Denis Diderot: differenze tra le versioni
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Diderot svolse un ruolo capitale anche nella storia della critica d'arte e nella storia dell'arte, disciplina nata intorno agli anni trenta del secolo dei lumi, contemporaneamente alla storia della letteratura promossa dai protestanti rifugiati nei [[Paesi Bassi]] e dai [[Congregazione di San Mauro|benedettini di Saint-Maur]].<ref name="Cronologia2" /> Potendo avere accesso alla pittura del XVI e XVII secolo, presente nelle collezioni del [[Luigi Filippo I di Borbone-Orléans|duca d'Orléans]] al Palais Royal, in quelle di [[Ange Laurent de Lalive de Jully|Ange-Laurent de La Live de Jully]] in [[rue de Richelieu]], nonché nelle proprietà dell'amico [[Paul Henri Thiry d'Holbach|barone d'Holbach]], Diderot vi contribuì dischiudendo una strada che condurrà sino a [[Charles Baudelaire|Baudelaire]]<ref>''Scritti sull'arte'', tr. it. Torino, Einaudi, 1992.</ref>.
[[File:Diderot-statue.jpg|upright|thumb|Statua di Diderot a Parigi]]
[[File:Denis Diderot by Claude Bornet.jpg|thumb|left|Diderot in un dipinto di Claude Bornet del 1763]]
Diderot fu il primo a collegare il punto di vista tecnico a quello estetico nella sua critica d'arte raccolta principalmente nella serie di impressioni ch'egli consegnò in forma epistolare in occasione delle esposizioni parigine (i ''Salons'') alla ''Correspondance littéraire'' dell'amico [[Friedrich Melchior von Grimm|Friedrich Grimm]]. Il ''[[Salon (mostra)|Salon]]'', iniziativa dapprima annuale, poi biennale dal 1746 al 1781 era un'esposizione di pittura a ingresso gratuito che si apriva al mattino del giorno della festa del re, [[Luigi IX di Francia|San Luigi]], il 25 agosto e che durava all'incirca fino alla fine di settembre.<ref name="Cronologia6"/><ref>{{cita web|url=http://www.parodos.it/blog/critica_darte.htm|titolo=I Salon di Diderot <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua= |data= |accesso= }}</ref>
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