Apollo sauroctono: differenze tra le versioni
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{{Citazione|O perfido fanciullo risparmia la lucertola che striscia verso di te: essa è smaniosa di morire ad opera delle tue mani|{{cita|Marziale|14.172}}|Ad te reptanti, puer insidiose, lacertare parce: cupit digitis illa perire tuis|lingua=la}}
[[File:Storia_delle_arti_del_disegno_presso_gli_antichi_(1783)_(14597345959).jpg|miniatura|upright=0.7|left|Incisione della copia Borghese dell'Apollo Sauroktonos nella ''Geschichte der Kunst des Alterhums'' di Winckelmann]]
Il tipo statuario fu riconosciuto nelle riproduzione glittiche già nel [[1724]] da [[Philipp von Stosch]] e nelle copie a tutto tondo da [[Winckelmann]] nel [[1764]], all'interno della ''[[Geschichte der Kunst des Alterhums]]'', che ritenne di riconoscere l'originale prassitelico in una statua marmorea conservata nella collezione [[Borghese (famiglia)|Borghese]], oggi al Louvre.<ref>{{cita|Neils 2017|pp. 11-13}}</ref>.▼
▲Il tipo statuario fu riconosciuto nelle riproduzione glittiche già nel [[1724]] da [[Philipp von Stosch]] e nelle copie a tutto tondo da [[Winckelmann]] nel [[1764]], all'interno della ''[[Storia dell'arte nell'antichità|Geschichte der Kunst des Alterhums]]'', che ritenne di riconoscere l'originale prassitelico in una statua marmorea conservata nella collezione [[Borghese (famiglia)|Borghese]], oggi al Louvre.<ref>{{cita|Neils 2017|pp. 11-13}}</ref>.
==Descrizione e stile==
[[File:Apollo_Sauroktonos,_I-II_sec,_d.C.,_da_un_originale_del_350_a.C._attribuito_a_Prassitele_-FG2.jpg|thumb|
[[Apollo]] è raffigurato come [[efebo]]: ancora giovanetto,<ref group=N>Secondo Plinio Apollo sarebbe qui stato raffigurato quale ''puber'', mentre Marziale lo definisce ''puer'' ({{cita|Plinio il Vecchio|XXXIV.19.70}}; {{cita|Marziale|14.172}}). La distinzione è enfatizzata da {{cita|Niels 2017|p. 22}} che non crede perciò che Marziale faccia riferimento a una statua di Apollo Sauroktonos.</ref> nudo e dalle membra molli, acerbe, quasi femminile, si appoggia con morbido abbandono a un tronco d'albero (necessario per reggere la statua). Il piede sinistro, accostato al tallone destro, fa sì che la gamba sinistra sia completamente rilassata e quasi disarticolata, accrescendo il senso di grazia del tenero corpo flessuoso. L'impostazione non è più verticale e ferma come nelle opere degli scultori precedenti (si pensi a esempio al ''[[Doriforo]]'' di [[Policleto]]), ma più dinamica e sbilanciata, in grado di creare linee sinuose.
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