Vincenzo Scamozzi: differenze tra le versioni
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== Eredità ==
[[File:Chiesa di San Lorenzo a Vicenza - Interno - Monumento di Vincenzo Scamozzi.jpg|thumb|Monumento a Vincenzo Scamozzi nella [[Chiesa di San Lorenzo (Vicenza)]]]]
Nel contesto veneto, Scamozzi ebbe un'influenza diretta nella relazione maestro-allievo con [[Baldassare Longhena]], che completò le [[Procuratie Nuove]] già avviate "dal suo maestro Scamozzi".<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/baldassare-longhena_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Longhena, Baldassare|accesso=8 settembre 2025}}</ref> La continuità degli insegnamenti è attestata anche nell'attività di [[Giuseppe Sardi (1624-1699)|Giuseppe Sardi]], che fece propri gli insegnamenti di Scamozzi e di Longhena e ne tradusse i principi in facciate come quelle della [[Chiesa di Santa Maria di Nazareth (Venezia)|chiesa degli Scalzi]] e di [[Chiesa di Santa Maria del Giglio (Venezia)|Santa Maria del Giglio]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-sardi/|titolo=Sardi, Giuseppe|accesso=8 settembre 2025}}</ref>
Nel suo [[testamento]] (1616) Vincenzo Scamozzi dispose un [[lascito]] destinato a un giovane vicentino che volesse studiare architettura, con l'obbligo di aggiungere al proprio cognome quello dello stesso Scamozzi; tra i beneficiari è attestato, un secolo dopo, [[Ottavio Bertotti Scamozzi]],<ref>{{DBI|ottavio-bertotti-scamozzi|BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio|autore=[[Franco Barbieri]]|volume=9|anno=1967}}</ref> che divenne uno dei principali studiosi e continuatori locali del [[palladianesimo]].
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