La Mecca: differenze tra le versioni

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Il Corano la indica col nome che avrebbe portato in epoca [[Jāhiliyya|preislamica]] di Bakka,<ref>''[[Corano|Cor.]]'', III:96. Ma il nome potrebbe anche riferirsi a un altro luogo; e solo posteriormente sarebbe stato ricondotto alla Mecca, vista anche la notevole vicinanza calligrafica.</ref> Maometto aveva circa quarant'anni quando, rifugiatosi in meditazione in una grotta del vicino [[Jabal al-Nur|monte Ḥirāʾ]] (detta ''Ghār Ḥirāʾ''), avrebbe avuto la prima esperienza soprannaturale con l'apparizione dell'[[arcangelo Gabriele]] che gli avrebbe ingiunto - usando l'imperativo "iqrāʾ", ovvero "leggi!" (dal verbo [[lingua araba|arabo]] ''qaraʾa'') - di proclamare il nuovo messaggio divino, riassunto nell'''incipit'' della ''Sura 96'' del [[Corano]]:
{{Citazione|Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, / ha creato l'uomo da un grumo di sangue! / Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, / Colui che ha insegnato l'uso del calamo, / ha insegnato all'uomo quello che non sapeva.|Traduzione di [[Alessandro Bausani]]}}
<!-- Mancano le fonti di tutto il discorso che viene.
Errore nel ragionamento sul paesaggio (citazione coranica errata) -->Il problema principale del collocamento della città santa coranica nella Mecca attuale è la totale assenza di evidenze archeologiche o ambientali, in aggiunta alla sostanziale assenza di una città che si vorrebbe antichissima nella letteratura preislamica. Dan Gibson ha contestato in maniera piuttosto convincente le tradizioni da un punto di vista archeologico.<ref>{{Cita libro|autore=D. Gibson|titolo=Quranic Geography|anno=2011|editore=Independent Scholars Press|città=}}</ref> Diversi altri storici non musulmani, fra i quali [[Patricia Crone]], [[Tom Holland (scrittore)|Tom Holland]] o Edouard Marie Gallez hanno messo in dubbio la versione tradizionale islamica che vede la Mecca come la culla dell'Islam. Le tradizioni musulmane che descrivono in modo estremamente dettagliato la vita di Maometto alla Mecca sono infatti di molto posteriori, circa due secoli dopo la presunta data della sua morte.
 
La città inoltre non è nominata dalle fonti coeve, e ciò fa sorgere molti dubbi sul fatto che essa potesse in effetti essere un importante centro carovaniero e di pellegrinaggio quale è considerata nella tradizione islamica. Inoltre le descrizioni ambientali presenti nel Corano, come nella sura VI "Il bestiame", parlano di un paesaggio con bestiame e vegetazione mediterranea ([[ulivi]], [[Vigneto|vigne]], [[melograno|melograni]]) che non corrisponde affatto al clima desertico, e talmente carente d'acqua da permettere solo assai limitatamente l'allevamento di [[ovini]], [[caprini]], [[Cavallo|cavalli]], [[asini]] e [[dromedari]], nonché la crescita di piante mediterranee. Anche il contenuto del Corano, ricco di polemiche religiose derivate da temi e personaggi biblici, ha fatto pensare che il testo sacro dei musulmani fosse rivolto a un pubblico giudaico e cristiano in grado di cogliere i riferimenti alla tradizione biblica. Invece la posteriore, ed ormai unanime, tradizione musulmana sostiene che gli abitanti della Mecca fossero politeisti e pagani.