Licodia Eubea: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: righe vuote in eccesso e modifiche minori
 
Riga 40:
Licodia Eubea sorge a oltre 600 metri di altezza sul livello del mare, sul versante nord-occidentale dei [[Monti Iblei]], e si adagia su due colli, quello detto del Castello e quello del Calvario. Tra i due colli, su una piccola eminenza, sorge il quartiere "Carmine", un tempo detto "Carcarella" con l'omonima chiesa.
Il più grande corso d'acqua che attraversa il comune di Licodia Eubea è il fiume [[Dirillo]], che forma nel suo territorio il [[Lago Dirillo]], un bacino artificiale costruito negli anni '60 del secolo scorso. Nel territorio, particolarmente fertile, è praticata la coltura dell'uva da tavola principale motore dell'economia locale.
 
 
 
== Origini del nome ==
Riga 77 ⟶ 75:
 
=== Simboli ===
L'attuale stemma del comune di Licodia Eubea, ''[[Campo di cielo]], al [[Lupo (araldica)|lupo]] rapace di grigio, tenente una bandiera di rosso, sostenuto da una [[Pianura (araldica)|pianura]] al naturale di verde'', rimanda alla ipotesi secondo cui il toponimo di Licodia derivi dal termine greco ''λύκος'', per appunto "lupo". Per tradizione si vuole che Licodia fosse "terra dei lupi", ricca di boschi e dunque anche della presenza di questa specie animale. Lo stemma, la cui descrizione e le cui caratteristiche sono state definite con un decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 1981<ref>{{Cita pubblicazione|titolo= Statuto del Comune di Licodia Eubea |url= http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g05-49s/g05-49s-p2.htm |rivista= Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana |posizione= Art. 9
''Stemma e gonfalone'' e allegato B |data= 18 novembre 2005 |numero= 49 |citazione= Il Comune ha uno stemma ed un gonfalone riconosciuti con decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 1981, n. 323, registrato alla Corte dei Conti il 27 gennaio 1981 }}</ref>, ha in realtà origini molto lontane. Sebbene per alcuni anni, dopo l'abolizione del faudalesimo del 1812, sia stato sostituito da altri emblemi, la comunità locale si riconosceva nel simbolo del lupo già molti decenni addietro. I giurati della terra di Licodia, ancora sotto il potere dei feudatari Santapau, adoperavano questo emblema che risultava raffigurato anche in edifici ecclesiastici, come la scomparsa chiesa dello Spirito Santo, che sorgeva al centro dell'odierno abitato.
 
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Riga 113 ⟶ 111:
* Chiesa di Sant'Anna in contrada Donna Puma
* Chiesa della Fontanella
 
 
 
=== Architetture militari ===
Riga 120 ⟶ 116:
{{vedi anche|Castello Santapau}}
[[File:Castellosantapaulicodia.jpg|miniatura|422x422px|Rovine del castello Santapau]][[File:Palazzomugnoslicodiaeubea.jpg|miniatura|240x240px|Un mensolone di Palazzo Mugnos]]
Sorge sul colle omonimo (Colle Castello) a poca distanza dal centro abitato di Licodia Eubea. Sorto probabilmente su una preesistente fortificazione normanna, fu costruito grazie all'intervento di [[Federico II di Svevia]] e assunse l'aspetto di un castello in epoca medioevale per mano di [[Manfredi di Sicilia]] durante l'agitato periodo che precede l'occupazione angioina. Nel 1275 venne assegnato al nobile francese Gerardo de Artus, ed in seguito si susseguirono i Santapau e i Ruffo. Venne rovinato dal terremoto dell'undici gennaio 1693. Oggi è possibile ammirare le rovine del castello con i suoi torrioni, notevolmente ridimensionati, e diverse strutture che costituivano i bassi e gli ambienti di servizio del maniero.
 
In particolare risultano ancora ben visibili i due torrioni che dominando ancora oggi l'abitato sormontando la parte più antica della città con i quartiere del Borgo e della Matrice.
Riga 133 ⟶ 129:
Nella contrada che si estende sotto il lato sud del monte Calvario, nel 1990 furono ritrovati dei loculi di una [[necropoli]] databile al [[450 a.C.]] Gli scavi sul sito furono avviati dopo il ritrovamento casuale di alcuni loculi durante la costruzione della caserma dell'[[arma dei Carabinieri]]. L'area dove è situata la necropoli è oggi edificata in seguito alla recente espansione dell'abitato.
 
Le sepolture della necropoli in questione sono tutte multiple e riescono a contenere dai tre ai sette defunti probabilmente della stessa famiglia. Fu trovata una rara sepoltura di un uomo tumulato con il suo stesso cavallo; una sepoltura simile era stata già rinvenuta al Calvario qualche tempo prima. Furono recuperati vari oggetti che componevano il corredo funebre dei defunti, tra cui gioielli in oro, argento e bronzo e altri oggetti di uso comune. Inoltre si trovarono numerose ceramiche decorate fra le quali una ''[[kelebe]]'' a figure rosse, un<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[oinochoe]]'' a bocca trilobata a figure nere e uno ''[[skyphos]]'' a figure rosse. Fu anche portato alla luce un [[sarcofago]] destinato presumibilmente ospitare una persona molto importante, mai utilizzato. Tutti i ritrovamenti sono considerati di pregevole rilevanza artistica e storica.
 
Nella stessa zona si trovano dei resti di abitazioni greche del VI, V e IV secolo a.C., con un laboratorio di manifatture in argilla.
Riga 145 ⟶ 141:
* Contrada San Cono
*[[Acquedotto di Licodia Eubea]]
 
 
<gallery>