Terni: differenze tra le versioni

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La valle di Terni non è corretto, si chiama la conca di Terni
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Le fonti classiche non citano quando Terni (in latino ''Interamna Nahars'' o semplicemente ''Interamna'') entrò a far parte delle strutture amministrative romane. Nel [[290 a.C.]], o poco dopo, [[Manio Curio Dentato]] promosse la costruzione della [[Via Curia]] (di cui non resta traccia), collegando Terni a [[Rieti]]<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''Ρωμαιχή Ἁρχαιολόγια'', I, 14.4</ref> e realizzò il taglio del costone delle [[Cascata delle Marmore|Marmore]], per facilitare il deflusso delle acque del [[Velino (fiume)|Velino]] nel [[Nera (Italia)|Nera]];<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], ''Epistulae ad Atticum, Liber'' IV, 15, 5</ref> è, quindi, probabile che già all'epoca ''Interamna'' fosse romanizzata. Dopo la [[Guerra sociale]], ''Interamna'' divenne ''[[municipio (storia romana)|municipium]]''.<ref>Claudia Andreani, ''La città romana'', in Valentina Leonelli, Paolo Renzi, Claudia Andreani, Cristina Ranucci, ''Interamna Nahartium, Materiali per il Museo Archeologico di Terni '', Edizioni Thyrus, Arrone (TR) 1997, p. 139</ref> Con la sistemazione amministrativa dell'Italia, ''Interamna'' fu iscritta alla [[tribù]] ''Clustumina'' e fu inclusa nella ''[[Regio VI Umbria]]''.<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia'', III, 12, 107</ref> Si colloca nel periodo fra la fine del [[I secolo a.C.]] e la prima metà del [[I secolo d.C.]] la strutturazione definitiva della Terni romana. In questo periodo furono edificati [[Tempio|templi]], il [[Teatro (architettura)|teatro]], due [[terme]] e l'[[anfiteatro]].<ref>Claudia Andreani, ''Il municipio romano '', op. cit., pp. 139-168</ref>
 
Durante l'Impero fu teatro di alcuni avvenimenti significativi: la resa delle ultime truppe di [[Vitellio]] alle legioni di [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]] nel [[69]],<ref>[[Publio Cornelio Tacito]] ''Historiae, Liber III, LXI''</ref> l'attribuzione, da parte del [[Senato]], dellìdell'''auctoritas'' imperiale a [[Settimio Severo|L. Settimio Severo]] nel [[193]]<ref>Elio Sparziano ''[[Historia Augusta]], Vita Severi'', 6</ref> e l'uccisione, nel [[253]], nelle campagne vicine, dell'imperatore [[Gaio Vibio Treboniano Gallo|Treboniano Gallo]] e di suo figlio [[Volusiano|G. Vibio Volusiano]], mentre si apprestavano a combattere contro le legioni dell'usurpatore [[Emiliano (imperatore)|M. Emilio Emiliano]].<ref>''Epitome De Caesaribus'', XXX</ref>
 
Nel 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano venne martirizzato il primo vescovo interamnate [[Valentino di Terni|san Valentino]]<ref>{{Cita libro|lingua=it|autore=Edoardo D'Angelo|titolo=Terni medievale. La città, la chiesa, i santi, l'agiografia|pubblicazione=Fondzione Cisam|anno=2015|p=|cid=}}</ref>. Egli fu consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Egli è il patrono della città di Terni e degli epilettici. Non sappiamo con certezza la sua origine, se fosse ternano o romano, fatto certo e sicuro che egli fu il vescovo di Terni per tutta la sua vita, sin dalla sua ordinazione. La tradizione orale e storiografica ternana antica lo vuole originario di Terni.