina. Nel 1275 venne assegnato al nobile francese Gerardo de Artus, ed in seguito si susseguirono i Santapau e i Ruffo. Venne rovinato dal terremoto dell'undici gennaio 1693. Oggi è possibile ammirare le rovine del castello con i suoi torrioni, notevolmente ridimensionati, e diverse strutture che costituivano i bassi e gli ambienti di servizio del maniero.
In particolare risultano ancora ben visibili i due torrioni che dominando ancora oggi l'abitato sormontando la parte più antica della città con i quartiere del Borgo e della Matrice.
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Nella contrada che si estende sotto il lato sud del monte Calvario, nel 1990 furono ritrovati dei loculi di una [[necropoli]] databile al [[450 a.C.]] Gli scavi sul sito furono avviati dopo il ritrovamento casuale di alcuni loculi durante la costruzione della caserma dell'[[arma dei Carabinieri]]. L'area dove è situata la necropoli è oggi edificata in seguito alla recente espansione dell'abitato.
Le sepolture della necropoli in questione sono tutte multiple e riescono a contenere dai tre ai sette defunti probabilmente della stessa famiglia. Fu trovata una rara sepoltura di un uomo tumulato con il suo stesso cavallo; una sepoltura simile era stata già rinvenuta al Calvario qualche tempo prima. Furono recuperati vari oggetti che componevano il corredo funebre dei defunti, tra cui gioielli in oro, argento e bronzo e altri oggetti di uso comune. Inoltre si trovarono numerose ceramiche decorate fra le quali una ''[[kelebe]]'' a figure rosse, un
Nella stessa zona si trovano dei resti di abitazioni greche del VI, V e IV secolo a.C., con un laboratorio di manifatture in argilla.
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* Contrada San Cono
*[[Acquedotto di Licodia Eubea]]
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