Giuseppe Saragat: differenze tra le versioni

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|Altre_cariche = Presidente della Repubblica Italiana<br />Presidente dell'Assemblea Costituente<br />Ministro degli affari esteri<br />Vicepresidente del Consiglio dei ministri
}}
 
{{Bio
|Nome = Giuseppe Efisio Giovanni
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}}
 
Protagonista della [[secondo dopoguerra italiano|storia italiana del secondo dopoguerra]], leader storico della famiglia socialista e, in particolare, del [[Partito Socialista Democratico Italiano]], Saragat fu anche Presidente dell'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]], più volte vicepresidente del [[Consiglio dei ministri (ordinamento italiano)|Consiglio dei Ministri]] e [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]], nonché [[Ambasciatore d'Italia in Francia|ambasciatore a Parigi]].
 
Come Capo dello Stato ha conferito l'incarico a quattro [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidenti del Consiglio dei ministri]]: [[Aldo Moro]] (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1964), [[Giovanni Leone]] (1968), [[Mariano Rumor]] (1968-1970) ed [[Emilio Colombo]] (1970-1972); ha nominato quattro [[senatore a vita (ordinamento italiano)|senatori a vita]] ([[Vittorio Valletta]] nel 1966, [[Giovanni Leone]] ed [[Eugenio Montale]] nel 1967 e [[Pietro Nenni]] nel 1970) e tre [[Giudici della Corte costituzionale della Repubblica Italiana|giudici della Corte costituzionale]] ([[Luigi Oggioni]] nel 1966, [[Vezio Crisafulli]] nel 1968 e [[Paolo Rossi (politico 1900)|Paolo Rossi]] nel 1969).
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Era secondo di tre fratelli, preceduto da Eugenio detto ''Ennio'' (1897-1929) e seguito da Pietro (1899-1938). Ai figli il padre aveva trasmesso le sue idee [[liberalismo|liberali]], nonché la passione per la montagna (il primogenito morì prematuramente in un incidente alpinistico)<ref name=dbi>{{DBI|nome = SARAGAT, Giuseppe|nomeurl = giuseppe-saragat|autore = Mirco Carrattieri|anno = 2017|pagine = |volume = 90|accesso = 18 settembre 2018}}</ref>. Dopo aver frequentato la scuola elementare "Pacchiotti", entrò all'istituto "Sommeiller", uscendovi nel 1915 con il diploma in ragioneria. Nel 1916 fu richiamato alle armi e prese parte alla [[prima guerra mondiale]] come tenente di artiglieria; combatté sul [[Carso]] e ottenne una [[Croce al merito di guerra|croce di guerra]].
 
Congedato, il 17 luglio 1920 conseguì la laurea in [[scienze]] [[Scienze economiche|economiche]] e [[Commercio|commerciali]], presentando una tesi sul [[porto di Rotterdam]]. Il 2 novembre successivo fu assunto alla [[Banca Commerciale Italiana]] come [[contabile]]<ref name="dbi" />. Alla professione forense alternava quelle di poligrafo e di [[giornalista]], scrivendo articoli di cronaca giudiziaria per la ''[[La Stampa|Gazzetta Piemontese]]''. La madre era figlia di un rinomato pasticcere.<ref name="dbi" />
 
=== Esordi in politica ===
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Il 12 dicembre 1926 l'anziano [[Filippo Turati]], pur essendo privato del passaporto, riuscì a fuggire in [[Corsica]] insieme con [[Sandro Pertini]], con un motoscafo guidato da [[Italo Oxilia]]<ref>{{cita web|url=http://www.pertini.it/cesp/p_06.htm|titolo=La fuga di Turati|accesso=29 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150506020526/http://www.pertini.it/cesp/p_06.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Turati e Pertini si stabilirono a [[Parigi]], dove furono presto raggiunti da Treves e, nel 1929, anche da Saragat.
 
In Francia, per sbarcare il lunario, Saragat svolse il mestiere di [[rappresentante]] di [[vini]]<ref>Santi Fedele, ''La massoneria italiana nell'esilio e nella clandestinità'', Franco Angeli, Milano, 2005, p. 128</ref>. Contemporaneamente, strinse con il socialista [[Pietro Nenni]] un'alleanza politica che portò, il 19 luglio 1930, al rientro del [[Partito Socialista Unitario (1922)|PSULI]] di [[Filippo Turati|Turati]] nel [[Partito Socialista Italiano]] (Parigi, XXI Congresso del PSI). Nacque allora il controverso rapporto tra i due, che sarebbero diventati i principali esponenti del socialismo italiano, a volte denominati "i cari nemici" o "gli amici-rivali"..
 
=== Durante la Resistenza ===